
Secondo i dati aggiornati a marzo 2025, in Toscana risultano 5.602 siti interessati da procedimenti di bonifica, per una superficie complessiva di 19.012 ettari. Nell’ultimo anno si sono aggiunti 260 nuovi procedimenti, pari a circa 227 ettari di terreno. I dati provengono dalla Banca dati dei siti interessati da procedimento di bonifica, che sarà pubblicata nel prossimo Annuario dei dati ambientali della Toscana 2025.
Attualmente, 2.280 siti risultano attivi, mentre 582 hanno concluso positivamente l’iter con la certificazione di avvenuto intervento. Altri 2.740 siti sono stati chiusi per “non necessità di bonifica”, poiché le analisi non hanno rilevato contaminazioni significative.
Distribuzione territoriale e cause dei procedimenti di bonifica
La provincia di Firenze registra il maggior numero di siti interessati (1.559), seguita da Lucca (545) e Livorno (540). Tuttavia, considerando l’estensione dei terreni, Livorno risulta la provincia più colpita, con 6.569 ettari, davanti a Grosseto (3.420) e Massa Carrara (3.357).
Le ampie superfici coinvolte sono dovute alla presenza di ex Siti di Interesse Nazionale (SIN) come Livorno, Piombino, Massa Carrara e Orbetello, oggi in parte passati alla competenza regionale.
Per quanto riguarda le cause, le attività industriali rappresentano la principale origine dei procedimenti (34,6%), seguite da altre attività produttive (19,4%), distributori di carburante (18,8%) e impianti di gestione rifiuti (12,9%). Marginale l’incidenza delle attività minerarie e di cava.

















































































