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Conai: servono impianti per l’incremento della differenziata al centro-sud

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“Realizzare impianti di rifiuti è necessario per incrementare la differenziata, specie al Centro-Sud, dove la raccolta differenziata arriva in media al 50-54%, ad eccezione della Sicilia” tutto il resto viene incenerito o portato in discarica, con ripercussioni enormi sulle tasche dei cittadini.

A dirlo nel corso dell’appuntamento di ANSA INCONTRA dedicato alla Campania, è Fabio Costarella, responsabile per il Conai dei piani di sviluppo della differenziata nel centro-sud, che con Anci ha dato vita ad un progetto per incrementare la differenziata nei piccoli comuni del Centro-Sud, offrendo consulenza tecnica per la redazione dei progetti degli enti locali, spesso privi di personale tecnico qualificato.

“La Campania è tra le prime regioni del Centro-Sud come livello di raccolta differenziata complessiva, però paga il ritardo delle altre regioni meridionali e soprattutto la mancanza di impianti, che vanno fatti subito, penso a quelli di compostaggio per la frazione organica – ha detto Costarella – Per stare al passo delle regioni del Nord è necessario fare una pianificazione a livello industriale del ciclo integrato dei rifiuti”. Per Agostino Sorà, direttore dell’Eda (Ente d’Ambito dei rifiuti), “la mancanza di impianti incide tantissimo sulla tasche dei cittadini, perché fa aumentare il costo dello smaltimento. Uno studio ha paragonato la tariffe dei rifiuti per una famiglia friulana e una campana proprietarie di abitazione di 106 metri quadrati: la prima paga 145 in media, la famiglia campana 400 euro”.

Sono ventiquattro i comuni campani, di cui oltre la metà – tredici – del Casertano, ad aver sfruttato il progetto Anci-Conai, il cui obiettivo è migliorare la raccolta differenziata e l’economia circolare nei piccoli comuni del Centro-Sud, per presentare richieste di finanziamento nell’ambito dei fondi Pnrr, al fine di realizzare isole ecologiche. Per i tredici progetti del Casertano sono state richieste risorse per 6,5 milioni di euro, tutte per realizzare isole ecologiche.

Il Consorzio degli imballaggi ha fornito un fondamentale supporto tecnico ai Comuni tramite gli Eda (Enti d’Ambito con competenza provinciale destinati, secondo la legge regionale, a subentrare ai comuni nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti), predisponendo i progetti per i quali è stata avanzata richiesta di finanziamento. “In Campania e nel Casertano siamo partiti in ritardo ma siamo riusciti a recuperare grazie alla disponibilità degli Eda e alla sensibilità dei comuni che hanno fatto richiesta di fondi – spiega Costarella – A Caserta con l’Eda già collaboriamo per la redazione del piano d’ambito per i 104 comuni”. Il presidente di Eda Caserta, Gino Pellegrino, ha definito “fondamentale il ruolo di Conai per dare questa opportunità ai Comuni, anche perché Eda non è ancora soggetto gestore ed era tagliato fuori dai fondi Pnrr. Ma Eda resta soggetto rilevante perchè è necessaria una gestione associata del ciclo dei rifiuti. I Comuni da soli non possono migliorare la raccolta”.