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Conferenza degli oceani, Velo all’ONU: l’impegno dell’Italia per la tutela delle acque, lo sviluppo sostenibile e il contrasto all’erosione

Velo: “Su iniziativa 10x20 l’Italia non solo ha raggiunto i target previsti, ma li ha addirittura raddoppiati”

Sottosegretaria all'Ambiente, Silvia Velo

Un’economia blu sostenibile rappresenta una delle sfide fondamentali per l’Italia, un Paese circondato dalle acque del Mediterraneo, simbolo di cultura e di biodiversità“. Lo ha detto la Sottosegretaria all’Ambiente, Silvia Velo, nel corso del suo intervento National Statement della Conferenza Oceani all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’impegno della Sottosegretaria a New York si è articolato su due livelli: da un lato ha illustrato gli impegni nazionali per la protezione del “nostro” mare e, dall’altro, ha fatto il punto sulle iniziative di cooperazione, a partire proprio dall’iniziativa “10×20” con la Ocean Sanctuary Alliance per arrivare al target del 10% protetto globale entro il 2020.

L’Italia – ha dichiarato la Sottosegretaria Velo – è arrivata all’appuntamento della Conferenza degli Oceani forte del suo impegno: 29 Are Marine Protette, Natura2000, la rete per la conservazione della biodiversità e il Santuario Pelagos. Arriveremo, così, al 20% delle acque territoriali tutelate, il doppio della soglia stabilita negli obiettivi di sviluppo sostenibile previsto dall’Agenda 2030“.

Tutela delle acque, dunque, ma anche sviluppo di programmi di cooperazione internazionale. Un impegno che per l’Italia e’ partito nel 2014 con il piccolo stato del Pacifico di Palau e che sta proseguendo con altre realtà insulari, dai Caraibi alle Comore, su temi come le rinnovabili che a loro volta si collegano a una economia di pesca.

L’Italia – ha ricordato Velo – punta sulla cooperazione per affrontare una serie di moltiplicatori di instabilità tra cui la scarsità di acqua: ha aumentato l’aiuto allo sviluppo nel 2016, ha raddoppiato le risorse nel 2017 per triplicarle nel 2018. E in termini di know-how il nostro è un Paese che ha molto da insegnare: Cuba, ad esempio, in un incontro bilaterale con il vice ministro all’ambiente di Cuba Josè Fidel Santana, ci è stato chiesto aiuto per fronteggiare il fenomeno dell’erosione costiera“.

Più attenzione da parte di tutti, istituzioni e privati cittadini – ha concluso la Sottosegretaria Velo – più impegno nella protezione del nostro mare. È questo l’appello che voglio lanciare in occasione dei lavori della Conferenza Onu sugli Oceani“.