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Bari, prosegue la demolizione delle ex Casermette

Demolizione ex Casermette a Bari
Foto di "La Gazzetta del Mezzogiorno"

Tra i primi cantieri pubblici ad adottare misure e azioni virtuose in chiave sostenibile su sicurezza, riciclo, monitoraggio ambientale e contenimento dei consumi idrici ed energetici. 1,2 milioni di quintali di rifiuti recuperati e reintrodotti nel mercato per il riutilizzo

Procedono senza sosta da agosto le demolizioni delle ex Casermette del quartiere Carassi di Bari, dove sorgerà il nuovo Parco della Giustizia. L’area è ormai quasi interamente spianata, la metà degli ex edifici militari di una delle due caserme è stata demolita e si prevede di concludere l’intervento di demolizione entro novembre.

La sede unica degli uffici giudiziari baresi inizierà a prendere forma tra qualche mese, con la realizzazione di un grande parco verde di circa 10 ettari che punta a diventare il centro nevralgico e sociale del quartiere, in continuo dialogo con il centro della città e il mare. 

A svolgere il complesso lavoro di bonifica è l’impresa IDEA S.r.l, che si è aggiudicata l’appalto per un importo complessivo di poco più di 9 milioni di euro, con un risparmio su quadro economico di 5 milioni di euro che potranno essere messi a disposizione del progetto Parco della Giustizia. 

Si tratta di uno dei primi cantieri pubblici in Italia ad adottare un insieme di misure e azioni virtuose in chiave sostenibile per mitigare gli impatti ambientali, sociali e per massimizzare il riuso, il recupero e il riciclo dei materiali.

In particolare, l’attività di cantiere sta tenendo la massima attenzione sui seguenti aspetti:

  • sicurezza: per il cantiere sono stati sottoscritti i protocolli di legalità con la Prefettura ed è stata avviata l’interlocuzione con le organizzazioni sindacali per il mantenimento dei più alti standard di sicurezza durante l’esecuzione dei lavori. A tal fine viene previsto anche l’utilizzo delle più moderne tecnologie come monitoraggio con l’impiego di droni dotati anche di telecamere a infrarossi.
  • riciclo: in coerenza con le ultime direttive europee (CAM – Criteri Ambientali Minimi), vengono adottate misure innovative e sostenibili per consentire la rimozione e il trattamento sicuro delle materie, facilitandone il reimpiego per un valore pari a oltre il 90%. Ciò si traduce in oltre 1,2 milioni di quintali di rifiuti recuperati e reintrodotti nel mercato per il riutilizzo.
  • monitoraggio ambientale: vengono adottate misure di contenimento atte a ridurre la dispersione di polveri in ambiente fuori dall’area di lavorazione. Già a partire dalla fase di progettazione sono state effettuate indagini preliminari che hanno escluso la presenza di sostanze inquinanti e/o tossiche. Il sistema di rilevazione di polveri è integrato da postazioni fonometriche per la rilevazione rumori. Il sistema di monitoraggio ambientale è attivo per tutta la durata dei lavori.
  • rispetto dell’ambiente e l’utilizzo delle risorse: tutta la progettazione dell’intervento è stata eseguita con il prioritario obiettivo del rispetto dell’ambiente e la salvaguardia delle specie vegetali. Particolare attenzione è posta al contenimento dei consumi idrici, riducendo al minimo l’approvvigionamento dall’acquedotto con l’adozione di misure per il riutilizzo delle acque sia di origine meteorica che di quelle impiegate nelle operazioni di cantiere.
  • efficientamento energetico: altro elemento di novità è l’attenzione al contenimento dei consumi di energia nel cantiere e la conseguente riduzione delle emissioni di gas “climalteranti”. E’ favorito l’utilizzo di macchinari con tecnologie a basso impatto ambientale, con alimentazione di tipo elettrico, per il sostanziale abbattimento degli inquinanti, del rumore e delle vibrazioni.

Il Ministero della Giustizia è committente e principale finanziatore dell’intervento, e con una convenzione del 2020, cui è seguito un accordo integrativo nel mese di ottobre 2022, ha affidato all’Agenzia del Demanio le funzioni di Stazione Appaltante e tutte le attività tecnico-amministrative.

Il comune di Bari ha da sempre creduto all’importanza di un’opera cruciale per lo sviluppo della città, sostenendo il percorso per l’ottenimento della variante urbanistica del sito.