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Nuova sede e nuove strategie per B&R Italia

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L’attesa conferenza stampa dei nuovi spazi B&R Italia a Cesate, nel milanese, è stata l’occasione per condividere le nuove strategie dell’azienda sul mercato italiano e mondiale. I lavori iniziati prima della pandemia si sono conclusi a inizio anno e la nuova sede sarà inaugurata in estate. “Una realizzazione non semplice, complicata dal contesto post pandemico e dal boom dell’edilizia – ha dichiarato Marzio Grattieri, Managing Director di B&R Italia – Lo sforzo dell’azienda è però stato premiato e oggi la struttura è completamente operativa”.

La nuova struttura non raccoglie soltanto i successi e le tecnologie B&R integrate nel Lab, è anche e soprattutto incubatore delle strategie future. L’azienda ha avuto nel corso del 2022 una crescita a doppia cifra e le previsioni per il 2023 contano di sfruttare tutta la nuova potenzialità produttiva con volumi di fatturato superiori al periodo pre-crisi.

Ne abbiamo parlato con Carlo Cuppini, direttore vendite di B&R.

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Carlo Cuppini, direttore vendite di B&R

Cosa c’è nel prossimo futuro di B&R?

Daremo grande importanza alla sostenibilità, declinata sia in ambito strategico locale, per quanto riguarda il building e l’energy saving, sia sui nuovi prodotti, un aspetto di particolare interesse per i clienti.

Le soluzioni mirano al saving energetico sia sul piano della motorizzazione che su quello degli algoritmi di ottimizzazione dei processi. Si tratta di un filone di strategie trasversale che parte dal singolo building, passando per il monitoraggio della produzione, giungendo all’offerta generale.

Anche le attività di marketing di quest’anno vogliono valorizzare le nostre strategie, non solo attraverso la partecipazione alle fiere principali di settore, ma anche attraverso eventi locali all’interno delle nostre sedi per valorizzare le sedi stesse, le competenze e per approfondire le soluzioni di automazione raggiunte.

In che modo avete affrontato questi anni difficili tra pandemia e crisi delle materie prime?

B&R può dire di aver imparato molto dagli ultimi anni turbolenti. Alla crisi legata alla pandemia e a quella relativa alle materie prime, si è affiancata quella del chip shortage, affrontata anche questa con grandi risultati, attraverso la riprogettazione dei prodotti in funzione dei componenti disponibili sul mercato.

La casa madre austriaca ha investito per raddoppiare la forza produttiva e recuperare sui ritardi dei tempi di consegna. Il team ha fatto la differenza perché fortemente orientato all’innovazione: l’operazione di redesign non ha inciso sulla qualità. Oggi, per ogni prodotto, abbiamo oggi diverse versioni, in funzione dei chip disponibili sul mercato.

In azienda non abbiamo mai delegato gli aspetti legati alla qualità e affidabilità, doti che ci vengono unanimemente riconosciute dal mercato. Il grande sforzo riorganizzativo ci ha portati addirittura a duplicare la nostra capacità produttiva con nuovi impianti e nuove linee produttive in Austria. Ad oggi possiamo affermare che lo shortage dei componenti elettronici è per noi un problema completamente ridimensionato. Permane al momento un backlog di ordini arretrati che stiamo via via erodendo grazie al potenziamento della capacità produttiva.

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Sappiamo che le vostre applicazioni sono molteplici e trasversali rispetto a diversi settori, ce n’è uno in particolare su cui vi concentrerete quest’anno?

Le applicazioni sono diverse e toccano vari settori, ma quello trainante è il consumer packaged goods, declinato nell’ambito food&beverage così come in quello medicale e farmaceutico.

Altri settori di particolare rilevanza sono sicuramente quelli della plastica, del metallo e dell’energia rinnovabile, il ché conferma ancora una volta la trasversalità dell’azienda, che offre inoltre soluzioni per l’automazione dei veicoli, come quelli di movimento terra e i veicoli di soccorso.

B&R ha così il vantaggio di portare ai clienti conoscenze trasversali, perché le competenze maturate in un ambito diventano motivo di innovazione per settori che non hanno ancora affrontato le stesse problematiche.

Questa tipologia di azione ha fatto sì che ci rendessimo conto del fatto che molte delle esigenze non sono così lontane tra loro, anche se vengono poi ovviamente adattate insieme al cliente in base alla sua richiesta. In quest’ottica B&R si propone come integratore di soluzioni ed è per questo che abbiamo un dipartimento di sviluppo applicativo interno a ciascuna delle nostre filiali, dove nasce la personalizzazione delle singole competenze per l’esigenza di ogni cliente.

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In Italia notiamo una prevalenza di piccole e medie aziende piuttosto che di grandi industrie, come vi collocate in questo panorama?

È vera l’affermazione che in Italia si ha una prevalenza di piccole e medie industrie, sebbene ci siano dei piccoli gruppi di costruttori di macchine che hanno rilievo globale e B&R ha la fortuna di fornire aziende di questo calibro. Questo ha permesso di individuare delle analogie nelle esigenze di aziende piccole o medio-piccole ed esigenze di multinazionali; le prime richiedono maggiore flessibilità mentre le seconde necessitano di altissima qualità e di una notevole capacità di gestire gli impegni presi.

Personalmente seguo e sono responsabile dei global account nel Sud Europa, ovvero le multinazionali che hanno una produzione dislocata in tutto il mondo, in particolare mi occupo dell’Italia, della Francia, della Spagna, del Portogallo, di Israele e della Turchia e molte volte le esigenze di queste aziende anticipano quelle che vengono poi fatte presenti anche da realtà più piccole.

Si accennava alla partecipazione a diversi eventi fieristici per quest’anno, di quali settori si tratta?

È sicuramente da segnalare la nostra presenza a SPS per quanto riguarda il panorama italiano, mentre per le fiere estere parteciperemo a Interpack e SPS Norimberga, mantenendo una buona partecipazione per i principali eventi fieristici della Germania. Accanto a queste iniziative vogliamo affiancare altri eventi presso le nostre sedi e aprire due filoni nuovi.

Il primo è quello del marketing digitale, per cui abbiamo creato diversi format: uno di questi è Automation Break, una rilettura delle innovazioni tecnologiche in chiave ironica e non formale. L’altro filone è quello che vuole organizzare eventi per i nostri partner, tra cui integratori e aziende che costruiscono macchine speciali.

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