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Bonifiche nei SIN: il punto sulle attività del Ministero dell’Ambiente

Avanzano i procedimenti nei siti di interesse nazionale: ecco i principali interventi in corso, tra conferenze di servizi e nuove progettualità.

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE), attraverso la Direzione Generale Economia Circolare e Bonifiche, ha intensificato in luglio le attività istruttorie e decisionali nei Siti di Interesse Nazionale (SIN). I procedimenti spaziano dall’approvazione di analisi di rischio alla valutazione di progetti operativi di bonifica, passando per ridefinizioni dei perimetri e verifiche tecnico-sanitarie. Un quadro complesso ma in evoluzione, che mostra l’impegno delle istituzioni nella rigenerazione dei territori contaminati. Di seguito una sintesi dei principali interventi in corso, sito per sito.


Approvazione in corso per l’analisi di rischio nell’ex deposito Fusina di Porto Marghera

Nel Sito di Interesse Nazionale “Venezia Porto Marghera”, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha avviato il procedimento per l’esame dell’Analisi di Rischio sanitaria e ambientale sito-specifica presentata da Fassa S.r.l., relativa all’area dell’ex deposito situato nella frazione di Fusina (Comune di Venezia). Il documento, predisposto a seguito di indagini ambientali integrative condotte in contraddittorio con ARPAV, evidenzia concentrazioni superiori alle soglie di legge per contaminanti quali diossine, arsenico, piombo e mercurio. Tuttavia, secondo il proponente, il sito risulterebbe “non contaminato allo stato di progetto”, grazie a una rimodulazione delle condizioni d’uso e delle modalità di esposizione.

La Conferenza di Servizi istruttoria, indetta in modalità asincrona, coinvolge ISPRA, ISS, ARPA Veneto e le autorità sanitarie locali. I soggetti partecipanti dovranno esprimersi entro 30 giorni, con possibilità di richiedere chiarimenti entro i primi 10 giorni. Eventuali osservazioni potranno condurre alla richiesta di una seduta sincrona. La procedura in corso rappresenta un passaggio fondamentale per valutare l’effettiva necessità di interventi di bonifica in una delle aree sensibili dell’hinterland industriale veneziano.


Nuova fase per la bonifica dei suoli alla centrale “Torre del Sale” di Piombino

Il SIN “Piombino” registra un avanzamento significativo con la convocazione della Conferenza di Servizi decisoria per l’approvazione del progetto operativo di bonifica dei suoli insaturi contaminati da arsenico superficiale nell’area della centrale termoelettrica “Torre del Sale”, di proprietà di ENEL Produzione S.p.A. Il progetto, giunto alla revisione 2, riguarda le aree identificate dai codici 1944, 1943, 1942, 1941, 1939, 1917, 1916, 1933 e 1881. Le attività previste includono rimozione selettiva, confinamento e monitoraggio ambientale. Il piano è corredato dalla documentazione VINCA e da un corposo fascicolo tecnico sottoposto alle autorità competenti.

Numerosi enti hanno già espresso i propri pareri tecnici: ARPAT, ISPRA, ISS, INAIL, Regione Toscana e Comune di Piombino. Le valutazioni sono in fase di raccolta nell’ambito della procedura asincrona, ai sensi della Legge 241/1990. Il termine per l’espressione definitiva è fissato a 45 giorni, estendibili in caso di richieste di integrazioni. L’intervento si inserisce in un contesto industriale complesso, contribuendo al risanamento ambientale della costa toscana e alla valorizzazione di un’area strategica per la transizione energetica.


Interventi mirati nella Discarica Tremonti di Bussi sul Tirino

Nel quadro delle attività di bonifica del SIN “Bussi sul Tirino”, è stata indetta la Conferenza di Servizi decisoria per l’approvazione del Progetto Operativo di Bonifica relativo all’area della Discarica Tremonti, presentato dalla società Tremonti S.r.l. L’intervento interessa le particelle 50, 66 e 69 del Foglio 21 del Comune di Bussi e prevede l’adozione su scala industriale della tecnologia di desorbimento termico, già testata con esito positivo in un modulo pilota approvato nel 2018. Il progetto è stato elaborato alla luce delle prescrizioni emerse in conferenze precedenti e include una valutazione aggiornata dei rischi ambientali e sanitari.

Alla procedura partecipano ARTA Abruzzo, ISPRA, ASL Pescara, Regione Abruzzo e altri enti locali, con modalità asincrona e tempi tecnici definiti in 45 giorni. Il Ministero ha sottolineato la necessità di acquisire anche l’autorizzazione ambientale integrata (AUA) per l’impianto di trattamento effluenti. Il procedimento in corso è cruciale per dare continuità agli interventi di risanamento in una delle aree più compromesse del sistema SIN nazionale.


Avanzamenti nella macroarea Pozzo Gela 75 nel SIN “Gela”

Nel Sito di Interesse Nazionale “Gela”, il Ministero ha indetto una Conferenza di Servizi istruttoria per l’esame del Progetto Operativo di Bonifica relativo ai terreni insaturi profondi della macroarea T, in località Contrada Piana del Signore, presentato dalla società Enimed S.p.A. Il progetto riguarda l’area del pozzo Gela 75, oggetto di attività estrattive storiche che hanno comportato la contaminazione del sottosuolo da idrocarburi pesanti e metalli. Le indagini svolte hanno permesso di definire un modello concettuale aggiornato, su cui si basa la strategia di intervento proposta.

La conferenza si svolge in modalità asincrona e coinvolge Regione Sicilia, ARPA Sicilia, ISPRA, ISS e gli enti sanitari territoriali. I pareri tecnici dovranno pervenire entro i termini di legge, con eventuale convocazione di una riunione sincrona in caso di osservazioni rilevanti. Questo intervento si inserisce nel più ampio piano di risanamento dell’area industriale di Gela, strategica per il Sud Italia dal punto di vista energetico e ambientale.


Nuova analisi di rischio per le acque sotterranee a Porto Torres

Nel SIN “Aree industriali di Porto Torres”, la società Sasol Italy S.p.A. ha sottoposto una nuova versione dell’Analisi di Rischio sito-specifica per le acque sotterranee dell’Area SAS, a seguito della prima valutazione non favorevole emessa nel 2024. Il documento, aggiornato secondo le indicazioni di ISPRA e degli enti competenti, mira a definire il livello di rischio sanitario e ambientale derivante dalla presenza di contaminanti storici nelle falde, principalmente legati ad attività chimiche pregresse.

Il Ministero ha convocato una Conferenza di Servizi decisoria in forma asincrona, alla quale partecipano ISPRA, ARPAS Sardegna, INAIL, ISS, Comune di Porto Torres e Regione Sardegna. Il procedimento consentirà di decidere se procedere con misure di messa in sicurezza o con una bonifica integrale delle matrici idriche. La definizione del rischio per le acque sotterranee è un passo essenziale per il recupero ambientale e il riutilizzo sicuro dell’area industriale dismessa.


Procedimento di chiusura per l’area Unieco nel SIN “Brindisi”

Nel SIN “Brindisi”, è stata convocata la Conferenza di Servizi decisoria per valutare la chiusura del procedimento di bonifica relativo all’area identificata al Foglio 80, particella 816, precedentemente gestita dalla società Unieco S.r.l. Le indagini di caratterizzazione eseguite negli anni precedenti hanno mostrato la conformità dei parametri ambientali per suolo e acque sotterranee rispetto ai valori soglia. Alla luce di ciò, la società ha richiesto il riconoscimento della non contaminazione e la chiusura formale del procedimento.

ARPA Puglia ha già espresso parere favorevole, e la valutazione finale sarà oggetto della procedura asincrona in corso, che coinvolge anche il Comune di Brindisi, la Regione Puglia e gli enti sanitari competenti. L’esito positivo consentirebbe di liberare l’area da vincoli e obblighi ambientali, favorendo potenzialmente un suo riutilizzo in chiave produttiva o logistica.


Piano di caratterizzazione al via nel campus universitario di Napoli Est

Nel SIN “Napoli Orientale”, l’Università degli Studi di Napoli Federico II ha presentato il Piano di Caratterizzazione per un’area localizzata in via Nuova Villa, destinata ad attività didattiche e di ricerca. La proposta progettuale prevede indagini dirette e indirette su suolo e sottosuolo, finalizzate alla definizione dello stato di contaminazione e alla valutazione dei rischi sanitari. Il piano tiene conto della nuova perimetrazione del SIN approvata nel dicembre 2024.

La Conferenza di Servizi decisoria è stata convocata dal MASE in modalità asincrona e coinvolge ARPA Campania, ISPRA, ASL Napoli, ISS e Regione Campania. I pareri dovranno essere trasmessi entro 45 giorni dalla convocazione. L’intervento si inserisce in un contesto urbano in trasformazione, contribuendo alla bonifica e valorizzazione di aree dismesse in un’ottica di rigenerazione sostenibile.


Aggiornamento dell’analisi di rischio nel sito ex Simmel Difesa

Nel SIN “Bacino del Fiume Sacco”, la società KNDS Ammo Italy S.p.A., subentrata nella gestione del sito ex Simmel Difesa, ha trasmesso una nuova Analisi di Rischio per suolo e acque sotterranee. Il sito, localizzato tra i Comuni di Colleferro e Artena, è stato oggetto di estese indagini ambientali tra il 2023 e il 2024. Il nuovo documento integra i risultati più recenti e riformula il modello concettuale, con particolare attenzione al rischio sanitario per gli abitanti e i lavoratori.

La Conferenza di Servizi istruttoria è stata indetta in forma semplificata, con la partecipazione di ARPA Lazio, Regione Lazio, ASL Roma 5 e ISS. Eventuali osservazioni potranno portare alla richiesta di un approfondimento sincrono. Questo aggiornamento rappresenta un tassello importante nella bonifica di uno dei siti più critici del Centro Italia, segnato da decenni di attività industriali con impatto ambientale.