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Tre ipotesi per il termovalorizzatore trentino

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Le operazioni in corso per il contenimento dell'incendio alla discarica rifiuti di Ischia Podetti [ Foto Corpo permanente Vigili del fuoco Trento ]

Nell’area discarica di Ischia Podetti (ma servirebbe un camino alto 100 metri), a Lizzana di Rovereto oppure ai Murazzi, dove sta sorgendo il nuovo grande depuratore di Trento Sud

Mentre gli esperti decidono quale sia la miglior tecnologia da usare – termovalorizzatore o gassificatore – per smaltire l’eccesso di rifiuti trentini che non trovano spazio nelle discariche, la ricerca del sito idoneo si concentra lungo l’asta dell’Adige. Ischia Podetti, Lizzana di Rovereto e Trento Tre ai Murazzi sono le ipotesi oggi al vaglio.

Il caos rifiuti nella regione a statuto autonomo è esploso nelle scorse settimane. A detta delle autorità locali, la crisi è nata a causa dell’incendio delle scorse settimane, che ha occupato buona parte dello spazio della discarica di Ischia Podetti. Il sito non riesce ad accogliere più di due carichi al giorno per l’intera provincia. Una situazione insostenibile tanto più in piena stagione turistica.

“Sull’impianto di gestione dei rifiuti si deciderà entro l’anno, anche se la scelta sembra difficilmente evitabile” ha detto il vicepresidente della Provincia, Mario Tonina, che ha giudicato positivamente il confronto che c’è stato con il Consiglio delle autonomie locali e anche con la Consulta dei giovani, che ha di fatto portato a valutare la necessità della realizzazione di un impianto in Trentino.

Termovalorizzatore tradizionale o gassificatore? Le diverse ipotesi e tipologie dell’impianto che dovrà bruciare i rifiuti residui che non trovano più spazio nelle discariche sono al vaglio degli esperti di Università e Fbk che dovranno dare indicazioni sulla migliore tecnologia entro il mese di ottobre. Poi partirà il confronto coi territori per capire se e dove realizzare l’impianto.

Per quanto riguarda l’ubicazione la scelta, nel caso di impianto unico a livello provinciale, dovrà cadere per forza di cose lungo l’asta dell’Adige: il 42% dei rifiuti residui prodotti a livello provinciale viene dai bacini di raccolta di Trento, Rovereto, Val d’Adige e Vallagarina; inoltre realizzare un impianto in quota comporterebbe la movimentazione di camion su strade pendenti inquinando e a spendendo molto di più.

Limitando dunque la scelta all’asta dell’Adige i tecnici hanno individuato tre potenziali alternative: Ischia Podetti presso l’attuale discarica; Lizzana presso l’attuale impianto di trattamento biologico e meccanico e Trento Tre, ai Murazzi, a cavallo dei Comuni di Trento, Calliano e Besenello e proprio di fronte ad Aldeno e Nomi, presso il costruendo futuro depuratore.

La discarica di Ischia Podetti, già in passato indicata per ospitare il termovalorizzatore, presenta le criticità evidenziate già nello studio di impatto ambientale del 2002 che indicava la necessità di un camino alto cento metri per rilasciare i fumi evitando una troppo rapida dispersione a terra. Il fatto è che un altezza del genere per un impianto di taglia decisamente più piccola rispetto alle necessità dell’epoca – ammette lo studio preliminare allegato al Piano rifiuti – risulterebbe “atipico e paesaggisticamente impattante”.

La scelta di Lizzana avrebbe il vantaggio di poter far funzionare l’impianto con il Css, il combustibile derivato dai rifiuti prodotto in modo meccanico e biologico, minimizzando il luogo di produzione e quello di conversione energetica dello stesso. L’area del futuro depuratore sarebbe logisticamente compatibile con un impianto di trattamento termico nel caso si valutasse anche l’opportunità di trattare i fanghi essiccati prodotti in loca, ma la presenza di una parete rocciosa sul lato est potrebbe risultare critica in termini di dispersione dei fumi in atmosfera. Tutto questo vale però nel caso si consideri un impianto di incenerimento o gassificazione mediante combustione e rilascio di fumi.

Considerando invece un impianto di produzione del syngas da rifiuti e di conversione in energia, con minori emissioni in atmosfera, il discorso è diverso e potrebbero essere prese in considerazione anche altre zone.