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Numeri record per Pollutec 2025

Pollutec 2025

Pollutec, fiera di riferimento per le soluzioni ambientali per l’industria, le città e i territori, ha chiuso i battenti dell’edizione 2025 il 10 ottobre a Eurexpo Lyon, dopo quattro giorni di intensi dibattiti e innovazioni. L’edizione di quest’anno si chiude con un bilancio positivo e si conferma appuntamento di riferimento per le soluzioni ambientali.

L’edizione 2025 in cifre

L’edizione di quest’anno ha registrato un’affluenza notevole, con oltre 51.000 operatori del settore presenti. In fiera si sono riuniti 2.000 espositori, tra cui 500 nuove aziende, più di 130 start-up e 15 padiglioni regionali e nazionali, a testimonianza della vivacità e della portata internazionale dell’evento. Il programma ha incluso 350 conferenze e la presentazione in anteprima di 250 innovazioni, confermando Pollutec come punto di riferimento per l’innovazione ambientale e la transizione ecologica.

Un momento di riflessione e dibattito in un contesto politico teso

La missione di Pollutec è riunire industriali, autorità locali, ricercatori, imprenditori, agenzie di protezione ambientale e altri stakeholder che trasformano i vincoli in opportunità, le sfide in innovazione, in un contesto in cui l’emergenza climatica si misura quotidianamente in costi economici e umani.

Quest’anno, Pollutec ha mantenuto il suo ruolo di attore chiave nella transizione, con soluzioni costantemente innovative e adatte alle sfide, come ribadisce anche la sua direttrice, Anne-Manuèle Hébert: “Pollutec ribadisce più che mai la sua missione: essere catalizzatore di soluzioni concrete per la trasformazione ecologica della nostra industria e dei nostri territori. Una trasformazione ecologica che è diventata essenziale, dato il costo crescente dell’inazione.”

A conferma di questa urgenza, una stima della rete delle banche centrali, citata da Dorothée Rouzet, capo economista del Tesoro francese, in un’intervista a Radio France del 19 marzo 2025, valuta il costo dell’inazione in 15 punti di PIL mondiale entro il 2050, se non verranno adottate misure efficaci per limitare il riscaldamento globale a 2°C. Al contrario, il costo della transizione sarebbe compreso tra 0,5 e 1 punto di PIL entro il 2030.

La scienza al centro del salone affianco a salute, decarbonizzazione e bioeconomia

Quest’anno il contenuto editoriale della fiera si è basato su quattro temi principali che incarnano l’urgenza e l’ambizione dei nostri tempi: salute, decarbonizzazione, bioeconomia e scienza.

Per Anne-Manuèle Hebert: “L’ecologia è una scienza e non un’opinione politica, di fronte ad approssimazioni e falsità, dobbiamo rimettere la conoscenza scientifica al centro delle nostre decisioni.”

La salute quindi, per ricordare che l’80% dei determinanti della salute non sono né genetici né ereditari, ma piuttosto ambientali nel senso più ampio del termine.

La decarbonizzazione non è semplicemente un obiettivo di riduzione dei gas serra, ma piuttosto una profonda trasformazione dei modelli industriali e territoriali. I produttori credono che ciò sia possibile perché le soluzioni esistono.

La bioeconomia, infine, per liberarci dai combustibili fossili e riconciliare economia e natura, valorizzare le risorse e procedere verso un’economia più rigenerativa.

Le novità di quest’anno

Per la prima volta, l’edizione 2025 di Pollutec ha accolto un Forum Filiere per esplorare tre settori verticali strategici, in tre giornate dedicate:

  • il settore tessile sta affrontando problematiche ambientali legate sia alla produzione che al consumo e deve ripensare il proprio modello, le linee di produzione e la gestione dei rifiuti per ridurre drasticamente l’impatto sulle risorse, sugli ecosistemi e sul carbonio;
  • l’agricoltura ha un impatto sull’ambiente pari a quello che l’ambiente ha sull’agricoltura. “Come può la nostra agricoltura adattarsi ai cambiamenti climatici” e “come può limitare il suo impatto ambientale” sono state le due domande principali affrontate durante questa giornata dedicata;
  • la mobilità si trova ad affrontare sfide urbane e ambientali. La sua trasformazione è urgente per migliorare la qualità dell’aria e decarbonizzare le nostre società. Ma quali strategie dovrebbero essere messe in atto dalle autorità locali, dai produttori e dagli operatori per attuare questa importante decarbonizzazione?

I Pollutec Innovation Awards 2025

Il premio, co-organizzato con PEXE e volto a valorizzare le innovazioni dal forte potenziale industriale e ambientale, ha premiato 3 eccellenze per la loro capacità di coniugare prestazioni, innovazione e impatto ambientale:

  • Pulse – Entent: Conversione del calore di scarto industriale a bassa temperatura in elettricità
  • Vortex 150 – Inddigo / Plastic Vortex: Barriera galleggiante automatizzata che intercetta fino all’80% dei rifiuti di plastica
  • Tamic – Tallano Technologies: Sistema per la cattura, filtrazione e il riciclo delle microparticelle dei freni

A dimostrazione del continuo e forte slancio verso l’innovazione nei settori della transizione ecologica e ambientale, i Pollutec Innovation Awards confermano il ruolo di Pollutec come vetrina per l’innovazione ambientale e acceleratore della transizione ecologica e industriale.

Il premio “colpo di fulmine” del pubblico

Per dare voce ai visitatori sui temi dell’innovazione, Pollutec ha deciso quest’anno di istituire un premio “colpo di fulmine” del pubblico. Durante la fiera, i visitatori sono stati invitati a votare la loro innovazione preferita tra quelle finaliste. I voti, annunciati al termine della fiera, hanno decretato come vincitrice BioCapsule (unità locale di micrometanizzazione a basso impatto ambientale, autonoma e sicura), un’innovazione dell’azienda Arkeale, come prima vincitrice di questo premio.

Pollutec 2025