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Gestione rifiuti, l’appello di Assoambiente all’AGCM

Covid-19 e ciclo dei rifiuti

Assoambiente ha segnalato all’Autorità le gravi carenze concorrenziali in alcuni territori campani per l’affidamento dei servizi di gestione rifiuti a società in house. L’appello: “Frenare gli affidamenti in house (non motivati) in Campania per tutelare la concorrenza al servizio della collettività”.

“In alcuni Ambiti Territoriali della Campania si sta inopportunamente attribuendo in modo esclusivo a società pubbliche (già costitute o da costituire) la gestione delle attività del ciclo integrato di gestione dei rifiuti, “cancellando” in prospettiva il tessuto di operatori privati che in questi anni ha garantito efficaci risultati in termini ambientali ed economici. Chiediamo all’Antitrust di intervenire a tutela della concorrenza e a beneficio della collettività”.

È questo in sintesi l’appello del Presidente Assoambiente (l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche) Chicco Testa contenuto nella lettera inviata all’AGCM. L’Associazione segnala come le scelte di affidamento in house adottate in Campania nell’ultimo anno non siano mosse da ragioni di garanzia dell’efficacia ed efficienza del servizio di gestione, né sulla base delle opportune e necessarie istruttorie a supporto di tali decisioni. Soprattutto in alcune realtà, tra cui quella dell’ATO Benevento, peraltro già diversi attori istituzionali (Corte dei Conti e AGCM in primis) avevano espresso in passato censure verso le scelte dell’ente d’ambito.

Chicco Testa evidenzia come: “l’AGCM ha già di recente rilevato nello stesso territorio molteplici violazioni con un impatto anticoncorrenziale che limita la possibilità di operatori efficienti di partecipare a procedure competitive per l’ingresso nel mercato. La normativa vigente mira a promuovere la concorrenza e la tutela dell’efficienza nei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Le deliberazioni di alcuni Enti d’Ambito campani contrastano questi obiettivi. Chiediamo all’AGCM di intervenire per invertire un processo che sta minacciando la vita delle imprese private che operano al servizio della collettività. Un percorso che pare continuare ad essere cieco sul tema della sostenibilità finanziaria pubblica e sulla necessità di garantire un ambiente di concorrenza equo e favorevole a operatori efficienti e competitivi”.

Diverse imprese del territorio campano hanno avviato contenziosi davanti al Tar Campania.

“Alcune società del Sannio affidatarie dei servizi di igiene urbana e titolari di impianti di selezione e trattamento rifiuti nella Provincia di Benevento, in linea con la segnalazione di Assoambiente,  hanno evidenziato che le soluzioni prospettate dall’ATO Benevento non tengono in alcuna considerazione gli ottimi risultati registrati in tale provincia sulla raccolta differenziata (73% nel 2022) raggiunti, con il contributo degli utenti e grazie al lavoro, alla competenza ed agli investimenti effettuati dalle società che gestiscono attualmente i servizi”, evidenzia il vice Presidente Assoambiente Ferdinando Di Mezza.