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Bioeconomia circolare: una strategia europea per valorizzare i rifiuti organici

Un appello congiunto da EBA, ECN e MWE per una nuova visione della bioeconomia europea

L’European Biogas Association (EBA), il Consiglio Europeo del Compost (ECN) e Municipal Waste Europe (MWE) hanno pubblicato un Position Paper congiunto in cui sollecitano la Commissione Europea a rafforzare la dimensione circolare della futura strategia sulla bioeconomia. Il documento si inserisce nel contesto della revisione della strategia europea sulla bioeconomia attesa nel 2025, chiedendo una maggiore attenzione al potenziale di recupero e valorizzazione dei rifiuti organici come leva chiave per la transizione ecologica e per la resilienza economica dell’UE.

Un potenziale sottovalutato: i rifiuti organici come risorsa

Il Position Paper sottolinea come i rifiuti organici, ancora largamente non intercettati o mal gestiti in molte parti d’Europa, rappresentino una risorsa fondamentale per produrre biometano, compost, biofertilizzanti e altri materiali biobased. Secondo i firmatari, la bioeconomia circolare può contribuire significativamente agli obiettivi climatici, alla sicurezza alimentare e alla sovranità energetica dell’Unione.

Tre richieste strategiche alla Commissione Europea

  1. Un’integrazione esplicita dell’economia circolare nella strategia della bioeconomia: serve un quadro normativo coerente che riconosca il ruolo dei rifiuti organici e promuova l’interconnessione tra gestione dei rifiuti, agricoltura rigenerativa ed energia rinnovabile.
  2. Investimenti mirati in infrastrutture per la raccolta e il trattamento del rifiuto organico: è cruciale sostenere la costruzione di impianti di digestione anaerobica e compostaggio, anche attraverso i fondi europei come il Just Transition Fund e l’European Circular Bioeconomy Fund.
  3. Sviluppo di indicatori e obiettivi specifici per la valorizzazione del bio-waste: la nuova strategia dovrebbe includere KPI per misurare la quantità di rifiuto organico raccolto separatamente, trattato correttamente e restituito ai suoli in forma di compost o digestato.

Un cambio di paradigma necessario

Il documento evidenzia anche le sinergie tra la bioeconomia circolare e altre priorità dell’UE, come la strategia sui suoli, il Green Deal europeo e il regolamento sui fertilizzanti. Per i promotori, la transizione verso un’economia biocircolare deve essere sostenuta da un approccio olistico e multisettoriale, che coinvolga enti locali, agricoltori, gestori dei rifiuti, industria e cittadini.

Il messaggio è chiaro: la bioeconomia del futuro non può prescindere dalla valorizzazione efficiente e sostenibile dei rifiuti organici. È tempo di trasformare ciò che oggi è considerato scarto in una risorsa strategica per il domani.

Qui si può scaricare il documento.