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ANCE e ANPAR per l’economia circolare dei rifiuti inerti

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Tre webinar per affrontare le potenzialità e le criticità di un settore pilastro della circular economy – che ogni anno produce e gestisce circa 60 mln di tonnellate di rifiuti – offrendo una panoramica delle più avanzate modalità di gestione e trattamento dei rifiuti inerti.

ANCE, Associazione Nazionale dei Costruttori Edili e ANPAR, l’Associazione Nazionale Produttori Aggregati Riciclati aderente a FISE Unicircular, hanno deciso di avviare un ciclo di webinar volti ad accendere i riflettori sul settore dei rifiuti da costruzione e demolizione e degli aggregati riciclati.

Tre webinar sui rifiuti inerti

Tre gli appuntamenti in programma nelle prossime settimane, realizzati con la media partnership di Ricicla TV che li trasmetterà integralmente in diretta streaming:

  • 19 marzo, ore 10.30 – Il recupero dei rifiuti inerti: aspetti normativi
  • 28 maggio, ore 10.30 – La produzione e la gestione dei rifiuti in cantiere
  • 9 luglio, ore 10.30 – Il trattamento dei rifiuti inerti in cantiere

La valorizzazione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione è una questione nodale per l’economia del nostro Paese: ogni anno se ne producono circa 60 milioni di tonnellate, pari al 42% dei rifiuti speciali prodotti in Italia (144 milioni di tonnellate). Il tasso di recupero di questi rifiuti, escludendo le terre e rocce da scavo (pari a 14,2 milioni di tonnellate), si attesta oggi al 77% (superiore all’obiettivo europeo del 70%), per un totale di circa 35,5 milioni di tonnellate.

Vantaggi e ostacoli nel recupero degli inerti

Il riciclo dei rifiuti inerti presenta una serie di indubbi vantaggi per la collettività, favorendo la salvaguardia del territorio, il minore ricorso alla discarica e a nuove cave naturali, ma anche per le imprese del settore delle costruzioni, garantendo minori costi di trattamento dei rifiuti e l’uso di materie prime riciclate con pari prestazioni e prezzi più vantaggiosi rispetto ai materiali naturali e per le acciaierie e le altre imprese produttrici di rifiuti inerti di origine industriale.

Nonostante gli indubbi vantaggi ambientali ed economici, persistono, però, numerosi ostacoli che non permettono al settore di prendere slancio e, di conseguenza, offrire un sostanzioso contributo al raggiungimento degli obiettivi dell’economia circolare. Su tutti la mancanza di una vera e propria cultura dell’utilizzo degli aggregati riciclati, sebbene essi garantiscano le medesime caratteristiche prestazionali degli aggregati naturali, impiegati soprattutto nelle opere stradali.

Opportunità da sfruttare

Economia circolare e sostenibilità sono sempre di più, per le imprese, due obiettivi a cui puntare – dichiara Fabio Sanfratello, Vice Presidente di ANCE – per questo motivo stiamo lavorando per accompagnare le nostre associate in questo processo di cambiamento in modo che ne sfruttino tutte le opportunità. Serve però un quadro normativo con regole e tempi certi e sostenibili in grado di consentire l’ attuazione dell’economia circolare. Da oltre 10 anni chiediamo l’emanazione del decreto end of waste”.

Gli operatori del recupero dei rifiuti inerti – sostiene Paolo Barberi, Presidente di ANPAR – hanno oggi più che mai necessità di regole certe e chiare. E’ per questo che abbiamo chiesto una revisione della bozza di Regolamento End of Waste per i rifiuti da costruzione e demolizione, per superare le criticità che rischiano di vanificare l’impatto positivo del provvedimento. In particolare abbiamo chiesto di prevedere analisi e verifiche assolutamente rigorose, ma costruite su misura degli scopi specifici ai quali la sostanza o l’oggetto è destinato. Parimenti la pubblicazione dei CAM (Criteri Ambientali Minimi) Strade potrebbe imprimere un’ulteriore accelerata al mercato degli aggregati riciclati”.

I webinar saranno trasmessi in diretta anche sulla pagina Facebook di ANPAR e saranno successivamente disponibili sul sito di Ance.