Home Rifiuti L’atollo disabitato e le sue 18 tonnellate di rifiuti di plastica

L’atollo disabitato e le sue 18 tonnellate di rifiuti di plastica

Un atollo disabitato con la più alta densità di rifiuti registrata

l posto più inquinato della Terra? E’ un piccolo atollo, Henderson Island, nel mezzo dell’Oceano Pacifico, letteralmente sommerso di rifiuti di plastica. I ricercatori hanno individuato circa 38 milioni di pezzi per un totale di 17,6 tonnellate: C’è di tutto, dai soldatini di plastica agli spazzolini da denti, ai caschetti di protezione. Molta della paccottiglia colorata, che può arrivare ad avere dimensioni inferiori a 2 millimetri, si nasconde sotto la superficie di sabbia in questa isola disabitata, dichiarata nel 1988 patrimonio dell’umanità dall’Unesco.

E’ “la più alta densità di plastica che abbia mai visto in tutta la mia carriera”, ha affermato Jennifer Lavers, ricercatrice dell’Università della Tasmania in Australia, autrice del rapporto pubblicato su ‘Proceedings of the National Academy of Sciences’, parlando di una “situazione allarmante”.

Meno di quaranta chilometri quadrati di ampiezza in tutto, a metà strada tra la Nuova Zelanda e il Cile, questo atollo è lontano da qualsiasi rotta commerciale, ma si trova nel quadrante occidentale del ‘vortice del Pacifico meridionale’, una corrente che tocca le coste del Sudamerica, ‘catturandone’ i rifiuti e trasportandoli per migliaia di km.

Meno di quaranta chilometri quadrati di ampiezza in tutto, a metà strada tra la Nuova Zelanda e il Cile, questo atollo è lontano da qualsiasi rotta commerciale, ma si trova nel quadrante occidentale del ‘vortice del Pacifico meridionale’, una corrente che tocca le coste del Sudamerica, ‘catturandone’ i rifiuti e trasportandoli per migliaia di km.

Milioni di “prodotti ‘usa e getta’ o ‘monouso’, che monouso non sono”, ha ricordato la Lavers, guardando a oggetti “che sono stati costruiti decenni fa e stanno ancora oggi galleggiando in giro nell’oceano, e per decenni a venire”. Da qui, l’appello a “ripensare drasticamente il nostro rapporto con la plastica, è qualcosa che viene costruito per durare per sempre, ma spesso è usato solo brevi momenti e poi buttato via”.