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192 progetti di trattamento rifiuti finanziati dal PNRR: le graduatorie

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Ecco i 192 progetti dedicati ai rifiuti che riceveranno 600 milioni di euro dal PNRR per la creazione e l’ammodernamento di impianti, tecnologie e logistica nei settori RAEE, carta, rifiuti plastici (anche marini) e tessili.

Via libera a 192 progetti relativi agli investimenti “faro” di economia circolare per la meccanizzazione della raccolta differenziata e la creazione di impianti per il trattamento dei rifiuti. Il Ministero dell’Ambiente ha pubblicato le graduatorie dei progetti ammessi al finanziamento per un totale di 600 milioni di euro, stanziati con risorse PNRR.

Le risorse complessive, attribuite nel rispetto del regime comunitario in materia di aiuti di Stato, sono state destinate per il 60% alle Regioni del Centro-Sud, corrispondenti a 115 progetti, e al 40% alle Regioni del Nord per complessivi 77 progetti. Secondo l’ultimo report di Assoambiente, infatti, al Centro Sud si concentra la carenza più grave di impianti di recupero e trattamento, concentrai soprattutto in Lombardia (22%), Veneto ed Emila Romagna.

I progetti ammessi a finanziamento includono interventi per l’ammodernamento degli impianti esistenti e la realizzazione di ulteriori nuovi per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche, elettroniche (compresi pannelli fotovoltaici e pale eoliche), carta e cartone; la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici, inclusi i cosiddetti rifiuti marini; infine l’infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre e post consumo, la realizzazione di nuovi impianti di riciclo tessile e l’ammodernamento di quelli esistenti.

Come sono ripartiti i finanziamenti

Il PNRR stanzia un totale di 2,1 miliardi per il settore del riciclo e per l’impiantistica necessaria all’economia circolare. Il grosso degli investimenti è destinato ad Ato (ambiti territoriali ottimali), Comuni o imprese pubbliche: 1,5 miliardi per finanziare la nuova realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture per la differenziata e per impianti di trattamento dei rifiuti.

A questi si aggiungono i 600 milioni di euro destinati a progetti innovativi “flagship” realizzati da imprese private su filiere strategiche, individuate nel Piano d’azione per l’economia circolare UE. Queste risorse sono equamente ripartite su quattro linee di intervento (150 milioni a linea), ciascuna delle quali vede ora pubblicata la graduatoria degli ammessi al finanziamento.

Linea di intervento A RAEE

“Ammodernamento (anche con ampliamento degli impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche c.d. RAEE comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici”. Leggi la graduatoria

Linea di intervento B carta e cartone

“Ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone”. Leggi la graduatoria

Linea di intervento C plastiche

“Realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (attraverso riciclo meccanico, chimico, Plastic Hubs) compresi i rifiuti di plastica c.d. Marine litter”. Leggi la graduatoria

Linea di intervento D tessili

“Infrastrutturazione della raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post-consumo, ammodernamento dell’impiantistica e realizzazione di nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica c.d. Textile Hubs”. Leggi la graduatoria

Copertura e cronoprogramma

I contributi a fondo perduto andranno a coprire al massimo il 35% dei costi ammissibili. Il cronoprogramma (di spesa e procedurale) degli interventi deve prevedere:

  • l’affidamento dei lavori ai Soggetti Realizzatori entro il 31 dicembre 2023;
  • il completamento degli interventi entro il 30 giugno 2026.