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Fondo demolizioni: pubblicato il decreto

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Foto di Aleksandr Neplokhov da Pexels

Contributi e risorse ai Comuni per gli interventi di demolizione degli abusi edilizi. È stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale 206 del 19 agosto 2020 il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti del 23 giugno 2020, che fissa le regole di accesso al fondo demolizione. La notizia è stata rilanciata anche dall’Anci – Associazione Nazionale dei Comuni Italiani che a gennaio aveva sollecitato proprio al MIT la definizione dei criteri per l’utilizzo delle risorse che ammontano a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.

Cosa finanzia il Fondo demolizione

Il decreto finanzia le spese dei Comuni connesse agli interventi di rimozione o di demolizione delle opere o degli immobili realizzati in assenza o in totale difformità dal permesso di costruire (art. 31 del D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380) per i quali è stato adottato un provvedimento definitivo di rimozione o di demolizione non eseguito nei termini stabiliti. Sono incluse le spese tecniche e amministrative e quelle connesse alla rimozione, trasferimento e smaltimento delle macerie ai sensi della normativa vigente.

Quanto copre lo stanziamento

Le somme assegnate ai Comuni per ciascun intervento sono pari al 50% del costo totale dell’intervento, così come indicato al momento della presentazione della domanda e in base a quanto risulta dal quadro tecnico-economico e sono utilizzate prioritariamente in relazione agli abusi riguardanti edifici o ampliamenti edilizi con volumetrie pari o superiori a 450 metri cubi, insistenti su specifiche aree:

  • aree demaniali o di proprietà di altri enti pubblici;
  • aree a rischio idrogeologico;
  • aree sismiche con categoria di sottosuolo A, B, C, D, di cui al decreto ministeriale 17 gennaio 2018;
  • aree sottoposte a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42;
  • aree sottoposte a tutela delle aree naturali protette appartenenti alla rete natura 2000.

Inoltre eventuali risorse residuali potranno essere utilizzate per le medesime tipologie di abusi edilizi e aree, per volumetrie pari o superiori a 250 m3 e inferiori a 450 m3.

Come presentare le domande

Infine le domande per accedere al Fondo dovranno essere presentate dal legale rappresentante del Comune o da un suo delegato, a pena di nullità, tramite il modulo elettronico che sarà reso disponibile sul sito del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, entro la data che indicata dallo stesso Ministero.