
La ex centrale nucleare di Borgo Sabotino, nel Comune di Latina, avrà una nuova funzione strategica per il sistema energetico nazionale. Con la determinazione dirigenziale n. 1920 dell’11 agosto 2025, il Comune ha concluso con esito positivo la conferenza di servizi relativa al progetto presentato da Sogin S.p.A., società responsabile dello smantellamento degli impianti nucleari italiani.
Un impianto BESS da 266,5 MW
Il progetto prevede la realizzazione di un impianto di accumulo elettro-chimico di energia (Battery Energy Storage System – BESS) con potenza pari a 266,50 MW, da installare nell’area “Cirene” della centrale dismessa, su una superficie di circa 6,5 ettari.
Il sistema sarà collegato direttamente alla rete nazionale tramite la stazione elettrica di Terna presente nello stesso sito, contribuendo alla stabilità della rete e all’integrazione delle fonti rinnovabili.
Conferenza di servizi e pareri acquisiti
La procedura è stata condotta con la modalità semplificata prevista dal D.Lgs. 190/2024. Alla conferenza di servizi hanno partecipato numerose amministrazioni: Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Regione Lazio, Provincia di Latina, ARPA Lazio, ASL, Vigili del Fuoco, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, ENAC, ENAV, Terna, E-Distribuzione, tra gli altri.
I pareri espressi sono stati complessivamente favorevoli, seppure con prescrizioni tecniche e ambientali:
- mitigazioni paesaggistiche e piantumazioni di specie autoctone nelle aree perimetrali;
- verifiche e controlli sulle terre da scavo e sulla gestione dei rifiuti;
- piani di monitoraggio acustico e idraulico;
- misure di prevenzione sanitaria e sicurezza sul lavoro.
Particolare attenzione è stata posta alla compatibilità con le attività di bonifica ancora in corso nell’area e alla coerenza con lo smantellamento nucleare già programmato.
Una nuova vita per l’area industriale
L’autorizzazione segna una tappa importante nella riconversione del sito di Borgo Sabotino: da simbolo del nucleare dismesso a polo per l’accumulo energetico, coerente con le politiche europee di transizione verde.
Secondo Sogin, l’impianto BESS permetterà di supportare la rete nei picchi di domanda e di valorizzare la produzione da rinnovabili, confermando il ruolo del sito di Latina come infrastruttura energetica di rilievo nazionale.
I lavori potranno ora procedere secondo le prescrizioni indicate, con tempi che verranno definiti nel cronoprogramma operativo presentato dal proponente.