Home Convegni Pollutec 2025

Pollutec 2025

pollutec 2025

Clicca sul banner
per ricevere
il tuo pass gratuito!

LIONE, 7-10 OTTOBRE 2025

Pollutec è la fiera che riunisce le soluzioni più innovative per accelerare la transizione ecologica e sviluppare nuovi mercati. In programma: 11 settori di competenza, conferenze stimolanti e opportunità di incontro per plasmare insieme un mondo sostenibile.

La fiera mette in evidenza tutte le attrezzature, le tecnologie e i servizi per la prevenzione e il trattamento di ogni tipo di inquinamento e agisce per preservare l’ambiente e attuare uno sviluppo sostenibile. Pollutec offre anche un ricco programma di eventi, con oltre 20 aree dedicate, dibattiti e relatori principali. È anche un vero e proprio trampolino di lancio per le innovazioni di mercato e lo sviluppo internazionale.

Programma dettagliato e maggiori informazioni sul sito dell’evento.


I settori della fiera

RIFIUTI – L’area espositiva riunisce gli esperti del trattamento dei rifiuti, della pulizia, della raccolta, del riciclaggio e del riutilizzo per l’industria, le città e l’edilizia.

Secondo la Commissione Europea, l’estrazione e la lavorazione delle risorse sono responsabili della metà delle emissioni di gas serra, di oltre il 90% della perdita di biodiversità e dello stress idrico. In Francia, vengono consumati 800 milioni di tonnellate di materiali, producendo 350 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui oltre un terzo non viene riciclato. Il passaggio a un’economia circolare è quindi fondamentale per ridurre la pressione sulle risorse, limitare le emissioni di carbonio e la perdita di biodiversità.

Ciò implica l’ecodesign per migliorare la riciclabilità di prodotti e imballaggi, nonché l’ammodernamento dei centri di smistamento (robotizzazione, digitalizzazione). Gli sforzi si concentrano sul riciclaggio di rifiuti organici, metalli critici, materie plastiche, tessuti e nuovi settori (batterie, pannelli fotovoltaici, turbine eoliche).

ACQUA – L’area espositiva riunisce esperti in gestione e trattamento delle risorse idriche, distribuzione, servizi igienico-sanitari, efficienza idrica, smart water e nuove risorse idriche.

Lo stress idrico, la siccità, le inondazioni e la qualità dell’acqua stanno aumentando le sfide legate alla gestione idrica, mentre la domanda globale cresce a un tasso dell’1% annuo. La sicurezza idrica sta diventando una questione fondamentale, che richiede una gestione più snella, il miglioramento dell’efficienza idrica (riduzione delle perdite), la diversificazione delle fonti (acqua piovana, desalinizzazione) e il rinnovamento delle infrastrutture.

Anche la qualità dell’acqua è una preoccupazione crescente, con l’identificazione di inquinanti emergenti (farmaci, PFAS, microplastiche). Di fronte a queste sfide, la digitalizzazione del settore sta accelerando l’innovazione lungo l’intera catena del valore.

ENERGIA – L’area espositiva riunisce esperti di energia ed efficienza energetica, fonti energetiche rinnovabili, biogas, produzione di energia elettrica e riduzione delle emissioni di gas serra.

Il settore energetico si trova ad affrontare tre grandi sfide: sobrietà, efficienza e diversificazione. Si tratta di consumare meno e meglio (ristrutturazioni, impianti ad alte prestazioni), accelerando al contempo l’adozione di energie rinnovabili e a basse emissioni di carbonio. La decarbonizzazione è essenziale per l’edilizia, l’industria e i trasporti. Oltre a solare, eolico e idroelettrico, il calore rinnovabile (biomassa, geotermia, recupero di calore…) e il freddo a basse emissioni di carbonio stanno guadagnando terreno.

Il biometano sta emergendo come combustibile alternativo, mentre l’idrogeno verde e l’accumulo di energia (batterie) si stanno sviluppando. Stanno emergendo altre tendenze chiave: il riciclo delle energie rinnovabili, l’autosufficienza nelle materie prime strategiche e il consumo di elettricità, ora regolamentati da nuove normative.

SITI E SUOLI CONTAMINATI – Il settore riunisce esperti in analisi, bonifica e decontaminazione di siti e suoli contaminati.

Sebbene la lotta all’inquinamento industriale rimanga di attualità, in particolare per quanto riguarda la questione degli inquinanti emergenti e del loro trasferimento (PFAS, HCH, microplastiche…), è necessario ripristinare i suoli degradati a causa della loro impermeabilizzazione o artificializzazione e valorizzare le aree incolte, che costituiscono risorse territoriali chiave nella lotta all’espansione urbana.

La nuova strategia europea adottata alla fine del 2021 mira a garantire la tutela giuridica del suolo, nonché dell’acqua e dell’aria. Sulla base di una direttiva sulla “Salute del Suolo” prevista per il 2023, l’obiettivo principale è ridurre l’inquinamento del suolo a “livelli considerati sicuri per la salute umana e gli ecosistemi naturali” e raggiungere l’obiettivo di “artificializzazione netta zero” entro il 2050.

Oltre ai miglioramenti negli ambiti della diagnosi, del trattamento e della gestione dei terreni escavati, stanno emergendo nuove soluzioni volte a “rivitalizzare” la qualità del suolo e a garantirne la rifunzionalizzazione.

CITTÀ E REGIONI SOSTENIBILI – L’area espositiva riunisce esperti di città e sviluppo urbano sostenibili, arredo urbano eco-progettato, connesso e ad alte prestazioni, opere pubbliche, nuova mobilità e infrastrutture.

Nell’UE, il 75% della popolazione vive in aree urbane, una percentuale che potrebbe raggiungere l’80% entro il 2050. Le città sostenibili devono essere dense, sobrie, inclusive e resilienti, con sfide importanti: limitare l’artificializzazione dei suoli, migliorare l’efficienza energetica e idrica, ridurre l’inquinamento e ottimizzare le risorse. La mobilità e l’edilizia decarbonizzata sono priorità.

I trasporti si stanno evolvendo con soluzioni alternative (elettrico, a idrogeno, multimodale) e tecnologie intelligenti (veicoli autonomi, intersezioni connesse). La logistica urbana si concentra sull’ultimo miglio e sul fiume. Per quanto riguarda l’edilizia, l’attenzione è rivolta alla riqualificazione energetica, all’economia circolare e ai materiali sostenibili (bio/geo-sourced, riciclati). L’ascesa degli edifici intelligenti e connessi sta anche trasformando gli utilizzi.

QUALITÀ DELL’ARIA, ODORI, RUMORE – L’area espositiva riunisce esperti in analisi e trattamento della qualità dell’aria, controllo dell’inquinamento, bonifica delle emissioni gassose, trattamento dei composti odorigeni e trattamento del rumore.

L’inquinamento atmosferico causa numerose malattie croniche e circa 300.000 morti premature all’anno in Europa. Ha inoltre un impatto sulla biodiversità, sull’agricoltura e sulle foreste. L’UE ha proposto nuove norme sulla qualità dell’aria nel 2022, modificando le soglie e rafforzando il monitoraggio degli inquinanti. La qualità dell’aria interna, influenzata da inquinanti esterni e materiali da costruzione, beneficia dei progressi tecnologici (microsensori, filtrazione migliorata…).

Il rumore colpisce un europeo su cinque, con un costo sociale di 147 miliardi di euro in Francia (Ademe, 2021), principalmente legato ai trasporti. Stanno emergendo innovazioni nell’isolamento (schermi acustici solari, asfalto antirumore) e nella misurazione grazie all’intelligenza artificiale (riconoscimento del suono, simulazioni ottimizzate).

STRUMENTAZIONE, METROLOGIA, ANALISI – L’area espositiva riunisce esperti di strumentazione, metrologia e analisi per il controllo automatizzato dei processi e il controllo dell’inquinamento.

Aria, acqua, suolo, rifiuti, rumore, ma anche inquinanti emergenti, illuminazione, reti intelligenti, biocarburanti, recupero energetico, idrogeno, identificazione di giacimenti di risorse minerarie… la metrologia è fondamentale in tutti gli ambiti legati alla protezione ambientale e climatica. È oggetto di continua ricerca, con sviluppi che riguardano sia gli strumenti che i metodi e le tecniche implementati. Gli strumenti stanno diventando più compatti, precisi, intelligenti, autonomi e connessi e molti diventano più efficienti dal punto di vista energetico o reattivi grazie a un approccio di eco-design.

Allo stesso tempo, due settori continuano a crescere: le applicazioni spaziali e i droni. Ad esempio, il satellite SWOT lanciato alla fine del 2022 sarà in grado di valutare e monitorare i flussi fluviali e le riserve di acqua dolce in tutto il mondo attraverso la misurazione delle altezze delle superfici idriche continentali. D’altra parte, i droni stanno vedendo i loro utilizzi moltiplicarsi in molti settori.

GESTIONE E PREVENZIONE DEI RISCHI – Il settore Rischi riunisce esperti nella gestione e prevenzione dei rischi industriali, naturali e sanitari.

I rischi industriali in Europa sono regolamentati dalla direttiva Seveso (revisionata nel 2012), mentre in Francia la Legge sui Rischi del 2003 è stata rafforzata nel 2020 a seguito della legge Lubrizol. I rischi naturali e climatici (alluvioni, incendi, tempeste…) si stanno intensificando, con un costo di 270 miliardi di dollari nel 2021 (Swiss Re). Il rischio NaTech, legato agli eventi climatici che colpiscono gli impianti industriali, sta diventando una priorità.

I rischi per la salute (inquinanti, onde, virus…) sono in aumento, influenzando la regolamentazione. La gestione dei rischi si basa sul monitoraggio, l’allerta e la riduzione della vulnerabilità, con innovazioni tecnologiche e organizzative in continua evoluzione.

BIODIVERSITÀ E BIOECONOMIA – Il settore riunisce professionisti dell’ingegneria ecologica, attrezzature, materiali e prodotti a ridotto impatto sugli ambienti naturali e sulla biodiversità.

La biodiversità è in declino a causa dei cambiamenti nell’uso del suolo e del mare, della pesca eccessiva, del clima, dell’inquinamento e delle specie invasive. Si ritiene che l’agricoltura e l’urbanizzazione siano responsabili dell’80%. Eppure, oltre la metà del PIL mondiale dipende da ecosistemi sani, mentre in Europa l’80% degli habitat è degradato.

Per fermare questa erosione, vengono implementate azioni di conservazione, ripristino e transizione ecologica. In Francia, la Strategia Nazionale per la Biodiversità 2030 si articola in diversi piani nazionali. L’UE mira a ripristinare gli ecosistemi entro il 2050 e a ridurre i pesticidi del 50% entro il 2030, con un budget di 100 miliardi di euro. La COP 15 del 2022 ha fissato l’obiettivo di proteggere il 30% del suolo e degli oceani entro il 2030 ed eliminare 500 miliardi di dollari di sussidi dannosi.

GRUPPI E ISTITUZIONI – Il settore riunisce startup, PMI innovative, cluster di competitività, laboratori di ricerca e organizzazioni di finanziamento o formazione in padiglioni e stand collettivi.

Il settore Collettivo e Istituzionale presenta padiglioni nazionali e regionali, spazi progettati per mettere in mostra i punti di forza e i progetti di un paese o di una regione nei settori dell’ambiente e del clima. Questi spazi riuniscono attori pubblici (rappresentanti di ministeri, funzionari eletti locali…), organizzazioni o cluster specifici e aziende innovative.

Ospita inoltre importanti agenzie nazionali, cluster e cluster di competitività, organizzazioni di ricerca, cattedre industriali, istituti tematici e organizzazioni di formazione (iniziale o continua).

Infine, il settore Collettivo e Istituzionale mette in evidenza le organizzazioni che supportano le eco-imprese e gli acceleratori o gli incubatori di startup specializzati.

FINANZA E ASSICURAZIONI – Il settore è al centro delle problematiche ambientali, consentendo ad aziende e territori di finanziare le trasformazioni, sostenere l’innovazione e coprire i rischi associati ai cambiamenti climatici.

Il settore finanziario comprende sia finanziatori pubblici che finanziatori e investitori privati ​​di ogni dimensione interessati a finanziare attività ambientali.

Il settore assicurativo è in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici, assicurandosi contro i rischi naturali. In questo ruolo, la sua presenza è fondamentale per supportare aziende e cittadini che devono già adattare le proprie attività per limitare l’esposizione ai rischi.