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Appalto internazionale del valore di 530 milioni di euro per la costruzione di un impianto per il trattamento dei fanghi essiccati del distretto conciario di Arzignano

La sostenibilità ambientale è al centro dei criteri stabiliti per identificare la soluzione tecnica. Sarà istituita una nuova società, che avrà la maggioranza delle azioni, per gestire l’impianto fino al 2050

Acque del Chiampo SpA e Medio Chiampo SpA, società a controllo pubblico che gestiscono gli impianti di depurazione e i servizi idrici integrati nel Consiglio di Bacino della Valle del Chiampo, nel vicentino, hanno lanciato un bando internazionale per identificare un partner tecnico al quale sarà affidata la progettazione, l’implementazione e la gestione di un nuovo impianto per il trattamento dei fanghi essiccati, sino al 2050.
Le due società producono collettivamente 35.000 tonnellate di fanghi essiccati all’anno, risultanti dal trattamento delle acque reflue sia di origine industriale che civile. Attualmente, i fanghi vengono smaltiti in discarica la cui capacità si esaurirà nel prossimo lustro.
L’impianto sarà realizzato nell’ambito di un accordo di programma firmato nel 2005 e rinnovato nel 2017 da Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto e Autorità locali. L’accordo mira a riabilitare il sistema fluviale del Fratta Gorzone, al fine di salvaguardare le risorse idriche e l’ambiente, utilizzando nuove tecnologie alternative alla discarica.
La gara, del valore di 530 milioni di euro, è aperta fino al 23 dicembre 2019.

Commentando l’iniziativa, Andrea Pellizzari, amministratore delegato di Acque del Chiampo, ha dichiarato: “La gara ha due obiettivi. Innanzitutto, selezionare il partner operativo che promuove la migliore soluzione tecnica. In secondo luogo, istituire una NewCo che avrà un contratto di 30 anni per la gestione dei fanghi essiccati prodotti dagli impianti di depurazione di Acque del Chiampo e Medio Chiampo”.
La NewCo sarà una holding costituita con il partner identificato attraverso il bando. Il partner avrà il diritto di possedere tra il 61% e il 70% delle azioni.
Secondo una ipotesi di progetto realizzata da Acque del Chiampo, il nuovo sistema di trattamento dei fanghi, per sfruttare adeguate economie di scala, dovrà essere creato all’interno di un’area capace di produrre almeno altre 15.000 tonnellate, in aggiunta alle 35.000 prodotte collettivamente e annualmente da Acque del Chiampo e Medio Chiampo.
“Con questa gara d’appalto, garantiamo la continuità del distretto per i prossimi trent’anni”, ha concluso Pellizzari.
La gara è stata pubblicata il 6 agosto 2019 nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Il bando in lingua inglese  disponibile a questo link: http://bit.ly/AdC_Int_Tenders