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ENERGIESPRONG ITALIA APRE UNA STRADA PER L’EDILIZIA 4.0

Tra i partner fondatori ci sono Percassi, Saint Gobain, Edison, Gruppo Filippetti, Manni Group e Lape, oltre a una significativa rappresentanza del mondo dell’housing sociale di Federcasa Nord Est tra cui ITEA e ACER Reggio Emilia. Obiettivo: l’industrializzazione della riqualificazione e sostituzione edilizia in Italia. Target: social housing e ricostruzione post sisma

Avviati i lavori di Energiesprong Italia con un importante team di partner fondatori, un traguardo importante e l’inizio di un rapporto di collaborazione che ambisce ad avere ricadute significative sui processi di ristrutturazione e riqualificazione e sull’organizzazione della filiera edilizia italiana.

Presentato da Habitech a REbuild, Energiesprong è un processo di innovazione che consiste nel guidare l’innovazione di prodotto e di processo grazie alle potenzialità dell’industria 4.0 in modo da creare modelli di riqualificazione ripetibili, sostenibili con un effetto domino su domanda e offerta. L’idea, dopo essere stata replicata in molti paesi tra cui Inghilterra, Germania, Francia, avrà uno sviluppo anche italiano. “Il nostro modello sarà diverso per due motivi – ha precisato Thomas Miorin, responsabile del progetto – la qualità e competitività della manifattura italiana, la seconda in Europa, e la bellezza. Vogliamo infatti che i processi di rigenerazione siano capaci di migliorare la vita delle persone apportando anche bellezza e qualità architettonica nelle nostre città”.
Molte le realtà che hanno accolto la proposta, cogliendo le indubbie opportunità di sviluppo. In Italia l’88% degli immobili possiede una certificazione energetica peggiore della classe C, il 75% delle case ha più di 40 anni e il 42% degli edifici necessita di interventi di manutenzione immediati (5% condizioni pessime), straordinari (41%), ordinari (54%) .
In Olanda il progetto è partito con quattro aziende di costruttori e oggi, delle 111mila abitazioni coinvolte nel processo, 2.000 sono state convertite in edifici a consumo zero. “I sette fondatori privati di Energiesprong Italia ben rappresentano la filiera edilizia: l’industria rappresentata da due gruppi internazionali di bandiera italiana, Manni e Filippetti; il mondo dell’energia con Edison Energy Solutions ed Evolvere; la componentistica con Saint Gobain e Gruppo Lape mentre l’impresa Percassi per i costruttori. C’è anche una significativa rappresentanza del mondo dell’housing sociale con Trento e Reggio Emilia in testa”. Molti i soggetti interessati a collaborare, come la regione Liguria e diverse imprese che stanno sviluppando componenti o innovazioni in questa direzione.
È un progetto che presuppone un profondo cambiamento. Energiesprong Italia lavorerà per mitigare le barriere di pianificazione e regolazione, supporterà l’individuazione di condizioni finanziarie idonee, organizzerà la domanda per riqualificazioni a consumo di energia quasi zero (NZER). “Il nostro obiettivo è chiudere un accordo su una massa critica di abitazioni, qualche migliaio, da riqualificare focalizzandoci sul social housing e sulla ricostruzione post sisma”.
Conosco e frequento REbuild da ormai tre edizioni ed ho avuto modo di conoscere il progetto Energiesprong proprio in occasione del meeting di Riva del Garda – ha affermato Filippo Dalle Piane, vicepresidente di ANCE. Il fatto che possa nascere anche in Italia è un avvenimento da rimarcare con grande soddisfazione. Da un lato infatti sfatiamo il mito negativo che l’innovazione tecnologica non possa trovare applicazioni nel nostro Paese, dall’altro è un ulteriore passo sulla strada dell’innovazione di processo e di prodotto sulla quale ANCE sta muovendosi da tempo, come testimonia anche la presenza, tra i fondatori, di una nostra associata come Percassi”.

Il percorso per arrivare fin qui è stato lungo e non sempre facile – ha concluso Thomas Miorin. Credo che la frase sentita di più sia stata: in Italia non si può fare, da noi funziona in modo diverso. L’avvio di Energiesprong Italia dimostra il contrario”.