Home Varie Trento, «Pertini» giù e da ricostruire. Cresce la rabbia degli studenti

Trento, «Pertini» giù e da ricostruire. Cresce la rabbia degli studenti

L’Istituto di formazione professionale Sandro Pertini sarà completamente abbattuto e poi ricostruito. Ad eccezione della chiesa che oggi ospita l’aula magna (ma verrà riconvertita internamente a biblioteca ed auditorium) e del vicino porticato. I lavori si svolgeranno nell’arco dei prossimi anni: per il 2022 saranno pronti il nuovo corpo centrale e le nuove ali dell’edificio. Insomma, una scuola tutta nuova per la cui realizzazione (siamo ancora in fase di progetto preliminare) la Provincia ha messo a bilancio 15 milioni di euro.

Il progetto è stato presentato ieri durante l’incontro tra i familiari degli studenti, il dirigente Andrea Schelfi e i tecnici provinciali incaricati dei lavori (il dirigente generale Raffaele De Col, il dirigente Claudio Pisetta ed il direttore Marco Gelmini). Presente anche la dirigente generale del dipartimento istruzione Livia Ferrario.

Il futuro

Arriverà un complesso scolastico nuovo di zecca. Dove i laboratori saranno centrali e facilmente raggiungibili dalle aule. Troveranno spazio 20 aule laboratorio e 17 laboratori, oltre alle sale lettura, agli spazi per i docenti e per il personale amministrativo ed, ovviamente, ai servizi igienici. Non mancherà una palestra attrezzata nella parte est dell’edificio, accanto a cui sorgeranno strutture sportive integrate (anche per il quartiere). Alta l’attenzione all’integrazione urbana con il nuovo ingresso da via Chini ed alla sostenibilità ambientale (edificio ad alti standard energetici).

Va sottolineato che la realizzazione del nuovo complesso avverrà per fasi (demolizione e ricostruzione ala est, demolizione e ricostruzione ala ovest, aula magna biblioteca e sistemazioni esterne). E questo per garantire la possibilità di convivenza tra il cantiere e gli studenti sui banchi. I tecnici, rassicurando i familiari dei ragazzi, hanno più volte sottolineato che si tratterà di un «processo partecipativo con ampio coinvolgimento e informazioni ai familiari».

Il presente

Il corpo centrale della scuola è in demolizione. Mentre le ali est ed ovest ospitano gli alunni. Ora si sta sta lavorando per rendere agibile entro la fine del mese di gennaio 2018 un prefabbricato provvisorio. «Il montaggio dei moduli dovrebbe concludersi entro la fine di dicembre. A gennaio si faranno finiture interne, impianti e sistemazioni esterne. Poi la struttura, antisismica e conforme alle normative, potrà ospitare nove aule e i laboratori», hanno spiegato i tecnici provinciali. Riguardo al recente crollo, è stato ribadito che la scuola era stata sottoposta a una verifica di idoneità statica, con prove di carico, indagini e sondaggi, nei mesi di luglio e agosto. «Dopo quello che è successo il 5 dicembre scorso – dicono i tecnici – le ali est e ovest sono state sottoposte ancora a verifica strutturale. La verifica sulla sicurezza ha dato esito positivo e gli ambienti utilizzati ora sono perfettamente agibili. Per noi – hanno aggiunto – la sicurezza è al primo posto. Questa, però, non è un concetto che si basa sulla certezza ma sulla probabilità. È chiaro quindi che quanto accaduto ci invita ad approfondire le analisi fatte e a monitorare costantemente l’edificio esistente».

Ma agli studenti non va giù la situazione in cui devono studiare. Le segnalazioni che ci arrivano sono numerose, corredate di foto, come queste, inviateci da un ragazzo che bolla come «vergognosa» la situazione della scuola, nella quale, scrive, «ogni giorno centinaia di studenti come me rischiano stando dentro nella struttura “sicura” non demolita».

Dubbi e timori dei genitori

Genitori amareggiati e spaventati. Durante l’incontro di ieri, in cui è stato presentato nel dettaglio il progetto del nuovo Istituto di formazione professionale Sandro Pertini di via Verona, sono stati molti i genitori preoccupati a porre domande e chiedere informazioni sull’immediato futuro della scuola frequentata dai propri figli.

Già perché, anche se presto arriveranno i nuovi prefabbricati, questi non saranno subito abitabili. Come ha sottolineato il dirigente scolastico Andrea Schelfi, «il termine dei lavori strutturali è previsto per il mese di dicembre e appena dopo le vacanze natalizie dovrebbero arrivare i nuovi container. I quali, tuttavia, saranno in grado di accogliere le classi solamente dal prossimo anno scolastico: fino a giugno gli studenti continueranno a fare lezione nelle “vecchie ali” dell’istituto».

«Abbiamo dimostrato in molte occasioni il nostro scetticismo e la nostra preoccupazione per la convivenza tra il cantiere ed il normale svolgimento delle lezioni – dice la mamma di una studentessa – E, pochi giorni dopo le rassicurazioni ottenute dal dirigente, ci siamo scontrati con il crollo di muro esterno dello stabile in fase di demolizione, con conseguente stop alle lezioni».

Fortunatamente nessuno è rimasto coinvolto, ma i genitori degli alunni faticano a dormire sonni tranquilli dopo il rientro a scuola di giovedì scorso. «I tecnici della Provincia – aggiunge – ci hanno confermato che la situazione è sotto controllo, anche alla luce delle verifiche statiche effettuate».

E così deve essere, aggiungiamo noi, dato che il progetto di rinnovo dell’Istituto Pertini prevede diverse fasi di intervento, tutte all’insegna di demolizione (rimarranno intatti solo la vicina chiesa ed il porticato, ndr) e costruzione, che faranno protrarre a lungo la coesistenza tra cantiere di lavoro e studenti impegnati nelle lezioni. «Di fronte alle nostre perplessità – racconta – la reazione è stata quella di dirci che sono state prese tutte le misure di sicurezza possibili e necessarie.

E che gli imprevisti possono sempre accadere». Infine, i genitori si sono informati sulle motivazioni che non hanno consentito di concludere i lavori entro settembre 2017, e riguardo alla possibilità di trasferire immediatamente i ragazzi nei container separandoli nettamente dal cantiere. «Ci è stato detto – conclude – che gli interventi edili hanno determinati tempi da rispettare, in termini di svolgimento ed anche di appalto».