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Il turismo sostenibile e l’impatto dei flussi turistici sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani

Le Nazioni Unite hanno dichiarato il 2017 anno internazionale del turismo sostenibile, per richiamare l’attenzione sull’importanza del turismo all’interno di un territorio e la pressione esercitata dallo stesso sull’ambiente

La Toscana è una meta ambita dai turisti: arrivano nella nostra regione 90 milioni di turisti l’anno, un flusso che vede Firenze tra le città più visitate con un totale di 3,583 milioni di arrivi e 9,169 milioni di presenze nel 2015, secondo quanto riportato da IRPET con riferimento ai dati 2015.

Un flusso enorme di turisti, che porta ricchezza e prestigio; il turismo è indiscutibilmente una risorsa economica importante per il nostro territorio regionale ma costituisce anche un’ulteriore fonte di pressione sull’ambiente urbano: aumento della produzione di rifiuti, del traffico e quindi delle emissioni acustiche e in atmosfera, dei reflui urbani da depurare e altro ancora.

Parlando di turismo sostenibile, la Regione Toscana indica alcuni criteri per misurare l’impatto dei flussi turistici sull’ambiente; alcuni sono pensati proprio per valutare l’incidenza del turismo sulla produzione di rifiuti, come, ad esempio, il calcolo dei rifiuti totali prodotti in un mese che andrebbe effettuato tenendo conto del numero dei residenti ma anche dei flussi turistici registrati nello stesso mese (arrivi/presenze); molto utile sarebbe anche effettuare dei monitoraggi specifici sulla raccolta differenziata nella zone turistiche con indicatori ad hoc (ad es. monitoraggio lattine).

Sulla base dei criteri proposti dalla Regione, l’Osservatorio turistico di destinazione di Firenze (ODT) ha predisposto, non di recente, un documento che, purtroppo, rispetto al tema dell’incidenza del turismo sulla produzione di rifiuti non fornisce dati.

Invece, secondo quanto riportato da ARRR, i rifiuti urbani totali (differenziati e non) prodotti a Firenze, nel 2015, ammontano a circa 239.172 tonnellate/anno, di cui indifferenziati circa 126.670 e differenziati circa 112.501, che significa poco più di 624 kg per abitante l’anno, di cui 290 circa costituiti da rifiuti differenziati e circa 330 da indifferenziati. Il calcolo pro capite viene fatto sul numero di abitanti censiti all’anagrafe senza tenere conto dei flussi turistici (arrivi/presenze).

Il tema dei rifiuti e l’impatto del turismo sulla produzione degli stessi è al centro del progetto URBAN-WASTE (#UrbanWasteEU), presentato, a metà del mese di giugno 2017, dalla Regione Toscana.

Il progetto, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon 2020, affronta proprio il tema dei rifiuti nelle città turistiche con l’obiettivo finale di supportare i decisori politici nella definizione di strategie efficaci ed innovative di gestione dei rifiuti, mirate a ridurne la produzione e migliorarne la gestione.

La Regione Toscana è partner del progetto, che coinvolge 11 città pilota europee, tra cui Firenze (IT), Nizza (FR), Lisbona (PT), Siracusa (IT), Copenhagen (DK), Kavala (GR), Santander (ES), Nicosia (CY), Ponte Delgada (PT), Dubrovnik – Neretva (HR), Tenerife (ES).

Il progetto si muove su un’asse operativa, il cui perno è rappresentato da una comunità di pratica, a cui hanno già aderito il Comune di Firenze, la Città Metropolitana di Firenze, i 4 Comuni del Chianti fiorentino, Alia Spa, Cispel, Ato Toscana Centro, il Dipartimento di Ingegneria industriale-Unifi, Confindustria, Confesercenti, Assohotel, Federagit, Fiepet, Federalberghi, Turismo senza barriere, Legambiente, A.R.R.R., Camera di Commercio – Albo gestori ambientali, Firenze Marathon.

La comunità di pratica sarà un luogo spontaneo e volontario di partecipazione che coinvolge cittadini ed attori locali che operano nel settore della gestione dei rifiuti, del turismo e dell’associazionismo locale.

Qualche proposta è già stata avanzata, si tratta di :

  • azioni di riduzione dello spreco alimentare: coinvolgimento di ristoranti e alberghi con servizi di ristorazione nella realizzazione di azioni specifiche (es. doggy bag, prezzi maggiorati per avanzi da servizi a buffet) da promuovere attraverso la campagna di comunicazione del progetto;
  • introduzione di un marchio per la prevenzione e corretta gestione dei rifiuti: coinvolgimento di strutture ricettive, pubblici esercizi e esercizi commerciali nella realizzazione di buone pratiche di prevenzione e gestione dei rifiuti, con attribuzione di specifico marchio da promuovere attraverso la campagna di comunicazione del progetto;
  • promozione del consumo di acqua di rete: pubblicizzazione dei fontanelli di acqua di rete, costituzione di una rete di bar che offrono gratuitamente il servizio di «riempimento borracce» con acqua di rete da promuovere attraverso la campagna di comunicazione del progetto;
  • campagne di comunicazione mirate ad affrontare alcune criticità specifiche (es. informazione delle maestranze di esercizi commerciali e pubblici esercizi sulla corretta raccolta dei rifiuti, sensibilizzazione di affittacamere ecc).

Le molteplici modalità di raccolta dei rifiuti attive sul territorio regionale possono spiazzare un turista itinerante, pertanto all’interno del progetto URBAN-WASTE non poteva mancare un’APP dedicata, tramite la quale i fruitori possono ottenere gratuitamente informazioni sulla modalità di raccolta rifiuti nel territorio che li accoglie, sulla localizzazione dei contenitori per la raccolta oppure sulle altre azioni di progetto (ad esempio, la localizzazione dei fontanelli di distribuzione dell’acqua).

La APP è basata sul concetto di «gamification»: i turisti che realizzano alcune azioni virtuose sulla prevenzione e corretta raccolta dei rifiuti ottengono dei punti che corrispondono a premi, ad esempio biglietti gratuiti su mezzi pubblici o di ingresso a musei, gadget, sconti in bar, ristoranti o strutture ricettive. Gli operatori del settore turismo (hotel, bar, ristoranti, b&b, musei ed altri interessati ad offrire premi) vengono pubblicizzati attraverso la APP.

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