
Dal 14 agosto 2025 scatta un nuovo passaggio chiave nell’attuazione del Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (RENTRI), lo strumento istituito per digitalizzare e rendere più efficiente la gestione dei flussi di rifiuti in Italia.
In questa fase, l’obbligo di iscrizione riguarda i produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi con un numero di dipendenti compreso tra 11 e 50. Per tali imprese diventa quindi necessario adeguarsi al sistema, entrando a pieno titolo nella piattaforma informatica che sostituirà gradualmente registri cartacei, formulari e dichiarazioni ambientali tradizionali.
Il cronoprogramma prevede ulteriori estensioni: dal febbraio 2026 l’iscrizione diventerà obbligatoria anche per i piccoli produttori di rifiuti pericolosi con meno di 10 dipendenti. Tutti i soggetti coinvolti dovranno poi adottare i nuovi modelli digitali di registro carico/scarico e formulari di identificazione (FIR), integrati nella piattaforma RENTRI.
L’obiettivo del sistema è duplice: da un lato garantire tracciabilità e trasparenza lungo l’intera filiera del rifiuto, dall’altro semplificare le procedure riducendo oneri burocratici e rischi di errori formali. La digitalizzazione renderà più rapida la consultazione dei dati, migliorando il controllo da parte degli organi competenti e la pianificazione da parte delle aziende.
Per le imprese del comparto, il passaggio non è solo un obbligo normativo ma anche un’occasione per strutturare in modo più efficiente i processi di gestione ambientale, in linea con gli standard europei di economia circolare e responsabilità estesa del produttore.
RENTRI in pratica
Cosa comprende il sistema:
- Registri di carico e scarico digitali: sostituiscono quelli cartacei, con compilazione online e archiviazione centralizzata.
- Formulari di identificazione rifiuti (FIR) digitali: generati direttamente dalla piattaforma, validi per trasporto e conferimento.
- Comunicazioni annuali: la piattaforma integra le informazioni che confluiranno nella dichiarazione MUD, riducendo duplicazioni.
Strumenti richiesti alle imprese:
- Credenziali SPID/CIE per accesso al portale.
- PEC attiva per ricezione notifiche ufficiali.
- Sistemi gestionali aggiornati (software di gestione rifiuti integrabili con RENTRI).
- Formazione interna per gli addetti, così da garantire compilazione corretta e tempestiva.
Prossime scadenze:
- Agosto 2025 → Produttori iniziali con 11–50 dipendenti.
- Febbraio 2026 → Produttori di rifiuti pericolosi < 10 dipendenti.
- Dal 2026 in poi → completamento estensione a tutti i soggetti obbligati.