Home Demolizioni Seveso: all’Altopiano, in corso la demolizione della torre dell’acquedotto

Seveso: all’Altopiano, in corso la demolizione della torre dell’acquedotto

Ha preso avvio da Seveso il programma di BrianzAcque per la demolizione delle 13 torri piezometriche, non più in servizio in quanto superate da sistemi di pompaggio più al passo con i tempi.

I primi due serbatoi, che scompariranno dallo skyline brianzolo, si trovanonella cittadina delle Groane, in via Monte Bianco – via Cenisio, in zona Altopiano, e in via Trento e Trieste. Il primo, debitamente imbragato da un ponteggio e “velato” da una rete, è già in fase di smantellamento. Salvo imprevisti, i lavori, coordinati dal settore Pianificazione e Progettazione della monoutility dell’idrico locale, termineranno entro la fine di agosto.

Conclusa la rimozione dell’involucro esterno del manufatto, è attualmente in corso la demolizione dell’edificio. La tecnica utilizzata è quella tradizionale del taglio a blocchi: dalla sommità dell’edificio fino a scendere giù. Il cambio del tipo di lavorazione, avvenuto a partire da lunedì 15 luglio, ha anche posto fine alle lamentele pervenute inizialmente da parte di alcuni genitori del vicino nido per il disturbo causato ai bimbi dal rumore e dalle polveri. E ,alla fine, a BrianzAcque sono persino giunte mail di ringraziamento a firma di mamme e papà. Per ridurre al minimo l’impatto del cantiere, sono in azione cannoni nebulizzatori che, unitamente ai pannelli della rete che ricoprono i ponteggi, riescono a contenere le polveri e a ridurre l’effetto acustico.

Se la torre dell’acquedotto dell’Altopiano è prossima a essere rasa al suolo, la “sorella”, posizionata in via Trento e Trieste, sta per seguirne la stessa sorte. L’impresa incaricata, una volta recintata l’area, è all’opera per posizionare i ponteggi, passaggio preliminare obbligato per poi procedere e radere al suolo la struttura.

A Seveso, le due superfici “liberate” dalla presenza dei serbatoi, resteranno in gestione a BrianzAcque e saranno sistemate a verde. In via Trento e Trieste, l’area risulterà completamente sgombra mentre, in via Monte Bianco, resterà in piedi il piccolo edificio attualmente alla base della torre, dove sono alloggiate le apparecchiature tecnologiche necessarie al funzionamento e alla gestione del pozzo esistente.