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Demolizione dell’ex Manifattura Tabacchi a Trieste

demolizione dell’ex Manifattura Tabacchi a Trieste

La demolizione dell’ex Manifattura Tabacchi in via Malaspina a Trieste è ufficialmente iniziata ieri, a mezzogiorno del 29 luglio, con i mezzi di SID, Società italiana demolizioni, all’opera sul corpo centrale del complesso. L’ampio complesso era stato acquisito nel 2021 dall’imprenditore veneto Francesco Fracasso, del gruppo Htm, e da Giovanni Rocelli.

L’area industriale, estesa su circa 50.000 m² lungo il Canale Navigabile, risale agli anni ‘50 ed è stata attiva nel ciclo produttivo del tabacco, passando per diverse fasi d’uso fino alla cessazione intorno al 2011. Il complesso rientra nel Sito di Interesse Nazionale (SIN) di Trieste, inserita nel perimetro definito dal D.M. 24 febbraio 2003, che include circa 500 ha a terra e 1.200 ha marine.

I progetti di rigenerazione fin dal 2021 indicavano come sbocco principale l’ambito logistico, in coerenza con l’espansione del Porto di Trieste e con l’economia circolare. L’abbattimento del vecchio stabilimento è stato definito come il “primo atto della rinascita del sito” sotto la gestione Fracasso, che punta a convertire l’area in un hub per la logistica su ferro e strada, alleggerendo la pressione sul porto stesso. L’architetto Piero Corradin, consulente per la proprietà, e la vicepresidente di Coselag, Sandra Primiceri, sottolineano l’importanza della base infrastrutturale per futuri sviluppi nel settore logistico e ambientale.

Carotaggi e indagini preliminari

Prima dell’avvio dei lavori di demolizione veri e propri, è stato condotto un programma di carotaggi mirati esterni, in collaborazione con ARPA FVG. Questi sondaggi (della durata prevista di circa due settimane) sono stati eseguiti per verificare l’eventuale presenza di materiali contaminanti nel suolo esterno all’edificio. Le analisi svolte internamente ai fabbricati risalgono invece alla precedente fase di proprietà CDP, con esito negativo rispetto a contaminazioni significative.

Demolizione controllata

Una volta concluse le indagini ambientali preliminari, è iniziata la demolizione strutturale dell’intero complesso. L’operazione, condotta da squadre specializzate di SID, Società italiana demolizioni, riguarda quasi l’interezza del corpo fabbrica esistente e rappresenta il primo passo della rigenerazione integrale del sito.

Bonifica ambientale

Il SIN è caratterizzato da contaminazioni diffuse da metalli pesanti (piombo, rame, zinco), idrocarburi alifatici e aromatici, IPA (idrocarburi policiclici aromatici), diossine, PCB, e possibili residui di amianto e fitofarmaci nel sottosuolo e nei sedimenti marini