Home Ambiente Interconfronto fra Agenzie sul campionamento biologico per la classificazione delle acque

Interconfronto fra Agenzie sul campionamento biologico per la classificazione delle acque

campionamento biologico

Si è svolto la scorsa settimana il campionamento biologico per l’interconfronto interagenzie a Issiglio (TO) sul torrente Savenca. Un interconfronto consiste nell’organizzazione, nella realizzazione e nella valutazione di prove su materiali sufficientemente omogenei e stabili, prelevati nel medesimo contesto, eseguite secondo condizioni prefissate. Hanno partecipato 6 squadre di Arpa Lombardia, 1 squadra di Arpa Valle d’Aosta, 1 squadra di Arpa Umbria e 7 squadre di Arpa Piemonte, per un totale di 35 operatori.

Sono stati campionati i macroinvetebrati bentonici e le diatomee, due degli indici biologici che contribuiscono alla definizione dello stato ecologico dei corpi idrici ai sensi della Direttiva Acque, insieme alle macrofite acquatiche e alla fauna ittica.

I macroinvertebrati bentonici sono costituiti per la maggior parte da larve di insetti, piccoli crostacei e molluschi, che vivono stabilmente nell’ecosistema fluviale e contribuiscono all’elevata biodiversità di questo ambiente in condizioni di bassi impatti antropici. Per quanto riguarda questa prima componente, ciascuna squadra analizzerà al microscopio gli organismi prelevati, stenderà la lista faunistica ed effettuerà il calcolo dell’indice StarICMi.

Le diatomee sono alghe unicellulari microscopiche, che presentano un esoscheletro a base di silice che serve per la determinazione delle varie specie. Per le diatomee l’analisi verrà effettuata, dopo la procedura necessaria per la preparazione del vetrino, con la lettura del singolo operatore. Anche in questo caso dall’analisi deriva una lista tassonomica, l’elenco cioè delle specie presenti, e il calcolo dell’indice finale ICMi.

Entrambi gli indici sintetici, StarICMi e ICMi, sono descritti nel manuale ISPRA “Metodi biologici per le acque interne” 111/ 2014 e previsti per la classificazione delle acque superficiali dal DM 260/2010.

I risultati delle analisi verranno confrontati tra loro in modo tale da valutare l’omogeneità di determinazione e la competenza di squadre e operatori e garantire in questo modo un’uniformità di lavoro tra le Arpa, essendo la classificazione prevista da una norma nazionale.

Le Arpa hanno infatti il compito istituzionale di effettuare monitoraggi delle acque e, attraverso le analisi chimico fisiche di alcuni organismi acquatici, valutare la qualità dei corsi d’acqua così come previsto dalla normativa in materia (DM 260/2010).