Home Rifiuti G7: sabato Italia-Francia a confronto su plastiche in mare

G7: sabato Italia-Francia a confronto su plastiche in mare

A 24 ore da summit Ambiente punto sull'azione della Coalizione "Stop Plastic Waste", in collaborazione con Novamont

Sabato 10 giugno a Bologna, nel contesto del G7 Ambiente che si aprirà 24 ore dopo nel capoluogo emiliano, Italia e Francia fanno il punto sulle politiche di riduzione dell’inquinamento marino prodotto dai sacchetti di plastica monouso e sull’azione della “Stop Plastic Waste” Coalition, lanciata alla Cop22 di Marrakech e composta da 12 Paesi. L’evento è organizzato dal ministero dell’Ambiente italiano, in collaborazione con quello francese e con Novamont (Prefettura di Bologna, dalle 11 alle 13).

Il ministro dell’Ambiente italiano Gian Luca Galletti e il governo francese, rappresentato dal direttore generale per gli affari Europei e internazionali del ministero dell’Ambiente Virginie Dumoulin, si confronteranno con aziende della chimica verde, istituzioni, associazioni e mondo universitario, oltre che con due ministri che nei giorni successivi prenderanno parte al G7: Marcelo Mena Carrasco (Cile, uno dei membri della Coalizione) e Vincent Biruta (Ruanda). Partecipano alla tavola rotonda Catia Bastioli, ad di Novamont Spa, Habib N. El Habr del Programma Onu per l’Ambiente (Unep), la Presidente di Legambiente Rossella Muroni, il direttore generale Rifiuti e Inquinamento del ministero dell’Ambiente italiano Mariano Grillo, Fabio Fava dell’Università di Bologna, Francois Galgani di Ifremer, Delphine Levì-Alvares (Zero Waste Europe), John Persenda (Ad di Sphere Group).

La Coalizione “Stop Plastic Waste” riunisce le amministrazioni locali e i governi nazionali con l’impegno di promuovere, nello specifico, l’eliminazione dei sacchetti di plastica monouso in modo coerente con gli strumenti e le politiche internazionali già esistenti, condividendo l’esperienza acquisita da quei paesi che già intervengono su questa materia. Ne fanno oggi parte Italia, Francia, Marocco, Cile, Principato di Monaco, Mauritius, Svezia, Bangladesh, Australia, Senegal, Croazia e Paesi Bassi.

I lavori sono visibili in diretta streaming sul sito del ministero dell’Ambiente.