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Rinnovabili: approvato il decreto Aree Idonee dalle Regioni

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Dopo un lungo lavoro di preparazione fra ministero della Cultura e dell’Agricoltura, MASE e accordi con le Regioni, si è ottenuto finalmente il testo completo del decreto Aree Idonee, che permetterà su precise zone l’installazione di impianti a fonti rinnovabili.

Il testo del Decreto Aree Idonee

Fra le finalità del Decreto emergono:

  • La sfida di rispettare gli obiettivi imposti dal PNIEC: entro il 2030 l’Italia dovrebbe raggiungere una potenza di 80 GW da fonti rinnovabili rispetto al 31 dicembre 2020. Oltre a rispondere agli obiettivi del nuovo pacchetto “Fit for 55” e “Repower UE”;
  • Il potere dato alle Regioni e alle Provincie autonome di stabilire zone e confini idonei o non idonei per l’installazione di impianti con energia rinnovabile, definendo anche le aree in cui risulta vietato costruire impianti fotovoltaici con moduli a terra.

Nell’articolo 7 vengono definiti i principi sulla base dei quali le Regioni possono selezionare le aree idonee, ad esempio privilegiare le aree edificate, stabilire “una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di 3 chilometri per gli impianti eolici di 500 metri per gli impianti fotovoltaici”, considerare non idonee “le superfici e le aree che sono ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42”.

È prevista inoltre la possibilità per le Regioni di introdurre fasce di rispetto dal perimetro di norma fino a 7 chilometri “per la tutela di beni di peculiare pregio”, ad esempio i siti dell’UNESCO, dove però si dovrà esprimere il Ministero della Cultura.

Per quanto riguarda invece i casi in cui l’elettricità di un impianto elettrico off-shore sia legata ad una regione diversa rispetto a quella più vicina alle strutture off-shore previste, la gestione è “per il 20% a carico della Regione nella quale sono realizzate le opere di connessione alla rete elettrica e per il restante 80%, in via proporzionale rispetto alla reciproca distanza, tra le altre Regioni la cui costa sia direttamente prospiciente l’impianto.”

Un passo in più verso la decarbonizzazione

Il Decreto Aree Idonee, nella promozione dell’uso di fonti rinnovabili verso la strada della decarbonizzazione, ritiene una potenza nominale aggiuntiva gli impianti geotermoelettrici e idroelettrici.

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Gilberto Pichetto commenta così il successo: “Accogliamo l’accordo con grande soddisfazione, è un obiettivo raggiunto. Abbiamo sbloccato un decreto lungamente atteso, un nuovo tassello verso la decarbonizzazione”.

“Il MASE – aggiunge il Ministro – ha sempre promosso la via del confronto con le amministrazioni regionali e gli enti locali: solo con la piena condivisione, infatti, si potranno raggiungere gli 80 gigawatt aggiuntivi di rinnovabili, contemperando con pragmatismo lo sviluppo energetico, la difesa dell’ambiente e le esigenze di tutela del paesaggio”.