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Ok a 160 progetti faro di economia circolare

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Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dà il via libera a un contributo per realizzare 160 progetti “faro” di economia circolare. Nei tre decreti il dicastero individua la lista dei progetti che beneficeranno del contributo massimo previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in linea con la normativa sugli aiuti di Stato: si tratta di aziende che hanno proposto interventi volti ad adeguare impianti esistenti o a realizzarli “ex novo”. 

“Le nostre filiere del riciclo – spiega il Ministro Gilberto Pichetto – rappresentano un esempio virtuoso e vincente in Europa: un mondo sempre attento all’innovazione per raggiungere le migliori performance ambientali. L’impegno di tante realtà territoriali – conclude il Ministro – potrà meglio  qualificare l’Italia quale Paese di riferimento nelle buone pratiche per l’economia circolare”.   

In tutto il PNRR mette a disposizione 600 milioni di euro (150 per ciascuna delle 4 linee indicate in decreto) per progetti che dovranno diventare realtà ed essere messi in funzione entro il primo semestre 2026.

  • Per la linea A, che promuove l’ammordernamento e la realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE), comprese pale di turbine eoliche e pannelli fotovoltaici, sono 67 i progetti finanziati;
  • 70 quelli selezionati per la linea B, riguardante l’impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone;
  • 23 i progetti che troveranno compimento attraverso la linea D, per l’infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile
  • è prevista infine nei prossimi giorni la pubblicazione del decreto di concessione dei contributi per gli operatori economici della linea C, per la realizzazione di impianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”.

Le graduatorie dei progetti vincitori

Qui le graduatorie definitive dei progetti faro ammessi al finanziamento:

Linea A – realizzazione di nuovi impianti per i rifiuti elettrici ed elettronici (RAEE)

Linea B – impiantistica per la raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone

Linea Cimpianti di riciclo della plastica, compreso il “marine litter”

Linea D – infrastrutturazione della raccolta di frazioni tessili e la realizzazione di veri e propri “hub” del tessile

A cosa mira l’investimento

Realizzare progetti altamente innovativi per il trattamento e il riciclo dei rifiuti provenienti dalle filiere strategiche individuate nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare varato dall’UE: RAEE (inclusi pannelli fotovoltaici e pale eoliche), carta e cartone, plastiche, tessili.
I criteri di selezione per i progetti in questione sono stati pubblicati con D.M. 397 del 28/09/2021 (e il relativo avviso). Il 15 ottobre sono stati pubblicati i singoli avvisi, successivamente modificati in data 24 novembre con Decreto di modifica degli Avvisi 1.2 linee A, B, C, D (e relativo Avviso di rettifica e precisazione – Investimento 1.2 Linee A, B, C, D ), finalizzati alla selezione e al successivo finanziamento di Proposte. In data 11 febbraio 2022 sono stati prorogati i termini di apertura degli Avvisi con Decreto di proroga degli avvisi 1.2 Linee A, B, C, D (e relativo Avviso di proroga – Investimento 1.2 Linee A, B, C, D). Nello specifico, gli avvisi stabiliscono le modalità e i termini di presentazione delle Proposte, della loro eventuale selezione e conseguente finanziamento.

A chi è rivolto

I destinatari dell’Investimento sono sia le imprese che esercitano in via prevalente un’attività industriale diretta alla produzione di beni o di servizi o un’attività di trasporto, sia le imprese che svolgono attività ausiliarie in favore delle prime, come specificato all’art. 1, comma 1 degli Avvisi. Tali soggetti devono essere in possesso dei requisiti di cui all’art. 4 degli Avvisi.

Gli operatori possono partecipare in forma autonoma o mediante l’adesione ad una Rete di Imprese o altre forme contrattuali di collaborazione (ad esempio, consorzio o accordo di partenariato). La partecipazione in forma aggregata preclude la partecipazione in forma autonoma sulla stessa Linea di Intervento.

Cosa finanzia

L’investimento sostiene interventi per il miglioramento dei sistemi di raccolta differenziata e degli impianti di trattamento e di riciclo di specifici materiali. Per i dettagli sulla tipologia di interventi ammissibili, consultare gli Avvisi.

Le proposte potranno avere ad oggetto un intervento o un intervento integrato complesso (insieme di interventi tra loro integrati, come, ad esempio, un eco-distretto).

Non sono finanziabili proposte riguardanti:

• discariche;
• impianti TMB/TBM/TM/STIR;
• inceneritori.

Come funziona

Contributo a fondo perduto, fino al 35% dei costi ammissibili. Il contributo massimo erogabile per ciascuna proposta potrà essere aumentato:

• di 20 punti percentuali per le piccole imprese;
• di 10 punti percentuali per le medie imprese;
• di 15 punti percentuali per interventi realizzati in zone assistite che soddisfino le condizioni di cui all’art. 107, paragrafo 3, lett. a) del TFUE;
• di 5 punti percentuali per interventi realizzati in zone assistite che soddisfino le condizioni di cui all’art. 107, paragrafo 3, lett. c) del TFUE.