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Frantumazione calcestruzzo armato direttamente in cantiere

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Progettate per la riduzione volumetrica degli inerti direttamente in cantiere, le benne frantumatrici per escavatore CBE permettono di lavorare efficacemente in presenza di ferro, roccia, terra e parti deformabili, umide o bagnate, grazie al sistema a rotore.

Ideali per la frantumazione di cemento armato e materiali da demolizione: l’elevatissima forza al dente permette di frantumare qualsiasi materiale. Il rotore con denti è azionato da motori idraulici a pistoni radiali, di grande cilindrata, in presa diretta.

Abbiamo visitato il centro di riciclaggio di materiali da demolizione Trascavi srl, in provincia di Bologna, per osservare una benna frantumatrice Simex CBE 40 al lavoro su uno dei materiali più impegnativi da frantumare: il calcestruzzo armato. In questo caso specifico, si trattava di materiale di diversa origine: resti di una pavimentazione industriale, pali e tralicci, tutti materiali che presentavano al loro interno una massiccia presenza di ferro d’armatura.

Tra i materiali più comuni ma anche tra i più difficili e delicati da trattare, il calcestruzzo con ferro di armatura dilata i tempi di lavorazione, quindi i costi; in più, non di rado crea danni agli impianti di frantumazione, causando lunghi e sconvenienti fermi macchina, come racconta il titolare della ditta, Sergio Martini: “Proprio a causa del ferro di armatura, il nostro mulino ad urto è fuori uso, in attesa di essere riparato. Il sistema a rotore della benna frantumatrice CBE riduce il rischio di bloccaggio con qualsiasi tipo di materiale da demolizione e, non di meno, con il calcestruzzo armato”.

Progettate per la riduzione volumetrica degli inerti direttamente in cantiere, le benne frantumatrici per escavatore CBE trovano la loro principale destinazione d’uso proprio in presenza di materiale derivante da demolizioni e scavi e non temono quindi ferro, roccia, terra (anche umida o bagnata), legno e altri materiali deformabili, grazie al loro sistema a rotore. Nello specifico, la CBE 40 è progettata per escavatori di peso compreso fra le 24 e le 40 tonnellate ed esprime una forza di taglio al dente di 152 kN generata dai motori idraulici a pistoni radiali, di grande cilindrata, in presa diretta col tamburo. Con una capacità di carico di 1 metro cubo, la benna si distingue inoltre per robustezza e affidabilità di tutti gli elementi più soggetti ad usura. L’albero è infatti prima forgiato e poi lavorato a freddo con macchine a controllo numerico, fino a raggiungere i dimensionamenti e le tolleranze previste. Questa procedura produttiva garantisce ancora più durevolezza e affidabilità a questo componente, sempre soggetto a sforzi dinamici (quali torsione e taglio) ma anche agli effetti dell’abrasività e resistenze tipiche del calcestruzzo armato.

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La benna CBE 40, montata su di un escavatore New Holland E245B ha lavorato in presenza di scarti da demolizione in calcestruzzo armato con un’elevata presenza di tondino di ferro di vario diametro e lunghezza. Il ferro da costruzione in fase di demolizione tende ad aggrovigliarsi rendendo ancora più complessa la fase di caricamento con la benna e la successiva frantumazione. Ma la CBE 40 non ha riscontrato alcuna difficoltà nella riduzione volumetrica degli inerti, anche grazie al sistema di inversione automatica del tamburo, che ha garantito continuità di lavoro in condizioni particolarmente difficili. Il materiale in uscita prodotto dalla CBE 40 è di pezzatura 0-70 mm, cioè della stessa granulometria di quello processato dall’impianto di frantumazione aziendale. In una seconda fase, il calcestruzzo frantumato verrà poi pulito dal ferro tramite appositi deferrizzatori magnetici, quindi vagliato per togliere parti non conformi, ossia plastiche e detriti che non rientrano nei parametri normativi.

Il riciclato prodotto dalla benna frantumatrice CBE 40 non ha sostanziali differenze con quello del nostro impianto di frantumazione – racconta Martini – può essere recuperato come stabilizzato da cantiere, come inerte nel settore edile per parti non strutturali (come getti di pulizia e massetti perimetrali), oppure nello stradale per i sottofondi“.

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Il calcestruzzo di recupero è un materiale prezioso per le aziende del comparto, che garantisce sia un’adeguata areazione, prevenendo l’insorgere di umidità proveniente dal suolo, che la stabilità strutturale necessaria, nelle destinazioni d’uso in cui viene reimpiegato.

Simex mira ad espandere il concetto di frantumazione affiancandolo a quello di recupero in sito di tutti quei materiali che, una volta frantumati, ridotti volumetricamente o vagliati, possono essere recuperati immediatamente. E lo sta facendo puntando sulla versatilità delle proprie attrezzature per tutte le tipologie di macchine motrici, sia da braccio escavatore che per attacco frontale.

Anche all’interno di realtà già strutturate e ben equipaggiate come quella visitata, la frantumatrice Simex non ha sfigurato, assicurando alte prestazioni e ottima produttività anche in presenza di ferro di armatura, senza incorrere nel rischio di bloccaggio o, peggio ancora, di rottura degli impianti. La benna frantumatrice CBE diventa così un vero e proprio frantoio mobile a rotore, capace di recuperare direttamente in sito tutto l’inerte di scarto, garantendo allo stesso tempo ampia autonomia di gestione all’operatore senza nessuna spesa aggiuntiva di trasporto o smaltimento materiali.