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Consumi energia. Italiani virtuosi? La ricerca

Più di 42 milioni. Tanti sono gli italiani risultati bravi in ambiente e abbattimento di consumi di energia. Non amano gli sprechi, sono saggi nella gestione del bilancio familiare. Milioni di persone che hanno comunque bisogno di essere sostenute con politiche e azioni non di facciata per permettere al Paese un salto di qualità sostanziale e diffuso.

Il governo ha lanciato il suo piano ambientale per il 2020, ma il sito Facile.it ha fatto un’indagine nel 2019. Ha scoperto che gli italiani, mediamente, conoscono i rischi e se mancano di rispetto per i luoghi dove vivono.

Le agenzie Research e Norstat sono andate alla scoperta di comportamenti ecosostenibili tanto tra gli adulti, quanto tra i giovani. Il 73,5% complessivo degli intervistati dice di non sprecare acqua; il 68,6% consuma meno energia elettrica e il 61 % fa uso parsimonioso di carta. Se città come Roma, Napoli, Palermo sono stremate dai sistemi di raccolta rifiuti per responsabilità amministrative, l’indagine ha scoperto che 1 italiano su 2 ha ridotto la produzione di rifiuti domestici. Un’incongruenza, in un panorama fatto di buona volontà.

La dimostrazione di una vera distanza tra chi fa e chi dice di voler fare. Un guado politico avvolto da promesse, documenti, conferenze di dubbia efficacia. Un esempio virtuoso viene dai giovani. Greta e il suo movimento hanno smosso le coscienze anche dei ragazzi italiani che ormai nello studio e nel lavoro hanno sposato i principi della sostenibilità. Nel 2019 migliaia di loro hanno partecipato ad eventi per il clima mostrando maggiore interesse delle generazioni precedenti.

Siamo sulla buona strada? La ricerca ci dice di sì, ma le sacche di resistenza sono dappertutto e resteranno tali finché il sistema politico e amministrativo non lancerà convincenti segnali di apertura. Non c’è differenza tra Nord e Sud.

Il governo prenda nota che le tasse, la spesa per acquisti ecocompatibili, la gestione dei cicli di consumo, mettono ancora paura. 1,2 milioni di persone hanno detto ai ricercatori di non curarsi della sostenibilità e principalmente per ragioni di costo.

Nonostante i messaggi della politica e le campagne commerciali delle aziende. 42 milioni di virtuosi con addosso un’ombra che la politica può allontanare.