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Green Evolution: fertilizzante di alta qualità dalla frazione verde dei rifiuti

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Paolo Girelli, Giuseppe Fortuna e Alberto Carletti.

Nel Vicentino, il riutilizzo intelligente della frazione biodegradabile originata dalla gestione e manutenzione del verde pubblico e privato attraverso tecnologie di compostaggio completamente naturali, crea una nuova linea di fertilizzanti bio, compatibili con le norme italiane ed europee. Per Agno Chiampo Ambiente (ACA), società “in house” a capitale pubblico che si occupa della gestione integrata dei rifiuti, una soluzione per la gestione del compostato che, grazie ad ILSA, diventa materia prima per prodotti fertilizzanti dalle grandi proprietà agronomiche.

Sfalci, fogliame e ramaglie provenienti dalla manutenzione del verde pubblico e dalla raccolta degli ecocentri diventano prodotti efficienti e naturali per l’agricoltura, anche quella biologica. Il processo industriale, interamente automatizzato e meccanico, compie la trasformazione senza impiego di sostanze chimiche né produzione di rifiuti .

Si tratta di Green Evolution – Economia circolare a km 0, una collaborazione nata tra ILSA Spa, impresa di biotecnologie avanzate applicate all’agricoltura e Agno Chiampo Ambiente, società a capitale pubblico che si occupa della gestione integrata dei rifiuti, con socie ventidue Amministrazioni Comunali dell’Ovest vicentino. Il progetto è stato anche illustrato nell’ambito del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2020, promosso da ASVIS – Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.

Cos’è Green Evolution? Oltre ad essere il pay-off che ILSA ha adottato dal 2015 per sottolineare la sua forte propensione all’innovazione scientifica a favore di una agricoltura ad alta sostenibilità, dà anche il nome al progetto che, di fatto, dimostra come abbinando biotecnologie e avanzate tecniche di compostaggio, il verde che risulta dalla manutenzione di giardini, parchi e aiuole, possa essere trasformato in fertilizzante dalle ottime proprietà agronomiche, adatto anche alle coltivazioni biologiche.

Da oltre un anno i due partner di progetto, ILSA e Agno Chiampo Ambiente, sono impegnati a stabilire i parametri tecnologici e qualitativi dei processi per adattarli alla materia prima in entrata. Questa è costituita anche dai conferimenti dei privati negli ecocentri comunali.

Grazie ad un processo di compostaggio naturale, la biomassa, per effetto della temperatura e della movimentazione forzata, viene trasformata in una base organica omogenea e stabile. ILSA la utilizza per la produzione di quattro fertilizzanti organici e organo-minerali in linea con le più recenti direttive europee in materia di agricoltura sostenibile e biologica. I prodotti sono integrati nella linea ILSALIFE di ILSA: ritrovati versatili con proprietà ammendanti, fertilizzanti e biostimolanti.

Green Evolution – Economia circolare a km 0 dimostra come, grazie alla scienza, sia possibile nobilitare una materia prima naturale altrimenti sprecata, creando nel contempo un’opportunità economica per il territorio.
Oggi, in un’ottica di perfetta economia circolare, il materiale vegetale di risulta viene riutilizzato, valorizzato e nobilitato fino a diventare un prodotto che va a soddisfare le esigenze degli imprenditori agricoli di tutto il mondo che operano in regime biologico. Il processo industriale per la produzione di ILSALIFE è completamente automatizzato e meccanico, non richiede l’impiego di sostanze chimiche e non produce rifiuti né solidi né liquidi.

Paolo Girelli, presidente di ILSA, ha così commentato “Valorizziamo tonnellate di residui vegetali provenienti dalla manutenzione delle aree verdi urbane e, con la creazione di fertilizzanti dalle grandi proprietà agronomiche, contribuiamo a chiudere un ciclo naturale che da sempre rende possibile il perpetuarsi del patrimonio vegetale del nostro pianeta. Abbiamo creato un modello riproducibile, valorizzando il compost e producendo fertilizzanti compatibili con le norme italiane e europee per il bio. Siamo completamente in linea con la strategia Farm to Fork dell’Unione Europea. L’agricoltura e l’agroalimentare dovranno cambiare radicalmente e si prospettano grandi convenienze per l’Italia che già gode di una ottima reputazione per il suo sistema agricolo e alimentare. L’agricoltura biologica è la vera vincitrice della strategia Farm to Fork e noi con questo progetto contribuiamo a promuoverla”.

“La proprietà di ACA, ovvero i Comuni soci, mi ha dato pieno mandato per approfondire e sviluppare progetti di trattamento a basso impatto ambientale dei rifiuti per dare risposte certe alla corretta collocazione dei rifiuti solidi urbani – afferma Alberto Carletti, presidente di Agno Chiampo AmbienteLa società si sta dimostrando capace di organizzare sistemi di raccolta differenziata mirati al riciclaggio, con risultati eccellenti sulla percentuale di differenziazione a livello nazionale. Già da alcuni anni si stanno approfondendo e sviluppando, con lo staff tecnico aziendale, sistemi e modalità di raccolta e trattamento tali da poter garantire il massimo rispetto dell’economia circolare. Da un anno, poi, presso gli ecocentri comunali, tutti i residenti del comprensorio ACA possono ritirare gratuitamente il compost prodotto dall’azienda: un’iniziativa che risulta essere molto gradita e tra le prime in Italia”.

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Come avviene la produzione del fertilizzante biologico?

Attraverso gli ecocentri presenti nei diversi Comuni dell’Ovest vicentino, la biomassa vegetale arriva all’impianto di compostaggio della società Agno Chiampo Ambiente. Qui avviene la prima fase della trasformazione. La biomassa prima macinata viene introdotta in biocelle di compostaggio e, in modo naturale, nel rispetto dei tempi necessari, per effetto della temperatura e della movimentazione forzata, trasformata in una base organica omogenea e stabile. Seguono le fasi di maturazione e vagliatura per ottenere le caratteristiche fisiche desiderate, ovvero un materiale di dimensioni ridotte, asciutto e omogeneo, adatto per la trasformazione successiva.

A questo punto, ILSA prende in carico la biomassa vegetale compostata, che viene integrata con altre sostanze naturali indispensabili per la nutrizione vegetale. L’ammendante compostato verde viene lavorato tal quale oppure utilizzato come matrice organica e miscelato con altre sostanze di origine minerale o animale per aumentare l’efficienza agronomica e ottenere concimi specifici per diverse applicazioni.

La miscela così ottenuta viene meccanicamente trasformata in granuli o pellet facilmente distribuibili. Una volta confezionati, i diversi prodotti ottenuti partono verso le aziende agricole, i giardini e i parchi di tutto il mondo.