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Coronavirus: slittano le scadenze del settore ambiente

Il coronavirus continua a destabilizzare la normale prosecuzione delle attività lavorative a causa delle restrizioni imposte per limitare il più possibile le possibilità di contagio e di ulteriore diffusione del virus.

Il 18 marzo è entrato in Gazzetta Ufficiale il decreto “cura Italia”; sono già in vigore quindi le misure per supportare la nazione dal punto di vista economico durante la lotta al contagio. Tra le misure più significative, quelle in supporto al settore sanità, assieme a sostegni per i lavoratori.

Il decreto “cura Italia”, approvato due giorni prima dal Consiglio dei Ministri, prevede anche delle misure per il settore dell’ambiente e della gestione dei rifiuti.

Il decreto, annunciato da una nota stampa dell’ANSA, prevede la proroga delle scadenze per la presentazione del modello unico di dichiarazione ambientale (MUD), la presentazione della comunicazione annuale dei dati relativi alle pile e accumulatori immessi sul mercato nazionale nell’anno precedente. Le comunicazioni slitteranno di due mesi, dal 30 aprile al 30 giugno 2020.

Anche le scadenze per la trasmissione dei dati relativi alla raccolta e al riciclaggio dei rifiuti di pile e accumulatori portatili, industriali e per veicoli slitteranno al 30 giugno 2020, così come il versamento del diritto annuale di iscrizione all’Albo nazionale gestori ambientali.

È possibile leggere il decreto nella sua versione completa sul sito della Gazzetta Ufficiale, cliccando su questo link (articolo 113).

Moltissime fiere di settore rinviate a ottobre

Intanto, sempre a causa del coronavirus, slittano anche le principali fiere del settore edilizio e delle demolizioni: SaMoTer, fiera dedicata alle macchine da costruzione, e Asphaltica, dedicata alla filiera del bitume e delle infrastrutture stradali, erano stati inizialmente posticipati da marzo a maggio, per poi subire un ulteriore slittamento. Questa volta, speriamo in via definitiva, l’appuntamento sarà da mercoledì 21 a domenica 25 ottobre 2020. Anche SPS Italia è stata rimandata da maggio a fine settembre 2020.