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Bagnoli, la Corte d’appello di Napoli dissequestra le aree: “Bonifiche a pieno regime”

La Corte d’Appello di Napoli ha dissequestrato le aree del Sito di interesse nazionale dell’ex Italsider di Bagnoli, sottoposte a sequestro durante l’inchiesta per la prima bonifica dell’area. Lo ha reso noto il ministro per il Sud Barbara Lezzi, spiegando che così le bonifiche potranno ripartire a pieno regime: “Questa è una grande notizia, ora continuiamo ad andare avanti, a testa bassa”

Buone notizie per l’ex area Italsider di Bagnoli a Napoli. Il ministro per il Sud Barbara Lezzi in una nota ha infatti reso noto che la Corte d’Appello di Napoli ha dissequestrato le aree del Sin (sito di interesse nazionale) che erano state sequestrate durante l’inchiesta sulla prima bonifica dell’ex area industriale. L’effetto della decisione della magistratura è che i lavori per bonificare un’area che da 25 anni aspetta di essere riqualificata potranno ripartire a pieno regime: “Questa è una grande notizia – ha detto il ministro Lezzi in una nota – Ora continuiamo ad andare avanti, a testa bassa”.

Il ministro Lezzi: Lavori di bonifica conclusi entro il 2024

Era stato lo stesso Ministero a depositare presso la Corte d’Appello di Napoli l’istanza di dissequestro delle aree del Sin in occasione della Conferenza dei servizi che si era tenuta il 14 giugno. Pochi giorni prima, il 10 giugno, il ministro Lezzi aveva incontrato comitati e associazioni di Bagnoli e Coroglio per fare il punto sulla bonifica dell’area, indicando anche una data per la conclusione dei lavori: “Voi aspettate da tanto, troppo tempo, che Bagnoli torni ad essere un luogo di vita, accessibile e fruibile dalla sua comunità e dalla città di Napoli – aveva detto Lezzi ai presenti secondo quanto riporta una nota sul sito del Ministero -. Dobbiamo tutti avere la consapevolezza del fatto che quei 25 anni persi non possono essere recuperati in un anno, ma posso dirvi che certamente i lavori di bonifica saranno conclusi entro il 2024″.

Adesso, come ha spiegato il ministro, la magistratura ha disposto la restituzione delle aree ad Invitalia (l’Agenzia nazionale che si occupa della riqualificazione dell’area e ha recentemente bandito una gara per la bonifica dell’amianto nell’ex Italsider) “ritenendo che le esigenze cautelari che avevano portato al sequestro siano venute meno”. Il ministro ha così commentato: “Qualcuno, molti, dicevano che sull’ex area Italsider stessi esitando, che stavo allungando i tempi per non affrontare una sfida troppo grande e difficile come la bonifica di Bagnoli, che aveva visto 25 anni di fallimenti. I fatti – ha aggiunto Barbara Lezzi – dimostrano l’esatto contrario: io e tutti i soggetti che stanno lavorando con grande dedizione per Bagnoli ci abbiamo messo la faccia e vogliamo fare, il più rapidamente possibile, tutto quello che è necessario per restituire l’area ai bagnolesi e alla città di Napoli”.