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Palermo, rifiuti, nuovo stop al conferimento: anche la discarica di Motta Sant’Anastasia chiede le porte ai Comuni

Bellolampo è quasi satura e la discarica di Motta Sant’Anastasia chiude le porte ad Ecoambiente, la ditta che si occupa della raccolta dell’indifferenziato per i Comuni del palermitano. Il presidente Musumeci a Roma per incontrare Gentiloni e chiedere poteri speciali

Non c’è pace per i Comuni del palermitano in tema di rifiuti. Ai problemi legati al conferimento nella discarica di Bellolampo, sempre più satura, si aggiungono quelli che interessano il servizio di raccolta dell’indifferenziato. A renderlo noto è il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque: “Pervengono notizie preoccupanti da Ecoambiente (la ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti provenienti da 50 comuni del palermitano) – dice Cinque – la società ha comunicato ai Comuni che a seguito del rifiuto di Oikos, la Spa che gestisce i rifiuti a Motta Sant’Anastasia, nel far conferire nella discarica catanese, si è nell’impossibilità, a partire da oggi, di effettuare il servizio di raccolta dell’indifferenziato”. “Abbiamo predisposto una nota mediante pec indirizzata anche a tutti gli organi competenti maggiormente esplicativa di quanto accaduto – spiegano da Ecoambiente – e ci stiamo adoperando per la soluzione del problema con l’aiuto della Regione”.

In attesa degli sviluppi, l’amministrazione di Bagheria invita i cittadini a differenziare: “Non c’è altra soluzione che puntare sulla raccolta differenziata, sugli impianti di recupero, non è solo una richiesta dell’Europa è una necessità per la nostra Isola. Garantire il riciclaggio della spazzatura e utilizzare questo ciclo può anche dare una spinta in più all’economia e costituisce un’opportunità preziosa”. Per rafforzare il servizio di raccolta differenziata, l’amministrazione comunale ieri ha firmato un nuovo contratto per l’uso di quattro nuove vasche per la raccolta dei rifiuti differenziati, quattro cassoni scarrabili, un compattatore a due assi. “Il nuovo acquisto – conclude il primo cittadino – va ad aggiungersi al recente acquisto di otto vasche al fine di rafforzare il funzionamento efficace della raccolta differenziata”.

Intanto oggi il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è stato a Roma per chiedere al premier Gentiloni poteri speciali per risolvere il problema in tempi celeri. E’ stato prospettato al premier il piano del governo regionale che “parte dalla costruzione di centri di compostaggio e da una politica che punta all’incremento della raccolta differenziata”. Piano, che però, per quanto i tempi vengano contingentati, necessita di almeno due, tre anni. Per rispettare la tabella di marcia, bisognerà lavorare su più fronti, con un notevole impegno, per recuperare il tempo perduto. Da qui la richiesta avanzata al premier della concessione di poteri straordinari in tutta l’Isola, per l’emergenza rifiuti, e limitatamente alla provincia di Palermo per la carenza idrica.

“Ho rappresentato al presidente Gentiloni, nel quale ho trovato un interlocutore attento e sensibile – afferma Musumeci – l’annosa situazione critica in Sicilia, a causa del gravissimo ritardo accumulato negli anni. Ma proprio perchè il mio governo si è appena insediato, ho chiesto un ulteriore atto di fiducia nei confronti della Regione, assicurando serio impegno e rigoroso rispetto di un cronoprogramma che concorderemo e che punta a riorganizzare l’intero ciclo dei rifiuti nell’Isola”.

Il premier si è riservato di approfondire la questione con gli uffici competenti di Palazzo Chigi e del ministero dell’Ambiente, dando la sua disponibilità “per individuare le soluzioni urgenti necessarie e prevedendo un aggiornamento a breve”.