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Raccolti e avviati al riciclo oltre 1.500 pneumatici fuori uso presenti nelle campagne del territorio di Volvera

L’intervento è stato organizzato dal Comune con il supporto del Consorzio EcoTyre in occasione della campagna “Let’s Clean Up Europe”

Sono state circa 15 le aziende agricole che tra venerdì e oggi si sono recate presso l’area sportiva di via Castagnole a Volvera per consegnare gli Pneumatici Fuori Uso (PFU) raccolti nei giorni scorsi nelle campagne del territorio circostante. Molti di questi pneumatici giacevano abbandonati o inutilizzati dopo essere stati usati per ancorare teli e coperture di silos orizzontali o altre strutture agricole e sono stati consegnati grazie a un articolato lavoro di mappatura e promosso dal Comune di Volvera nelle scorse settimane.

L’intervento di rimozione è stato possibile anche grazie al Consorzio EcoTyre che si farà carico del ritiro e dell’avvio al recupero a titolo completamente gratuito. L’intervento è realizzato in occasione della campagna internazionale Let’s Clean Up Europe e rientra nel più ampio progetto PFU Zero ideato dal Consorzio stesso e realizzato grazie alle segnalazioni di depositi di PFU abbandonati sul sito dedicato (www.pfuzero.ecotyre.it) da parte di cittadini, associazioni ed enti locali.

La raccolta di EcoTyre in Piemonte
Oltre a interventi straordinari come quello presso il Comune di Volvera, EcoTyre, grazie alla raccolta ordinaria, nel 2016 ha correttamente gestito in Piemonte, Regione che ospita il Consorzio, 12.460.954 kg di PFU (il 28% della raccolta nazionale) grazie a più di 8.000 ritiri presso gommisti e officine.

EcoTyre è il consorzio, con sede a Vinovo, in Italia con il maggior numero di Soci (oltre 600), produttori e importatori di pneumatici nuovi, e si occupa in modo capillare su tutto il territorio nazionale del ritiro degli PFU presso i gommisti e le officine meccaniche, garantendo l’avvio al riciclo degli PFU ed evitando l’abbandono indiscriminato nell’ambiente. Se correttamente gestita, infatti, la maggior parte degli PFU viene triturata per produrre il “granulato di gomma”, un materiale di riciclo che può essere riutilizzato in una molteplicità di forme: nei sottofondi stradali, nel rivestimento di piste di atletica, di aree gioco per bambini e molto altro. La restante parte è, invece, destinata al recupero energetico.

La raccolta degli pneumatici fuori uso, attraverso questa modalità – ha dichiarato Ivan Marusich, Sindaco del Comune di Volvera – costituisce un approccio innovativo ed estremamente virtuoso che va a beneficio dell’ambiente, del Comune, dei cittadini e dell’intera filiera. Rimuovere dal nostro comune oltre 1.500 pneumatici non più utilizzati significa scongiurare il rischio che gli stessi possano finire abbandonati nei campi o nei corsi d’acqua, degradando ed inquinando il territorio”.

La raccolta, effettuata peraltro a costo zero per il Comune di Volvera, consente di avviare un processo di recupero che dovrebbe essere alla base delle politiche di valorizzazione di tutti i rifiuti. Si tratta di un passo avanti significativo per il nostro comune – ha affermato Roberto Mirabella, Assessore all’Ambiente del Comune di Volvera – e un segnale che, attraverso la ricerca e la disponibilità di operatori specializzati come EcoTyre, la raccolta differenziata si possa svolgere anche su prodotti e materiali diversi, oltre che con filiere parallele che possono trarne beneficio. Un lavoro di sinergia che premia l’ambiente, la salute dei cittadini e la qualità del nostro territorio”.

Interventi di raccolta straordinaria come questo – ha spiegato Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – non servono solo a ripulire aree compromesse dagli PFU abbandonati ma anche a lanciare un messaggio chiaro e semplice: esiste una filiera per la gestione di questi rifiuti che inizia dal gommista che può richiedere, a Consorzi come il nostro, il ritiro gratuito degli PFU. Per questo è importante rivolgersi sempre a professionisti per il cambio gomme e verificare che in fattura sia presente il contributo ambientale: che con pochi euro garantisce che gli PFU siano gestiti in modo corretto”.