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Nuovo regolamento imballaggi: obiettivi e sfide del PPWR

  • Il Regolamento europeo, entrato in vigore l’11 febbraio, sta trasformando il panorama degli imballaggi in tutti i settori, con un particolare focus sulla sostenibilità.
  • L’obiettivo principale del Regolamento PPWR è quello di ridurre i rifiuti di imballaggio pro-capite del 15% entro il 2040, rispetto al 2018, attraverso tre principali direttive: riduzione, riuso e riciclo.
  • Nel white paper di TÜV SÜD, un’analisi riassuntiva degli articoli del Regolamento PPWR 2025, con un approfondimento sul futuro della normativa e consigli pratici per aiutare le aziende a prepararsi al cambiamento.

Il PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation),  stabilisce prescrizioni per l’intero ciclo di vita degli imballaggi, estendendosi a tutti i settori e non solo a quello alimentare. Il regolamento include misure importanti per la riduzione dei rifiuti da imballaggio, il miglioramento della riciclabilità, l’aumento del contenuto di materiale riciclato, l’eliminazione graduale delle sostanze pericolose e nocive, nonché la promozione di sistemi di riutilizzo.

Tre obiettivi chiave per un futuro sostenibile

 Il PPWR si propone di affrontare alcune delle sfide più urgenti legate agli imballaggi, definendo tre obiettivi fondamentali:

  1. Riduzione dei rifiuti: incentivare l’utilizzo di materiali e design che minimizzino il volume e il peso degli imballaggi prodotti, riducendo così l’impatto ambientale.
  2. Promozione del riuso: a partire dal 2030, una percentuale crescente di imballaggi dovrà essere riutilizzabile, favorendo soluzioni innovative per il settore alimentare, come contenitori ricaricabili per bevande e pasti da asporto.
  3. Incremento del riciclo: stabilire nuovi standard di riciclabilità e percentuali minime di materiale riciclato negli imballaggi. Ad esempio, dal 2030, il 30% degli imballaggi in plastica a contatto con alimenti in PET dovrà essere composto da materiale riciclato.

Focus sulla sicurezza alimentare: addio ai PFAS

Tra le novità più rilevanti del PPWR, spicca il divieto dell’uso dei cosiddetti “forever chemicals” (PFAS) negli imballaggi alimentari. Queste sostanze, ampiamente utilizzate per la loro resistenza al calore, all’acqua e all’olio, rappresentano una grave minaccia per la salute pubblica e l’ambiente, a causa della loro persistenza nei tessuti umani e negli ecosistemi.

Secondo il nuovo regolamento, a partire da metà 2026 sarà vietata la produzione e la commercializzazione di imballaggi alimentari contenenti PFAS in concentrazioni superiori ai limiti fissati. Questa misura contribuirà non solo alla protezione della salute pubblica, ma anche alla transizione verso materiali più sicuri e sostenibili.

Un impegno condiviso per il futuro

Il PPWR rappresenta una svolta epocale nella gestione degli imballaggi. Attraverso la riduzione dei rifiuti, l’incentivazione del riuso e l’aumento del riciclo, puntiamo a un modello più sostenibile e rispettoso dell’ambiente. L’eliminazione dei PFAS dagli imballaggi alimentari è un passo fondamentale per garantire sicurezza e sostenibilità, proteggendo al contempo la salute dei consumatori da sostanze chimiche potenzialmente dannose. Con l’adozione di queste nuove normative, i consumatori possono essere certi che gli imballaggi che utilizzano ogni giorno siano più sicuri e più rispettosi dell’ambiente,” ha dichiarato Silvia Arrigoni, Sales Area Manager Food Contact pH Labs – Gruppo TÜV Italia.

Sfide e opportunità per le aziende

Il nuovo regolamento impone alle aziende del settore di ripensare i propri modelli produttivi, adottando soluzioni innovative per rispettare i nuovi standard di sostenibilità. Tra le misure previste:

  • Imballaggi standardizzati e con etichettature universali per migliorare la raccolta differenziata.
  • Progettazione di contenitori riutilizzabili e ricaricabili per il mercato alimentare.
  • Sviluppo di materiali compatibili con i nuovi requisiti di riciclabilità e sicurezza.

TÜV Italia: partner per l’adeguamento al Regolamento UE PPWR

Il Gruppo TÜV Italia propone assistenza in ambito di testing, nello specifico i test di trasportabilità per garantire il riuso. È noto che una delle principali missioni dell’imballaggio è quella di preservare l’integrità del prodotto, dal produttore, al trasporto e fino all’utilizzatore.

Con i nuovi criteri di riutilizzabilità previsti da Regolamento UE, sarà sempre più necessario garantire questa integrità attraverso una progettazione ben studiata e verificabile attraverso delle prove dinamiche sul prodotto, che ne esaminino la robustezza e la resistenza a sollecitazione di vario tipo. TÜV Italia dispone di un laboratorio completamente attrezzato e di personale qualificato per questo tipo di prove, consentendo, a test superati, di ottenere un marchio di certificazione TÜV SÜD.

Servizi per gli imballaggi a contatto con gli alimenti

Le aziende che producono imballi saranno chiamate a rispettare i requisiti del nuovo regolamento PPWR e, nell’implementazione dei tanti cambiamenti, laddove si tratti di imballi alimentari o destinati al contatto con alimenti, l’idoneità dovrà sempre essere verificabile e garantita. I Laboratori pH del Gruppo TÜV Italia sono in grado di supportare le aziende coinvolte con:

  • test di screening di sostanze chimiche non intenzionalmente aggiunte (NIAS) e di costituenti (IAS) su prodotto riciclato, VOCs su rPET;
  • prove di sicurezza alimentare e migrazioni su imballaggio sensibile al contatto in accordo a DM 21/03/73 e regolamento 10/2011;
  • test di presenza di sostanze pericolose come PFAS, fluoro totale e metalli pesanti piombo, cadmio, mercurio e cromo esavalente;
  • test di sicurezza chimica e requisiti igienici del riuso;
  • test di biodegradabilità e compostabilità secondo EN 13432;
  • studi di shelf life per riduzioni di packaging e ottimizzazioni;
  • messa a punto della etichettatura e test di supporto alle asserzioni ambientali.

Questo Regolamento, applicabile direttamente in tutti i 27 Stati Membri, eliminerà i disallineamenti normativi all’interno dell’Unione, riducendo i costi per gli operatori economici. Inoltre, rappresenta un passo importante verso una maggiore sostenibilità in Europa. Il PPWR avrà un impatto su tutta la filiera distributiva, compresi i consumatori finali, che vedranno cambiare molte abitudini quotidiane: ad esempio, il divieto di alcuni imballaggi monouso porterà alla scomparsa di bustine monodose di zucchero nei bar e di confezioni in plastica per salse in alcune catene di ristorazione.

Conclusioni

Il PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 gennaio 2025, è entrato in vigore l’11 febbraio 2025 e si applicherà a decorrere dal 12 agosto 2026.

Il Regolamento (UE) 2025/40 o PPWR sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio è composto da diversi articoli, suddivisi in sezioni chiave.

Il Regolamento PPWR 2025: obblighi e opportunità per le aziende

Nel white paper,  di TÜV SÜD trovate un’analisi riassuntiva degli articoli del Regolamento PPWR 2025, con un approfondimento sul futuro della normativa e consigli pratici per aiutare le aziende a prepararsi al cambiamento.