Home Demolizioni Svarato in una notte il cavalcaferrovia di San Benigno (GE)

Svarato in una notte il cavalcaferrovia di San Benigno (GE)

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Cantieri in piena attività sul nodo di San Benigno, zona porto di Genova. La notte scorsa è stato rimosso il vecchio cavalcaferrovia della soprelevata Aldo Moro, tra venerdì 14 e sabato 15 ottobre ci sarà il varo della nuova struttura in acciaio. 

I lavori rientrano nel Piano di Investimenti di Autostrade per l’Italia che su Genova investe circa 51 milioni di euro. L’intervento mira a risolvere i conflitti dell’area dell’elicoidale, facilitando gli spostamenti tra porto, autostrada, ponente e levante cittadino. Dopo un lungo confronto con gli enti locali, espletate le verifiche di rito, nel giugno del 2020 sono stati consegnati all’impresa del gruppo autostrade Amplia Spa i lavori del lotto 2, suddivisi in due ambiti:

  • Ambito D: interventi nell’area di via di Francia per il collegamento diretto tra la sopraelevata (con provenienza sia dall’Autostrada A7 Barriera Genova Ovest, sia dal centro cittadino) e il lungo mare Canepa (direzione Ponente) e nel senso opposto tra lungo mare Canepa e la sopraelevata in direzione centro. Restano garantiti tutti gli ulteriori collegamenti esistenti inclusa la rampa Cantore che dall’omonimo viale consentirà l’accesso alla sopraelevata a monte di un tronco di scambio per entrambe le direzioni levante/centro e ponente.
  • Ambito E: sistemazione del nodo di collegamento tra il viadotto elicoidale, il lungo mare Canepa e i varchi portuali consentendo direttamente tutti gli spostamenti a oggi non consentiti. Tale nodo sarà reso compatibile e interconnesso anche con la futura realizzazione del tunnel subportuale.

Dallo scorso settembre il traffico, proveniente dall’Autostrada A7 e da via Cantore con destinazione la sopraelevata Aldo Moro in direzione centro, è stato dirottato su un nuovo cavalcaferrovia in affiancamento all’esistente, così da consentire all’imprese esecutrici di predisporre la sostituzione del vecchio impalcato, non più adatto a sopportare i carichi del nuovo assetto stradale.

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La gru cingolata Demag modello CC3800-1 con 60 metri di braccio e portata di 650 tonnellate utilizzata per lo svaro

Svaro e varo

Lo svaro del cavalcavia da demolire è avvenuto nella notte tra martedì 11 e mercoledì 12, tra le 20 e le 6. Un’operazione complessa, progettata da Deam Ingegneria, per la quale l’impresa Vernazza Autogru per conto di Amplia Spa ha messo in campo una gru cingolata Demag modello CC3800-1 con 60 metri di braccio e una portata di 650 tonnellate. Per la rimozione è stato necessario alleggerire l’impalcato. Sono state quindi tagliate le ali in cemento armato, riducendo il peso a circa 140 tonnellate e anche l’ingombro geometrico, per facilitare le operazioni di sollevamento e spostamento, vincolate dal fabbricato civile adiacente.

Il nuovo impalcato da varare misura 32 metri di lunghezza per 7 di larghezza con un peso di 140 tonnellate. La struttura in acciaio è stata completamente preassemblata con il montaggio e la saldatura delle travi, dei trasversi e di tutti gli altri elementi in acciaio, così da limitare ulteriori interruzioni ferroviarie e poter attivare subito l’asfaltatura, la realizzazione dei cordoli porta barriere di sicurezza e il montaggio dei guardrail.

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Per mantenere la tempistica serrata è stato necessario lavorare su più turni, impiegando mediamente ogni giorno una ventina di dipendenti tecnici del gruppo (Aspi/Amplia/Tecne) e circa sessanta maestranze tra l’impresa affidataria Amplia Spa e le imprese subappaltatrici Vernazza Autugru srl (sollevamento e movimentazione), General Smontaggi Spa (demolizione impalcato esistente), Cardinale srl (preassemblaggio impalcati metallici) e Castaldo Spa (attività di rinforzo strutture metalliche esistenti).

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