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Ue, misure su smog entro venerdì o Corte giustizia

Galletti dichiara: "Venerdì l'Ue riceverà gli ultimi documenti"

Ultimatum dalla Ue sullo smog. O l’Italia e gli altri 8 Paesi nel mirino della Commissione Ue per lo smog presenteranno ulteriori misure entro venerdì 9 o saranno portare davanti alla Corte di giustizia europea. È l’ultimo avvertimento di Bruxelles alla vigilia della scadenza, estesa da lunedì a venerdì dal commissario all’ambiente Vella, dopo l’incontro ministeriale di fine gennaio. La Commissione ”procederà alla tappa finale della procedura d’infrazione a meno che misure credibili e puntuali non siano presentate entro domani”.

“La scadenza è domani”, ha ricordato giovedì il portavoce, spiegando che “il commissario Vella ha presentato al Collegio l’esito del vertice convocato con i ministri” dei 9 Paesi che rischiano la Corte di giustizia Ue “come ultimo sforzo per trovare soluzioni” al problema della qualità dell’aria. La Commissione infatti “vuole aiutare gli stati membri a mettersi in regola urgentemente con quanto hanno concordato ma mai rispettato per molti anni” sulle direttive europee sulla qualità dell’aria, in particolare le soglie massime di sforamento dei limiti di Pm10 e NO2.

Galletti, venerdì mandiamo ultimi documenti. “Si concluderà domani, così come richiesto dalla Commissione Europea, con l’invio di un nuovo documento, la trasmissione del dossier relativo alle misure messe in campo per il miglioramento della qualità dell’aria”. Lo ha dichiarato giovedì il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, in un comunicato. “Si tratta dell’illustrazione di interventi, prevalentemente in materia di energia e mobilità, che non erano stati ancora portati a conoscenza della Commissione Europea e che completano il quadro articolato dei provvedimenti che il Governo ha adottato in questo campo – ha annunciato Galletti -. Confido che il Commissario Vella, con il quale abbiamo intensamente e proficuamente collaborato in questi anni, comprenda l’entità dello sforzo messo in campo dal nostro paese per adottare soluzioni strutturali e permanenti in grado di risolvere un problema antico ma riacutizzato dai cambiamenti climatici”.