Home Ambiente I rifiuti delle rinnovabili (in aumento) sono chiave della green economy

I rifiuti delle rinnovabili (in aumento) sono chiave della green economy

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Le fonti energetiche rinnovabili sono la chiave della transizione verso una green economy veramente sostenibile. L’Agenzia europea per l’ambiente segnala l’aumento dei rifiuti da Fer, in vista del raggiungimento degli obiettivi climatici del 2050, e promuove i principi dell’economia circolare nel settore delle rinnovabili.

Le tecnologie per la produzione di energie rinnovabili (pale eoliche, pannelli solari fotovoltaici, batterie, turbine, sistemi di accumulo, ecc.) sono essenziali per la transizione dell’Europa verso la climate neutrality. Secondo il briefing dell’European Environment Agency (EEA) Rapid shift to evolving renewable energy technologies poses new waste challenge for Europe, supportato dal rapporto Emerging waste streams – Challenges and opportunities, lo sviluppo delle rinnovabili genererà per forza di cose flussi di rifiuti complessi.

“L’implementazione, la manutenzione e la sostituzione di queste infrastrutture richiederà risorse significative, comprese molte sostanze incluse nell’elenco Ue delle materie prime critiche. Si prevede che nei prossimi 10 anni i rifiuti derivanti dalle infrastrutture energetiche pulite di fine vita aumenteranno fino a 30 volte, presentando opportunità significative per ridurre il consumo di materie prime scarse riciclando metalli e altre risorse preziose nei sistemi di produzione. Gli approcci all’economia circolare come la riparazione e l’ammodernamento delle apparecchiature e il riciclaggio delle infrastrutture fuori uso possono sostenere le credenziali di sostenibilità della transizione europea alle energie rinnovabili”.

Greenreport è tra i primi ad analizzare i dettagli della documentazione EEA, sottolineando i punto salienti. Lo studio identifica innanzitutto i fattori chiave e le condizioni necessarie per realizzare opportunità e soluzioni per migliorare la circolarità delle energie rinnovabili. L’EEA ritiene che “Questa transizione richiederà risorse materiali significative e produrrà notevoli quantità di nuovi tipi di rifiuti. Ciò crea per l’Ue un’opportunità unica di anticipare il cambiamento e preparare un quadro politico per applicare i principi dell’economia circolare a questo nuovo modello fin da una fase iniziale”.

I tre big delle rinnovabili

Il briefing si concentra su rifiuti prodotti dai tre principali tipi di tecnologia per le energie rinnovabili: celle solari fotovoltaiche rica; turbine eoliche; batterie per l’accumulo di energia. Per ciascuna analizza la natura e la portata, le opportunità e le sfide che l’implementazione comporta e la politica che può guidare i cambiamenti verso il miglior risultato ambientale.

L’EEA evidenzia che “La produzione di rifiuti, relativa ai flussi emergenti dalle tre tipologie di infrastrutture energetiche studiate, è attualmente piuttosto bassa, poiché gli impianti sono relativamente nuovi e, generalmente, non hanno ancora esaurito la loro vita utile. Tuttavia, in futuro la produzione di rifiuti in questo settore subirà un drammatico aumento e richiederà un’attenzione immediata da parte dei responsabili politici. Questo aumento sarà difficile da gestire, sebbene vi siano forti potenziali benefici perché gran parte dei rifiuti derivanti o appartengono a sistemi di riciclaggio consolidati (ad es. acciaio, vetro, alluminio); o sono materie prime critiche di alto valore”.

Recuperare questi materiali e reintrodurli nei cicli produttivi presenta sfide impegnative. Sussistono infatti difficoltà di lavorazione dovute a: utilizzo di materiali compositi, presenza di sostanze pericolose, basse concentrazioni di elementi di maggior pregio. Molte apparecchiature non sono progettate per facilitare gli aspetti di fine vita/riciclabilità. Ci sono concreti problemi logistici dovuti alle località remote, alle dimensioni e ai requisiti di sicurezza associati a queste infrastrutture.

Infine, le condizioni del mercato non valutano adeguatamente le esternalità dell’utilizzo di materiali vergini rispetto a quelli riciclati: “I benefici ecologici e climatici derivanti dall’utilizzo di materiali riciclati non sono ancora pienamente contabilizzati nei costi dei materiali. Pertanto, i materiali secondari adatti devono regolarmente competere sul prezzo con i materiali primari che sono spesso più economici”.

L’EEA avverte: “I tempi sono importanti anche nello sviluppo di politiche e protocolli per affrontare i futuri rifiuti generati da questo settore. Gran parte dell’infrastruttura installata avrà una vita utile relativamente lunga e pertanto è necessario pianificare ora gli impatti ambientali e finanziari della gestione di questi rifiuti man mano che si presenteranno in futuro”.

Le indicazioni dell’Agenzia Europea

Sfruttare l’opportunità di aumentare la circolarità dei tre tipi di infrastrutture e dei loro flussi di rifiuti emergenti richiede l’applicazione dei principi dell’economia circolare durante tutto il ciclo di vita delle tecnologie: applicare modelli di business circolari per mantenere la responsabilità del produttore; progettare l’infrastruttura in modo circolare per facilitare il riutilizzo dei componenti; sostenere lo sviluppo del riciclo per massimizzare il recupero dei materiali.

Secondo lo studio dell’EEa i fattori che renderebbero più circolare il sistema delle energie rinnovabili sono i seguenti.

Materiali

Ridurre l’estrazione di materie prime attraverso un maggiore utilizzo di materie prime secondarie nella produzione. Questo può essere caratterizzato attraverso criteri per il contenuto minimo di materiale riciclato nei nuovi prodotti generatori di energia (circuito chiuso); o dalla fornitura di materiali di scarto da utilizzare in altri settori manifatturieri (open loop).

Ecodesign

Applicare principi di progettazione circolare per facilitare il riciclaggio e il riutilizzo e migliorare significativamente la durabilità, la riparabilità e la riciclabilità delle future infrastrutture energetiche. Prendere in considerazione il potenziale di riciclaggio e la pericolosità dei materiali utilizzati come principio di progettazione fondamentale.

Produzione e distribuzione

Applicare pratiche di produzione efficienti in termini di risorse e approcci logistici ottimizzati. Implementare i passaporti digitali dei prodotti per le apparecchiature per fornire informazioni sui materiali costitutivi e per evidenziare la presenza di materiali ad alto impatto. Applicare modelli di leasing e altri contratti basati sui servizi per dare priorità agli approcci whole-life per il funzionamento e la manutenzione delle apparecchiature.

Consumo scorte

Estendere la durata dell’infrastruttura attraverso la manutenzione preventiva; riparazione di componenti difettosi; e l’aggiornamento graduale dei componenti modulari. Rigenerazione e riutilizzo di apparecchiature dismesse per applicazioni di livello inferiore. Devono essere evitati il dumping di tecnologie inadatte nei Paesi terzi e l’esportazione di attrezzature in luoghi in cui le pratiche di gestione dei rifiuti potrebbero essere subottimali.

Rifiuti (e Riciclo)

Garantire un’efficace gestione dei rifiuti per le infrastrutture a fine vita attraverso tassi di raccolta elevati e un trattamento appropriato. La rapida crescita del settore indica una pressante necessità di espansione della capacità e sviluppo di nuove tecnologie di trattamento. Massimizzare il riciclaggio di componenti e materiali per fornire materie prime secondarie per nuove infrastrutture energetiche e per altri settori manifatturieri. L’attuazione degli standard europei per il trattamento dei RAEE e di altri rifiuti è fondamentale per garantire materiali riciclati di qualità costante e di alta qualità.