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Bonifica Sin di Mantova: accordo da 18 milioni e 4 anni di lavori

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foto da www.arpalombardia.it

Messa in sicurezza e bonifica in quattro anni per il Sin Laghi di Mantova e Polo Chimico. Il nuovo accordo di programma approvato dalla Giunta regionale della Lombardia prevede una tempistica serrata, a partire dalla data di sottoscrizione, attraverso uno schema dettagliato di dodici interventi per circa 18 milioni di euro.

Il Sin di Mantova è stato inserito nei Siti di bonifica di Interesse Nazionale con la legge n. 179 del 2002. La perimetrazione, individuata con decreto ministeriale del 7 febbraio 2003, delimita una superficie di 1030 ettari in cui sono incluse sia aree pubbliche che private. L’emergenza dura quindi da 17 anni, tra lentezze burocratiche, ricorsi incrociati sulle varie competenze e qualche intervento circoscritto per arginare l’avvelenamento chimico.

Il Sin di Mantova

Il polo chimico di Mantova, insieme a quelli di Venezia-Porto Marghera, Ferrara e Ravenna, appartiene a quello che si definisce il “Quadrilatero del nord” dell’industria chimica italiana. Come illustrato nella scheda di Arpa Lombardia, oltre alla comune sorte produttiva e alle problematiche ambientali correlate, la natura di “quadrilatero” è data dal collegamento fisico dei poli, mediante strutture interrate (pipe-line) utilizzate per l’approvvigionamento di materie prime a partire dall’impianto cracking di Porto Marghera.

Nel Sin sono distinguibili tre comparti ambientali:

  • i Laghi di Mantova (Lago di Mezzo e Inferiore);
  • il Polo Chimico, che occupa una superficie di 3,5 kmq (quanto il centro abitato della città di Mantova) e dove sono presenti diversi insediamenti produttivi, tra cui spiccano il petrolchimico del gruppo ENI (Versalis, Syndial, EniPower), aziende multinazionali come la ex Raffineria IES (gruppo MOL), Belleli Energy e altre realtà industriali medio-piccole;
  • la riserva naturale della Vallazza, le aree umide e alcuni tratti del fiume Mincio che rappresentano il bersaglio ambientale della contaminazione proveniente dal polo chimico.

Le indagini di caratterizzazione eseguite all’interno dei vari comparti ambientali hanno evidenziato la pesante contaminazione di suolo, sottosuolo, falda e sedimenti.

  • suolo e sottosuolo: elevata contaminazione da idrocarburi leggeri e pesanti, composti organici aromatici (BTEXS), metalli (in particolare mercurio nella zona del petrolchimico), PCB e diossine/furani;
  • falda: elevata contaminazione idrocarburi totali, composti organici aromatici (BTEX), stirene e cumene (nella zona del petrolchimico), MTBE ed ETBE (nella zona della ex Raffineria), composti organo-alogenati e metalli.
  • sedimenti: i sedimenti presenti sul fondo dei canali, del fiume Mincio, delle darsene e delle aree umide sono contaminati da idrocarburi pesanti, metalli (in particolare mercurio) e diossine.

L’accordo di programma

Il ‘Nuovo Accordo di programma per la definizione degli interventi di messa in sicurezza d’emergenza e successiva bonifica nel Sito di Interesse Nazionale di Laghi di Mantova e Polo Chimico’ è illustrato sul sito della Regione Lombardia. Il documento nasce dalla proposta dell’assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo: “La Regione Lombardia in questi mesi ha lavorato non solo a livello tecnico, ma anche in constante contatto con il Ministero dell’Ambiente per la stesura di questo nuovo Accordo, attraverso il coordinamento di tutti gli enti coinvolti, così come abbiamo fatto nei mesi scorsi per il Sin Caffaro di Brescia. Laghi di Mantova e Polo Chimico rappresentano infatti un’area importante per tutta la nostra regione. Auspichiamo quindi che si possa procedere tutti uniti e in modo spedito con la bonifica di questa area”.

Tempi e costi

L’accordo, ha la durata di 48 mesi a partire dalla data di sottoscrizione. Regione Lombardia gestirà le risorse assegnate dallo Stato al Sin di Mantova. In questo nuovo accordo di programma si prevede, infatti, una riprogrammazione delle risorse finanziarie necessarie per tutti gli interventi di bonifica che dovranno essere effettuati sul sito. Le risorse disponibili ammontano complessivamente a 18,193 milioni di euro.

Soggetti interessati

Regione Lombardia coordina gli Enti sul territorio in merito agli adempimenti e le attività connesse all’adozione degli Atti programmatori (AdP) e al loro monitoraggio. I soggetti coinvolti sono: ministero dell’Ambiente, Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Mantova, Comune di Borgo Virgilio, Comune di San Giorgio Bigarello e Parco del Mincio.

Dettaglio interventi

Di seguito il dettaglio delle opere relative al Sin di Mantova, indicati per oggetto dell’intervento, costo e soggetto attuatore:

  1. Il completamento dell’intervento ‘Esecuzione della caratterizzazione delle aree di proprietà e di pertinenza della Società Colori Freddi S. Giorgio s.r.l.’. L’adozione delle prime misure di prevenzione e l’elaborazione del progetto di bonifica. Esecuzione delle operazioni di bonifica sulle aree individuate come contaminate dalle indagini preliminari. Inoltre, asportazione e smaltimento dei rifiuti presenti lungo il cavo San Giorgio. Il soggetto attuatore è il Comune di Mantova e il costo previsto è di euro 1.107.294,52.
  2. La redazione ed esecuzione del piano di caratterizzazione nelle aree dell’Azienda ‘Cascina delle Betulle’ di proprietà della Società Brescialat S.p.A. Il soggetto attuatore è Regione Lombardia per il tramite di Infrastrutture Lombarde S.p.A. L’ammontare è di 300 mila euro.
  3. Il completamento dell’intervento ‘Esecuzione di una campagna di speciazione del mercurio, ossia l’individuazione delle diverse forme di mercurio presenti nei sedimenti contaminati. Ed inoltre, l’approfondimento della caratterizzazione e conseguente eventuale progettazione preliminare degli interventi di dragaggio dei sedimenti e dei terreni contaminati nel tratto fluviale del Basso Mincio in prossimità della Conca di Valdaro’. Il costo previsto è di 58.520 euro e il soggetto attuatore la Provincia di Mantova.
  4. Il completamento dell’intervento ‘Revisione integrale del modello idrogeologico elaborato da Sogesid S.p.A.’ sulla base dei dati aggiornati delle Aziende presenti nel SIN, finalizzato alla costituzione di un tavolo tecnico locale. Il fine è l’elaborazione e condivisione di un unico modello idrogeologico per tutta l’area del SIN e relativa gestione operativa del modello condiviso da parte di Arpa Mantova per un periodo non inferiore a 2 anni, nonché per il monitoraggio idrochimico di alcuni piezometri significativi realizzati da Sogesid S.p.A.  Il costo previsto ammonta a 109.998 euro e il soggetto attuatore è ARPA Lombardia.
  5. Gli interventi e le attività finalizzate alla bonifica del Canale Sisma, comprensive di indagini integrative specifiche di caratterizzazione; individuazione e realizzazione degli interventi di bonifica/messa in sicurezza necessari – Il costo previsto è di 12 milioni di euro e il soggetto attuatore è la Provincia di Mantova.
  6. Gli interventi sulle aree di proprietà della Società Agricola ‘Cascina delle Betulle’, le analisi di rischio ed eventuale progettazione per la bonifica dell’area, qualora necessaria; la caratterizzazione dei sedimenti nelle aree umide e nel canale interno e nel canale San Giorgio e redazione di un piano di intervento, qualora necessario. L’ammontare previsto per l’intervento è di euro 300 mila euro e il soggetto attuatore Regione Lombardia.
  7. Gli interventi sulle aree lacuali ricadenti nel SIN nelle quali non è individuato il responsabile della contaminazione (es. aree del Lago di Mezzo, del Lago inferiore esclusa la darsena IES, parte della Vallazza, ecc.). La redazione del progetto di fattibilità tecnico ed economico per il ripristino ambientale dell’area lacuale, in particolare per le aree più critiche per la presenza di contaminanti; eventuali attività preliminari alla progettazione definitiva (indagini integrative di caratterizzazione); la progettazione definitiva degli interventi di ripristino ambientale. Il costo previsto è di 3 milioni di euro e i soggetti attuatori sono il Comune e la Provincia di Mantova.
  8. Gli interventi nelle aree residenziali: il piano di indagine preliminare finalizzato alla verifica dello stato di potenziale contaminazione dei suoli e delle acque di falda. Il costo previsto è di 300 mila euro e i soggetti attuatori sono Comune di Mantova e ARPA Lombardia.
  9. L’implementazione e la gestione del modello idrogeologico; il monitoraggio delle acque sotterranee attraverso piezometri ubicati in aree pubbliche. Il costo previsto è di 317.278 euro e il soggetto attuatore ARPA Lombardia.
  10. L’attuazione delle misure di prevenzione e messa in sicurezza. Inoltre, esecuzione di monitoraggi o di indagini di caratterizzazione. E poi elaborazioni di analisi di rischio ed eventuali altri interventi non prevedibili e non preventivabili. Il costo previsto è di 200 mila euro e i soggetti attuatori sono Comune e Provincia di Mantova e ARPA Lombardia;
  11. Le attività di monitoraggio della pista ciclopedonale di via Brennero dell’aria e dei gas interstiziali definiti da ARPA, ATS, ISPRA, ISS e INAIL. Il costo previsto è di 300 mila euro e il soggetto attuatore è il Comune di Mantova;
  12. La prosecuzione dell’attività finanziata con Accordo Integrativo del 12/05/2016 ‘Esecuzione di una campagna di speciazione del mercurio, approfondimento della caratterizzazione e conseguente a una eventuale progettazione preliminare degli interventi di dragaggio dei sedimenti e dei terreni contaminati nel tratto fluviale del Basso Mincio in prossimità della Conca di Valdaro’.  Il costo previsto è di 200 mila euro e il soggetto attuatore è la Provincia di Mantova.