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Syndial e Versalis incontrano le Associazioni dei Consumatori

Alla fiera Ecomondo focus sulla trasformazione industriale di Eni attraverso le attività di risanamento ambientale e le frontiere della chimica verde

Syndial, centro di competenza Eni per le attività di risanamento ambientale e Versalis, società chimica di Eni, hanno incontrato oggi i Presidenti e i responsabili Energia delle Associazioni dei Consumatori dell’Emilia Romagna.
L’incontro, che ha avuto luogo alla fiera della green economy Ecomondo, ha rappresentato l’occasione per illustrare alle Associazioni il modello operativo delle due società e per raccontare la trasformazione industriale di Eni e l’impegno nell’economia circolare, di cui le bonifiche e i nuovi processi della chimica verde sono elementi fondamentali.
Syndial, centro di competenza Eni nel campo del risanamento ambientale, ha dettagliato le proprie attività, dalla progettazione, attraverso l’ingegneria, alla realizzazione dei progetti e alla gestione della logistica dei rifiuti. Da oltre un decennio è impegnata nelle attività di bonifica nei 17 siti di interesse nazionale e in oltre 80 di interesse regionale, attraverso l’applicazione di tecnologie avanzate, in un’ottica di sostenibilità anche economica e sociale. L’obiettivo prioritario di Syndial è il “recupero” di suolo, acqua e rifiuti per consentire la valorizzazione complessiva delle aree che, una volta completati gli interventi, rappresentano una risorsa per i territori e per la collettività ed essere riutilizzati per nuove attività.
Versalis ha invece focalizzato l’attenzione sulle nuove frontiere della chimica verde, a iniziare da Matrìca (joint venture Versalis Novamont) che a Porto Torres, in Sardegna, ha avviato il primo polo integrato di chimica da fonti rinnovabili per la realizzazione di prodotti che trovano utilizzo nelle bioplastiche, nei biolubrificanti e nei prodotti per la cura della persona oltre che nei biofuels, per arrivare alguayule, un arbusto originario del Messico e del sud-ovest degli Stati Uniti coltivato in via sperimentale nel Sud Italia, che produce una gomma naturale ipoallergenica e trova applicazione nei beni di largo consumo, degli pneumatici e del settore medicale. Molto interesse ha suscitato anche il progetto bio-butadiene, in partnership tecnologica con Genomatica, che ha l’obiettivo di sviluppare l’intera filiera per produrre butadiene – materia prima per la produzione della gomma – da fonti rinnovabili e, in particolare dalla fermentazione degli zuccheri da biomassa da colture non food.