
Innovazione, riciclo e ricerca pubblica al centro del progetto CO-SMART, presentato in Senato nell’ambito del partenariato MOST
È possibile trasformare reti da pesca dismesse, fibre di carbonio usate e olio esausto da cucina in materiali innovativi per l’industria automobilistica? A quanto pare sì. Lo dimostrano i risultati del progetto CO-SMART – Flagship Linea A, presentati nei giorni scorsi in Senato, presso la Sala Caduti di Nassirya, nell’ambito delle attività dello Spoke 11 del Partenariato esteso MOST – Centro nazionale per la Mobilità Sostenibile.
L’incontro, promosso dal Senatore Luca De Carlo, Presidente della Commissione Industria e Agricoltura, ha riunito docenti e ricercatori di quattro università italiane – Pisa, Bologna, Politecnica delle Marche e Politecnico di Bari – impegnati nella creazione di una nuova filiera circolare per i materiali destinati all’automotive. “Quando i fondi pubblici vengono utilizzati per progetti seri, concreti e ad alto impatto come questo – ha detto De Carlo in apertura – la politica ha il dovere di sostenerli e valorizzarli”.
La rivoluzione dei materiali parte dal riciclo
Cuore del progetto è l’alleggerimento strutturale e la sostenibilità dei materiali impiegati nel settore della mobilità. In particolare, nell’ambito del sotto-progetto SUSTAINED, è stato sviluppato un nuovo composito plastico ottenuto dal riciclo di reti da pesca e fibre di carbonio. Un materiale che, oltre a garantire prestazioni meccaniche comparabili – se non superiori – a quelle dei materiali convenzionali, consente un risparmio ambientale significativo: quasi sei tonnellate di CO₂ evitate per ogni tonnellata prodotta.
Per testarne l’efficacia è stato realizzato un prototipo di componente per cintura di sicurezza, che ha superato con successo i test previsti da grandi case automobilistiche, come Stellantis.
L’olio esausto diventa imbottitura per auto
Altrettanto sorprendenti i risultati dei progetti BOOSTER, ECOFRIEND e REOBTAIN, che hanno portato alla trasformazione dell’olio da cucina esausto – quello utilizzato, ad esempio, per friggere – in polioli, precursori utili alla produzione di schiume flessibili per sedili, cruscotti e pannelli porta. Composti all’80% da materiali vegetali o riciclati, questi poliuretani innovativi offrono elevata elasticità, resistenza alla compressione e, in alcuni casi, funzionalità avanzate: grazie a microcapsule inserite al loro interno, sono in grado di regolare il calore migliorando il comfort termico dell’abitacolo.
Dalla stessa filiera nascono anche biolubrificanti, destinati all’impiego in motori e impianti meccanici: oli ad alte prestazioni, stabili e resistenti alle alte temperature, derivati integralmente da scarti.
Antimicrobici dal mare
Il progetto AMATEVI ha invece puntato su igiene e sicurezza a bordo, sviluppando tessuti antimicrobici e superfici plastiche autoprotette, a partire dal riciclo di nylon da reti da pesca. I materiali così ottenuti sono stati trattati con agenti antibatterici e micro-particelle attive, capaci di inibire la crescita dei microrganismi. I test di laboratorio ne hanno confermato l’efficacia e la durabilità, aprendo la strada a una nuova generazione di rivestimenti interni per veicoli, sostenibili e sicuri.
Università, industria e società civile: un’alleanza strategica
A chiudere l’incontro è stato Luca De Gaetano, fondatore di Plastic Free Onlus, che ha sottolineato il valore del dialogo tra mondo accademico, imprese e società civile. “Quando ricerca e industria collaborano con visione – ha dichiarato – anche l’associazionismo può contribuire ad accelerare il cambiamento culturale verso una mobilità davvero sostenibile”.
Il progetto CO-SMART, finanziato con fondi PNRR nell’ambito della Missione “Istruzione e Ricerca”, è solo una delle tante iniziative del programma MOST, che coinvolge 24 università, il CNR, 24 grandi aziende, oltre 700 ricercatori strutturati e 574 nuove assunzioni, per un investimento complessivo di 380 milioni di euro. Quattordici gli Spoke tematici, che spaziano dalla mobilità leggera ai carburanti alternativi, dai sistemi intelligenti al riciclo avanzato dei materiali.