
Il Commissario straordinario unico per la Depurazione e il Riuso delle acque reflue, Fabio Fatuzzo, ha firmato insieme al Rup ing. Lorenzo Nave, il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la realizzazione dei nuovi impianti di depurazione a servizio del Comune di Benevento. Il programma prevede la pubblicazione del bando di gara entro fine anno, l’avvio del cantiere è atteso in primavera. Il costo complessivo dell’opera è stimato in circa 50 milioni di euro.
L’intervento rientra nel piano nazionale volto al superamento della procedura di infrazione comunitaria n. 2004/2034, con sentenza di condanna della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio 2021 (Causa C-565/10), relativa al mancato rispetto della Direttiva 91/271/CEE sul trattamento delle acque reflue urbane.
«Con questo progetto – ha dichiarato il Commissario Fatuzzo – Benevento compirà un passo decisivo verso una depurazione moderna, efficace e sostenibile. Mettiamo in sicurezza il sistema fognario-depurativo, superiamo una storica criticità ambientale e restituiamo al territorio un’infrastruttura in linea con i più avanzati standard europei, pensata per durare nel tempo e per valorizzare le risorse idriche, anche in ottica di riuso».
Obiettivi dell’intervento
Il nuovo schema fognario-depurativo per l’agglomerato di Benevento persegue i seguenti obiettivi principali:
- adeguare il sistema alle prescrizioni della Direttiva 91/271/CEE e del D.Lgs. 152/2006, garantendo trattamento secondario/equivalente per tutti i reflui prodotti;
- aumentare la capacità di trattamento e rispettare i valori limite di emissione per impianti maggiori a 10.000 abitanti equivalenti;
- risolvere le criticità delle reti fognarie esistenti e dismettere gli impianti obsoleti attualmente in esercizio;
- favorire il riutilizzo delle acque reflue depurate, in conformità alle normative vigenti.
Schema generale degli interventi
La nuova soluzione progettuale prevede un sistema integrato costituito da:
- Dismissione degli impianti esistenti di Ponte delle Tavole, Capodimonte e Pontecorvo;
- Realizzazione di un nuovo impianto di depurazione in località Scafa, dimensionato per 45.000 abitanti equivalenti, concepito in modo modulare per far fronte a futuri incrementi di carico;
- Collettori di adduzione per convogliare le acque reflue urbane al nuovo impianto e all’impianto consortile ASI di Ponte S. Valentino;
- Collettamento di una quota di reflui (10.000 abitanti equivalenti) al depuratore ASI Ponte Valentino mediante nuova stazione di sollevamento e condotta in pressione preceduta da un collettore a gravità;
- Nuovo collettore fognario nell’area Monte Calvo;
- Collettore di avvicinamento al nuovo impianto che convoglierà circa 625 l/s.
Il nuovo impianto di depurazione in località Scafa
L’impianto sorgerà in un’area priva di vincoli e a debita distanza dai centri abitati, per minimizzare l’impatto sul contesto urbano.
La linea depurativa è basata su tecnologia MBR – Membrane Biological Reactor, scelta per l’elevata efficienza e la qualità dell’effluente finale.
«La scelta della tecnologia MBR – ha sottolineato Fatuzzo – ci consente di ottenere un’acqua depurata di qualità molto elevata, pronta ad essere riutilizzata e in grado di garantire la massima protezione dei corpi idrici ricettori. È una scelta che guarda alle generazioni future e a un uso più responsabile della risorsa acqua».
Inserimento paesaggistico e misure di mitigazione
Il progetto ha posto particolare attenzione agli aspetti ambientali e paesaggistici:
- i comparti a maggior potenziale emissivo (pretrattamenti e linea fanghi) saranno confinati in edifici chiusi, dotati di sistemi di aspirazione e trattamento dell’aria, per minimizzare le emissioni odorigene;
- è prevista la realizzazione di una siepe perimetrale e di un’area boscata di circa 4.872 m² sull’area di pertinenza rivolta verso il fiume Calore, a funzione di schermatura visiva e compensazione ambientale.
Investimento e quadro economico
Il costo complessivo per la realizzazione del nuovo schema fognario-depurativo dell’agglomerato di Benevento è pari a € 47.450.663,32, ripartito in:
- interventi di nuova realizzazione della rete fognaria (collettori, stazioni di sollevamento, opere di collettamento);
- interventi relativi al nuovo impianto di depurazione (opere civili, elettromeccaniche, elettriche).
«Si tratta di un investimento importante – ha concluso il Commissario – che restituisce benefici concreti in termini di tutela dell’ambiente, qualità della vita dei cittadini, capacità di attrarre sviluppo sostenibile. È un esempio di come le risorse pubbliche possano tradursi in opere utili, moderne ed efficienti, soprattutto in territori che hanno pagato a lungo ritardi infrastrutturali».
















































































