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Expo Astana 2017: Italian Exhibition Group protagonista con Matteo Marzotto ed Ecomondo

Operazione per le imprese made in Italy in un paese dove a breve entreranno in funzione oltre 100 impianti di energia rinnovabile

Abbiamo in dote l’utilizzo delle materie prime e la forza di tecnologie sempre più avanzate per moltiplicarne l’effetto a beneficio di tutti; ma abbiamo anche la responsabilità di condividere le conoscenze, affinché diminuiscano gli eccessi di sfruttamento e si introduca il paradigma della Circular Economy, decisivo per garantire sostenibilità e un futuro al Pianeta e quindi alle prossime generazioni”.

Così Matteo Marzotto, Vice Presidente Esecutivo di IEG, ITALIAN EXHIBITION GROUP (il player fieristico nato dall’integrazione fra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza), ad Astana per l’EXPO 2017, l’Esposizione dedicata all’Energia del futuro che la capitale del Kazakistan ospita dal 10 giugno scorso, e fino al 10 settembre, con la partecipazione di 115 Paesi e di venti organizzazioni mondiali (tra cui Onu, Unesco e Osce).

Il sistema ambiente dell’Italia ha raggiunto risultati di assoluto rilievo nella salvaguardia delle materie prime. Un esempio è il biometano, riferimento per la Circular Economy, si mira a produrne 8,5 miliardi di metri cubi l’anno entro il 2030, ovvero il 12% del fabbisogno di gas naturale. Traguardi possibili con una adeguata gestione dei rifiuti abbinata al know-how del settore. L’Italia è quarta al mondo (dopo Germania, Cina e Stati Uniti) per la produzione di biogas da agricoltura con una potenza elettrica installata di oltre mille megawatt (2,4 miliardi di mc di gas naturale).

Marzotto è intervenuto in apertura del Sustainability Forum, promosso dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito del National Day Italia e alla presenza dell’Ambasciatore italiano Stefano Ravagnan, nel corso del workshop Transition Towards a low carbon economy: scenarios and technologies.

Con Matteo Marzotto il Professor Fabio Fava, membro della Direzione Generale Energia alla Commissione Europea e Presidente Comitato Scientifico di Ecomondo, il cui atteso intervento si è focalizzato sulle tematiche dell’economia a basso tenore di carbonio e circolare, fornendo un quadro internazionale su politiche e scenari.

Ecomondo, alla fiera di Rimini dal 7 al 10 novembre 2017, ha condiviso la sua attività di salone internazionale con vent’anni di esperienza, strumento fondamentale di business per le imprese della green economy e capaci di generare un sistema industriale italiano innovativo e competitivo, ora orientato all’ ‘economia circolare’. Appuntamenti come quello di Astana si inseriscono nella strategia di Ecomondo da sempre attiva per la partecipazione di operatori e investitori stranieri a Rimini interessati ad incrementare il business in partnership con imprese italiane.

Al workshop moderato da Morena Diazzi (Direttore generale Attività produttive, commercio, turismo Regione Emilia-Romagna) sono intervenuti oltre a Matteo Marzotto e Fabio Fava, Palma Costi (Assessore alle attività produttive, piano energetico, economia verde Regione Emilia-Romagna), Daniele Tabarelli (Nomisma Energia), Giovanni Gaviano (Magneti Marelli) Antonino Genovese (Enea), Paolo Ghirelli (Camera di Commercio Italia – Kazakistan) e Alberto Sogni (Clust- ER Energia e Sviluppo Sostenibile).

LO SCENARIO DEL KAZAKISTAN

Dal canto suo il Kazakistan possiede enormi riserve di petrolio, gas e carbone. Si distingue per la piena coscienza che un futuro sicuro e di sviluppo richiede un solido impegno verso l’ambiente e le fonti di energia rinnovabili.

Dal summit Rio+20 del 2012 il Paese ha mostrato maggiore attenzione alla trasformazione della propria economia in una ‘green economy’, mirando nel 2050 a soddisfare il 50% del fabbisogno con energia rinnovabile e alternativa e a ridurre le emissioni del 15% rispetto al 1992. Il Kazakistan entro il 2020 prevede di mettere in funzione oltre 100 impianti di energia rinnovabile (34 centrali eoliche, 41 centrali idroelettriche, 28 centrali solari, centrali bio…).

ITALIAN EXHIBITION GROUP SPA: FOCUS ON

Italian Exhibition Group SpA, la società nata dall’integrazione tra Rimini Fiera e Fiera di Vicenza è presieduta da Lorenzo Cagnoni, con la vice presidenza di Matteo Marzotto e la direzione generale di Corrado Facco. IEG, che ha chiuso il 2016 con fatturato consolidato pro-forma di 124,8 milioni, un EBITDA pro-forma di 21,9 milioni e un risultato netto consolidato di 6,6 milioni, è il primo player italiano per prodotti (59 nel 2016) di proprietà in portafoglio (riferiti alle filiere Food & Beverage, Green, Technology, Entertainment, Tourism, Transport, Wellness, Jewellery e Fashion, Lifestyle & Innovation) e conta 216 tra eventi e congressi. Asset prioritario della Società è favorire l’internazionalizzazione di tali comparti rappresentativi del Bello e Ben Fatto nel mondo, partendo da una solida presenza nel mondo con già una joint venture negli Emirati Arabi Uniti e presenze in USA, Cina, India e Sudamerica. IEG svolge inoltre il ruolo di leader nazionale nel segmento convegnistico-congressuale. Nel 2016, IEG, nel complesso delle sedi espositive e congressuali di Rimini e Vicenza ha totalizzato 14.593 espositori, sfiorando i 2,5 milioni di visitatori.