
Nel salone della sede della fondazione Marazzato si è svolto il secondo grande evento di confronto sui temi della sostenibilità dopo quello del 2023. Venticinque relatori e cinque grandi tematiche, dalle comunità energetiche al nucleare alla termovalorizzazione dei rifiuti, hanno animato le tavole rotonde organizzate da Marazzato Soluzioni Ambientali con Eni e Lifegate.
Alberto Marazzato: “La sostenibilità richiede una coscienza collettiva e la partecipazione di tutti”.
Il tema dell’energia pulita, sostenibile sia economicamente sia dal punto di vista ambientale, è una sfida che ne racchiude in sé tante altre e un tema dalle mille sfaccettature su cui si confrontano industria, aziende energetiche, enti e istituzioni, ma che esige una visione coraggiosa e una coscienza condivisa anche dai privati cittadini. Questa la riflessione finale emersa questa mattina al termine del convegno “Sfide di sostenibilità” organizzato da Marazzato Soluzioni Ambientali nella sede della Fondazione Marazzato, a Stroppiana, alla presenza di autorità e rappresentanti di aziende, gruppi di ricerca e università.


L’intervento di apertura di Alberto Marazzato
Coraggio e visione sono le parole con cui Alberto Marazzato, A.D. del Gruppo Marazzato, ha aperto i saluti istituzionali: fresco Vicepresidente di Confindustria Vercelli con delega alla sostenibilità e rappresentanza territorio Vercellese, nel sottolineare la collaborazione con ENI, partner dell’incontro insieme a Lifegate, ha infatti voluto ricordare il ruolo e la figura ispiratrice di Enrico Mattei a cui questa conferenza è in qualche modo dedicata. Al suo intervento hanno fatto seguito, tra gli altri saluti, quelli del sindaco di Vercelli Roberto Scheda, del presidente della provincia di Vercelli Davide Gilardino, e del rettore dell’Università del Piemonte Orientale Menico Rizzi, autore di un breve appello sull’importanza della formazione e della ricerca.


Il racconto dell’Italia energetica del dopoguerra
Moderato dal giornalista Roberto Sposini, Chief Mobility Editor di LifeGate, il convegno si è aperto con la testimonianza di Lucia Nardi – Responsabile Cultura d’impresa e archivio storico Eni, e con il racconto di come il nostro Paese sia riuscito dal dopoguerra a diventare una potenza economica e industriale anche e soprattutto grazie allo sviluppo del settore energetico che si deve proprio a Enrico Mattei.
Da qui, l’evento è entrato nel vivo con ben cinque tavole rotonde di circa mezz’ora ciascuna in cui sono stati sviscerati altrettanti argomenti a tema energia sostenibile.
Prima tavola rotonda – Costi, competitività e diversificazione
Nel primo panel, che ha di fatto introdotto le molteplici sfide della sostenibilità, si sono confrontati Felice Simonetti – Responsabile commerciale Italia Versalis (Eni), Marco Montermini – Head of Corporate Business – North West Region Unicredit, Emanuele Capra – Sindaco Città di Casale Monferrato, Elisabetta Franzoni – Assessore all’Ambiente, Turismo e Marketing Verde Pubblico Comune di Novara e Giuseppe Bergesio – A.D. Iren Energia, toccando punti come il costo energetico, la competitività industriale e la necessità di diversificare le fonti.
Seconda tavola rotonda – Comunità energetiche e pianificazione territoriale
Il successivo, focalizzato sulle comunità energetiche, ha visto la partecipazione di Andrea Lanzini – Consigliere di Amministrazione Consorzio Univer, Cristina Seymandi – Responsabile ufficio bandi finanza agevolata Brainscapital, Andrea Amalberto – Presidente Confindustria Piemonte, che ha ribadito la necessità di una politica energetica che coinvolga attivamente i comuni anche nell’individuazione delle aree dove creare nuovi impianti. Nello stesso panel Giuseppe Mandrone – Professore Associato Università di Torino, ha sottolineato l’importanza di uscire dalla dicotomia comunità energetica = pannelli fotovoltaici e ad allargare la visione ad altre soluzioni rinnovabili, mentre Matteo Caldera – Ricercatore senior Enea, ha puntato sull’importanza dell’analisi dei dati per l’ottimizzazione dell’uso dell’energia e del suo risparmio, oltre che dell’autoproduzione da parte dei privati.
Terza tavola rotonda – Il nucleare come opzione sostenibile
Terzo tema, il ritorno in auge dell’energia nucleare e le sue implicazioni. Guido Saracco – Professore Ordinario Politecnico di Torino, ha aperto con disamina sul rapporto tra benefici e rischi che si è rivelato il tema centrale anche degli altri interventi, ma che indica il nucleare come una soluzione praticabile e in linea con le necessità energetiche di oggi, con livelli di sicurezza accettabili belle tecnologie attuali e in quelle a venire.
Carmen Aina – Professoressa Associata Università del Piemonte Orientale, ha presentato i risultati di un sondaggio da cui è emersa una ancora generalizzata diffidenza degli italiani nei confronti di questa prospettiva, anche se una percentuale non trascurabile sembra già propensa a dare più rilevanza ai benefici che ai potenziali rischi.
Salvatore Belsito – Direttore Sistemi Generazione Energia Newcleo, ha citato le procedure per ridurre la tossicità dei rifiuti nucleari e i tempi del loro smaltimento. In chiusura, Lara Ponti – Vice Presidente, delega Transizione Ecologica e Obiettivi ESG Confindustria Nazionale, ha rimarcato la necessità di un tavolo che metta insieme le diverse soluzioni energetiche su temi che vanno dalla sicurezza al rendimento all’efficienza, e sulla capacità delle istituzioni di compiere anche scelte impopolari per un obiettivo di comprovata validità.
Quarta tavola rotonda – Biocarburanti e idrogeno: potenzialità e limiti
Nel successivo panel, sul tema dei biocarburanti, sono intervenuti Sergio Lo Monte – Segretario Nazionale Confartigianato Trasporti, Elena Maria Rebesco – Responsabile sviluppo e assistenza tecnica Fuel Enilive, Roberto Savoini – Amministratore Uico Borgo Agnello Spa, e Devis Colombo – Direttore commerciale Volvo, analizzando il difficile rapporto tra la capacità produttiva e i benefici ambientali non soltanto di biodiesel e HVO, ma anche della nuova frontiera dell’idrogeno che da qualche tempo è tornato in auge come possibili carburante alternativo e non unicamente in ottica fuel cell, ma che ancora necessita di una svolta per essere industrializzato e superare i costi ancora proibitivi.
Quinta tavola rotonda – Rifiuti come risorsa energetica
Quinto e ultimo confronto, quello sull’energia recuperata dai rifiuti, un’area in cui l’Italia gioca ancora un ruolo marginale rispetto ad altri Paesi europei e che potrebbe offrire prospettive molto più allettanti su entrambi i piani, quello dello smaltimento dei rifiuti e quello delle energie rinnovabili.
A questo tavolo, che ha visto alternarsi Angelo Robotto – Direttore Ambiente, Energia e Territorio Regione Piemonte, Alessandro Battaglino – Presidente Trattamento Rifiuti Metropolitani TRM Iren Spa, con un focus sul termovalorizzatore di Torino, Massimo Lamperti – A.D. Suez Italia, e Daniele Barbone – A.D. Acqua Novara VCO, ha preso parte nel ruolo di relatore anche lo stesso Alberto Marazzato, forte della competenza dell’azienda soprattutto nel campo dei rifiuti non recuperabili.
La riflessione conclusiva: responsabilità condivisa
Suo il pensiero che ha chiuso, prima dei ringraziamenti finali, questa intensa giornata di incontri: “La sostenibilità è materia di coscienza collettiva: è giusto che l’industria faccia la sua parte su piano tecnologico e le istituzioni la loro su quello normativo e del sostegno, ma serve anche il contributo della comunità ad accettare la presenza degli impianti sul territorio, senza che sicurezza e salute diventino oggetto di un’eccessiva strumentalizzazione. Tutti sappiamo bene che bisogna anzitutto favorire il recupero e riciclo, ma sappiamo anche che il recupero totale, il “rifiuto zero” non esiste, e la termovalorizzazione è l’elemento che può chiudere la filiera dei rifiuti non recuperabili. Purtroppo, abbiamo pochissimi siti per i rifiuti speciali, dobbiamo esportarli all’estero a costi elevati e dove finiamo per fornire ai paesi vicini materia prima che loro trasformano in energia”.
Il Gruppo Marazzato: sostenibilità, impresa e cultura
Il Gruppo Marazzato, nato nel 1952, si occupa di servizi ambientali con 8 sedi nel Nord Ovest e un raggio d’azione nazionale grazie alle reti d’impresa a cui aderisce. Con 300 dipendenti e un parco mezzi di oltre 250 unità fornisce servizi di gestione, intermediazione e trasporto rifiuti industriali, bonifiche ambientali, rimozione amianto e serbatoi e spurghi civili e industriali.
Nel febbraio 2023 il Gruppo ha dato vita alla Fondazione Marazzato, che si occupa di tutte le iniziative legate al mondo della CSR, della sostenibilità ambientale e della preservazione del patrimonio culturale, con particolare riferimento alla collezione privata di mezzi storici, composta da circa 300 veicoli e custodita presso lo showroom di Stroppiana (VC).