Home Ambiente Emergenza smog: una pubblicità che pulisce l’aria

Emergenza smog: una pubblicità che pulisce l’aria

Dalla partnership tra Urban Vision e Anemotech un’iniziativa concreta per ridurre l’inquinamento. Un progetto che abbatterà emissioni inquinanti paragonabili a quelle prodotte in un anno da quasi 14 milioni di auto.

Abbattere l’inquinamento è diventato una necessità sempre più impellente: le polveri sottili, com’è noto, provocano malattie e morte. E deve ancora crescere – e di molto – la coscienza comune di quanto sia urgente preservare l’ambiente e combattere le emissioni nocive, come si può leggere nella «Laudato si’», enciclica pubblicata nel giugno 2015 e troppo frettolosamente archiviata.

Martedì 28 febbraio è stato presentato a Milano un progetto che ha già cominciato a essere attuato da parte di Urban Vision, azienda leader nei restauri sponsorizzati, che gestisce gli enormi spazi pubblicitari creati dai teloni di copertura delle impalcature nelle facciate di chiese e palazzi storici.

Urban Vision ha siglato una partnership esclusiva per la distribuzione e l’utilizzo della tecnologia anti-inquinamento The Breath® di Anemotech e si impegna a installarla entro la metà del 2018 su tutte le proprie affissioni nei cantieri di restauro e riqualificazione urbana di Roma e Milano. Il progetto, è stato comunicato, contribuirà a pulire l’aria abbattendo emissioni inquinanti paragonabili a quelle prodotte in un anno da quasi 14 milioni di autovetture (-20.442 autoveicoli che circolano quotidianamente a Roma sul GRA; -17.649 nell’area C di Milano).

La presentazione del progetto si è tenuta alla Samsung Smart Arena di Milano e vi hanno partecipato istituzioni, imprese e rappresentanti delle associazioni ambientaliste. Un’emergenza resa ancora più attuale dal recente ultimatum di Bruxelles sullo sforamento dei livelli massimi di biossido d’azoto nell’aria di 12 città, tra cui Milano, Roma e Torino. Installato su ponteggi, cantieri di restauro o lavori di riqualificazione urbana, lo speciale tessuto multistrato sviluppato da Anemotech in collaborazione con l’Università Politecnica delle Marche, sfrutta il naturale ricircolo dell’aria per adsorbire, trattenere e disgregare le molecole inquinanti, riducendo così in modo significativo la concentrazione di veleni nell’atmosfera.

«Urban Vision ha come mission la cura della bellezza, del patrimonio artistico, culturale e storico in alcune delle città più importanti del mondo – ha dichiarato il Presidente Gianluca De Marchi – ma da oggi possiamo dire che il nostro lavoro contribuisce anche a migliorare l’ambiente e tutelare la salute delle persone dagli effetti nocivi dell’inquinamento atmosferico».

«Non dobbiamo infatti dimenticare – ha sottolineato – che al di là degli impianti pubblicitari, legati ai lavori di restauro, il The Breath può essere utilizzato anche su ponteggi, cesate di cantiere, e in generale nell’arredo urbano, offrendo una protezione dalle polveri sottili per tutti coloro che transitano per la strada nelle aree limitrofe, ma anche per le maestranze che lavorano nei cantieri e tutte le persone che abitano nei palazzi o lavorano negli uffici di edifici in restauro».

Focalizzando l’attenzione sulle due maggiori città italiane, dalle proiezioni effettuate dall’Università Politecnica delle Marche emerge che «l’applicazione di The Breath® sui 31.400 mq complessivi di spazi out of home di Urban Vision avrà un impatto sull’inquinamento dell’aria paragonabile all’annullamento delle emissioni di 13.902.700 autoveicoli in un anno». A Roma, considerando una superficie di 18.700 mq di tessuto The Breath®, la capacità annua di abbattimento degli inquinanti «è pari al biossido di azoto emesso da circa 2.131.800 auto diesel e ai COV prodotti da circa 5.329.400 auto a benzina. Per fare un esempio immediato, sarebbe come togliere ogni giorno dalla strada 20.442 dei circa 160.000 autoveicoli che circolano quotidianamente sul Grande Raccordo Anulare». A Milano, l’applicazione di 12.700 mq di tessuto The Breath® «potrà abbattere l’inquinamento annuo da biossido d’azoto generato da oltre 1,8 milioni di vetture diesel e quello da COV di 4,6 milioni di vetture a benzina. In altri termini, sarebbe come annullare ogni giorno le emissioni inquinanti di 17.649 dei circa 94.000 veicoli che transitano in Area C».

Il risultato di quest’iniziativa è una campagna di maxi affissioni concepita per indurre i cittadini a riflettere sul problema dell’inquinamento urbano e gli investitori sull’importanza di favorire una “buona” comunicazione a beneficio del territorio. Sono state realizzate tre installazioni tra Roma (Palazzo della Cancelleria Papale e Piazza del Parlamento) e Milano (Palazzo Generali in viale Liberazione) e da qualche giorno è presente sul led di Urban Vision in Leicester Square a Londra una campagna ad hoc per il mercato britannico. Il messaggio della campagna è ironico e d’impatto: una volta tanto la pubblicità non ha il compito di vendere auto, bensì di «farle sparire».