Home Rifiuti Sindaco Colleferro: vittoria della comunità con chiusura discarica

Sindaco Colleferro: vittoria della comunità con chiusura discarica

“La discarica più grande del Lazio dopo Malagrotta, quella di Colleferro, aveva bisogno di un punto, di dire finalmente la parola fine. La parola fine non la dice solo il sindaco, ma tutta la comunità di Colleferro e tutte le comunità della Valle del Sacco, uno dei posti più belli d’Italia, ma anche dei più inquinati, prima dall’economia industriale del dopoguerra e poi dall’economia dell’immondizia, che purtroppo per trent’anni ci ha messo in ginocchio”. Così il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna a margine della cerimonia ufficiale di chiusura della discarica di Colle Fagiolara.

“Una vittoria delle comunità, dei sindaci, delle associazioni, della democrazia e della partecipazione dal basso”, la definisce il primo cittadino dal palco durante la cerimonia, “dedicata anche alla memoria di Giuseppe Sinibaldi”, l’operaio morto nell’impianto il 9 novembre scorso. “Non ci saranno altre proroghe, altre emergenze, altra immondizia da seppellire. Ci sara’ il lavoro di questi operai a cui va il nostro saluto e la nostra stima, che saranno i custodi del mostro e che dovranno domarlo per trent’anni, sotto il controllo attento del Comune di Colleferro. La giornata di oggi – continua – è stata la Caporetto dell’economia dell’immondizia. Cultura, economia circolare, logistica e spazio saranno le parole ed il caglio della ricostruzione”.

“Ho voluto invitare la cittadinanza e i sindaci alla chiusura della discarica di Colleferro – aggiunge alla Dire il primo cittadino – perché si condividesse il più possibile un grandissimo errore che la nostra comunità ha fatto nel passato e perchè da questo errore si impari per non ripeterlo più Il nostro compito è quello di mettere in comunione l’uomo rispetto alla natura molto bella e ricca in questo territorio, che pure abbiamo violentato per quasi un secolo”.

“Da oggi – spiega – inizia quello che per anni abbiamo aspettato, cioè il post mortem: la copertura dell’invaso con il terreno vegetale e la messa a dimora delle alberature. Questa e’ un’operazione a cui nessuno credeva, per la quale si pensava non ci fossero i fondi. Invece ci sono i fondi di Lazio Ambiente e della Regione Lazio”. Le operazioni “saranno avviate da Lazio Ambiente”, chiarisce il sindaco, che però precisa: “Valuteremo se farlo direttamente come Comune nei prossimi anni. Durerà 26 anni, uno per ogni anno in cui la discarica e’ stata aperta”. Due le operazioni che andranno fatte continuamente: “la captazione del biogas e del percolato, due materiali molto pericolosi qualora non vengano captati quotidianamente”.