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REbuild: il programma

Integra. Ripensa. Trasforma.

Il costante e rapido sviluppo del mercato delle costruzioni richiede un’efficace integrazione della filiera e un profondo ripensamento dei processi, per dar vita a nuovi modelli di valore coerenti con i criteri ESG. Serve che la prefabbricazione e la produzione industriale incontrino la digitalizzazione e la robotica; che l’artigianalità e il recupero della tradizione si confrontino con il “design for manufacturing”; che la realtà fisica si rispecchi nella modellizzazione digitale. La filiera che impara a integrarsi e a integrare conoscenze, saperi ed esperienze. La cooperazione come chiave per aprire le porte della produttività attraverso l’innovazione di sistema: dalla progettazione al cantiere fino alla gestione di beni immobili e territori.

Cinque grandi temi per due giorni di cambiamento.

Industrializzazione dei processi

Dall’industria al mercato delle costruzioni: sviluppare in fabbrica lavorazioni tradizionalmente eseguite in cantiere significa innovare il processo edilizio. La prefabbricazione permette un maggior controllo sulla qualità, un sensibile risparmio dei costi, una decisa riduzione degli sprechi di materia prima, un minor rischio di errore. La trasformazione in atto coinvolge anche le figure dell’edilizia: la “bassa” manovalanza scompare a favore di figure ad alto grado di professionalizzazione e con mansioni sempre più specifiche e peculiari.

Potenzialità del digitale

La trasposizione in digitale delle attività di progettazione, costruzione e gestione del patrimonio immobiliare non ha ancora rivelato appieno le proprie potenzialità. La migliore e più efficiente organizzazione delle risorse umane ha risvolti di ottimizzazione su tutte le fasi della vita di un immobile dall’ideazione allo sviluppo, al cantiere fino alla conduzione e manutenzione dello stesso. Nessuno esegue più da “solo” il proprio segmento di lavoro, tutto è preordinato e ogni dato condiviso e integrato.

Transizione energetica

La necessità di risparmiare energia nella conduzione del patrimonio immobiliare sta già modificando i modi in cui vengono concepiti e gestiti gli edifici. Obiettivo da ottenere tramite la riduzione dei fabbisogni, l’autoproduzione e lo scambio diretto di energia, il controllo di gestione. Progettazioni più accurate, involucri più performanti e un’impiantistica più efficiente saranno i driver del cambiamento, insieme al monitoraggio costante dei dati, che permetta profili di consumo sempre ottimizzati.

Nuovi business model

Il post covid e la sfida allargata della sostenibilità impongono la ricerca di nuovi equilibri tra mercato e società. Fattori capaci di ridefinire i criteri della progettazione e la definizione di modelli di business e di gestione dell’ambiente costruito. Cambiano la “forma” e la funzionalità degli immobili, ma anche le leve del valore. Cambia la relazione pubblico-privato per il finanziamento di interventi immobiliari. Industria, impresa e finanza insieme per definire modelli d’impresa virtuosi in linea con i requisiti ESG di sostenibilità.

Nuovi prodotti dell’edilizia

Performance più elevate, durabilità, economicità, sostenibilità, disassemblabilità: i materiali della nuova edilizia sono chiamati a rispondere a nuove sfide, che superano i criteri di praticità della posa in opera, estetica, funzionalità del passato. La sfida si gioca nell’ibridazione dei comparti industriali, dall’agricoltura al tessile, e in una progettazione più consapevole del ruolo dei materiali e della loro catena del valore, per attivare processi decostruttivi e rigenerativi di urban-mining.