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Riciclo PET: l’Europa apre al chimico

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Dal 18 luglio 2025 è aperta la consultazione pubblica sulla nuova proposta della Commissione europea per il calcolo, la verifica e il reporting del contenuto di PET riciclato nelle bottiglie monouso. Si tratta di un aggiornamento sostanziale alla Decisione 2023/2683/UE, che finora regolava esclusivamente il riciclo meccanico. La nuova proposta integra invece anche il riciclo chimico, attraverso l’adozione del metodo di bilancio di massa (“mass balance”).

L’iniziativa si inserisce nell’attuazione della direttiva 2019/904/UE (SUPD), che fissa obiettivi vincolanti: entro il 2025, le bottiglie per bevande dovranno contenere almeno il 25% di plastica riciclata, e dal 2030 almeno il 30%. Il calcolo si applica alla media del mercato nazionale di ciascuno Stato membro.

Riciclo chimico: regole più chiare, ma monitoraggio essenziale

La nuova metodologia include anche il contenuto riciclato proveniente da riciclo chimico, purché non destinato a usi energetici e conforme ai criteri della normativa europea sui rifiuti. La Commissione propone un sistema contabile armonizzato, volto a garantire trasparenza, tracciabilità e neutralità tecnologica. Le industrie dovranno quindi dimostrare il contenuto di riciclato anche per componenti come tappi ed etichette, e fornire evidenze verificabili.

Il riciclo chimico rappresenta una frontiera tecnologica con grandi potenzialità, ma anche con margini di ambiguità che richiedono vigilanza. In particolare, è cruciale evitare che i cosiddetti “dual-use outputs” – ovvero prodotti che possono essere indirizzati sia verso il recupero di materia che verso la combustione – vengano contabilizzati in modo improprio. Organizzazioni ambientaliste, come Zero Waste Europe, chiedono quindi criteri rigorosi e controlli indipendenti per garantire che la plastica venga effettivamente riciclata in nuovi materiali, e non in combustibili.

Il caso italiano: Hoop, il riciclo chimico made in Eni

Proprio in Italia si sta sviluppando uno dei progetti più avanzati in questo ambito: la tecnologia Hoop di Versalis (gruppo Eni), pensata per trasformare rifiuti plastici misti in feedstock di alta qualità, compatibile anche con applicazioni food-grade. Il primo impianto dimostrativo è stato avviato a Mantova, con l’obiettivo di realizzare un’unità industriale a scala completa entro il 2029 presso il polo chimico di Priolo.

Questo tipo di iniziative dimostra come il quadro normativo europeo, se ben strutturato, possa stimolare innovazione industriale in linea con gli obiettivi di economia circolare.

Come partecipare alla consultazione

La consultazione è aperta fino al 19 agosto 2025. Aziende, enti di ricerca, associazioni di categoria e cittadini possono inviare commenti e osservazioni attraverso la piattaforma ufficiale della Commissione.