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Produrre acciaio da energia solare con l’idrogeno verde

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Foto di ludex2014 da Pixabay

Lo studio “Steel from Solar Energy”, realizzato con il supporto di The smarter E Europe mostra in quali condizioni è possibile una produzione redditizia dell’acciaio da minerali ferrosi servendosi di idrogeno da energie rinnovabili.

Gli sviluppi politici degli ultimi mesi hanno dimostrato la necessità di un approvvigionamento energetico sicuro e indipendente. Il successo della transizione energetica sicuramente dipende dal potenziamento delle energie rinnovabili, ma richiede anche un’introduzione accelerata di un’economia dell’idrogeno “verde”.

Per il secondo anno consecutivo, l’idrogeno verde è uno dei temi in primo piano di The smarter E Europe, la più grande piattaforma europea per il settore dell’energia tenutasi presso Messe München dall’11 al 13 maggio 2022 e declinata in quattro singole fiere:

  • Intersolar Europe – la fiera leader mondiale per l’industria solare
  • ees Europe – il salone specialistico dedicato alle batterie e ai sistemi di accumulo energetico più grande e internazionale d’Europa
  • Power2Drive Europe – la fiera specialistica internazionale dedicata alle infrastrutture di ricarica e all’elettromobilità
  • EM-Power Europe – la fiera specialistica

Nella prima delle tre giornate della fiera, nell’ambito del Green Hydrogen Forum & Expo (ees Europe) è stato presentato uno studio sulla produzione “solare” dell’acciaio: Jorgo Chatzimarkakis, CEO di Hydrogen Europe, ha annunciato l’uscita dello studio “Steel from Solar Energy”, realizzato con il supporto di The smarter E Europe. Scopo dello studio è mostrare in quali condizioni è possibile una produzione redditizia dell’acciaio da minerali ferrosi servendosi di idrogeno da energie rinnovabili.

Prodotto tutelando il clima e senza materie prime fossili, l’idrogeno verde è un vettore energetico versatile e importante per raggiungere la neutralità climatica prevista dal Green Deal dell’UE. Lo studio “Steel from Solar Energy” analizza la fattibilità, le condizioni limite e la redditività della decarbonizzazione nell’industria siderurgica attraverso l’impiego di idrogeno prodotto da fonti rinnovabili. “L’idrogeno verde è parte essenziale della soluzione alla questione dell’approvvigionamento energetico privo di combustibili fossili in Europa, soprattutto in tempi difficili. Il nostro studio “Steel from Solar Energy” contribuisce a dimostrare che la decarbonizzazione dei processi industriali è fondamentale per combattere i cambiamenti climatici. L’Europa ha davvero l’opportunità di svolgere un ruolo pionieristico nel raggiungimento della neutralità climatica”, dichiara Jorgo Chatzimarkakis.

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Jorgo Chatzimarkakis, CEO Hydrogen Europe e Markus Elsässer, CEO Solar Promotion GmbH.
Fonte immagine: © Solar Promotion GmbH

Nello specifico, lo studio prova che produrre acciaio da minerali ferrosi con idrogeno ottenuto da energie rinnovabili è possibile. Il processo di produzione dell’acciaio è responsabile di circa il quattro per cento di tutte le emissioni di gas serra in Europa: l’impiego di idrogeno verde può quindi fare davvero la differenza in termini di neutralità climatica.

Lo studio individua anche le sfide che l’economia dell’idrogeno dovrà affrontare. Una trasformazione sostenibile dell’industria siderurgica comporta innanzitutto costi elevati: convertire un impianto medio, che produce circa 4 milioni di tonnellate di acciaio all’anno da minerali ferrosi, da un processo LD (o in inglese BF-BOF) a un processo di riduzione diretta a base di idrogeno con forno elettrico ad arco (inglese: H2-DRI-EAF) presuppone elettrolizzatori con una potenza di 1,3 gigawatt (GW), se utilizzati a pieno carico. Questo si traduce in costi di circa 3,3 miliardi di euro.

Tuttavia, se l’idrogeno viene prodotto esclusivamente con energia fotovoltaica variabile, dovrebbero essere investiti quasi 5 GW di potenza dell’elettrolizzatore per un valore di 7 miliardi di euro. Naturalmente l’utilizzo degli elettrolizzatori può essere ottimizzato, ad esempio, combinando diverse fonti di energia rinnovabili o contratti di fornitura di elettricità verde 24/7. In Europa sono attualmente 25 gli impianti BF-BOF con una capacità di 103 milioni di tonnellate di ghisa all’anno.

Idrogeno verde a The smarter E Europe

Nonostante le sfide di natura economica, l’industria dell’acciaio e i fornitori di energia hanno riconosciuto i segni dei tempi. Numerosi progetti in Europa dimostrano la volontà di introdurre la tecnologia necessaria e di conferire redditività all’“acciaio verde”. Lo studio lanciato nell’ambito di The smarter E Europe, infine, evidenzia che un ripensamento del settore siderurgico non è solo sensato, ma addirittura necessario. Circa 2,6 milioni di posti di lavoro dovrebbero essere mantenuti a lungo termine incrementando il ricorso all’idrogeno verde.

Markus Elsässer, fondatore e amministratore delegato di Solar Promotion GmbH, l’ente organizzatore di The smarter E Europe, sottolinea che il Green Hydrogen Forum & Expo offrirà anche in futuro la possibilità di approfondire le opportunità e le possibilità di un’economia dell’idrogeno verde: “Con il Green Hydrogen Forum & Expo, The smarter E Europe propone un punto d’incontro intersettoriale e multidisciplinare per aziende provenienti da tutto il mondo con l’obiettivo di accelerare i mercati di idrogeno, celle a combustibile, elettrolisi e power-to-gas. Continueremo a dare risalto al tema anche nei prossimi anni e siamo lieti di avere al nostro fianco partner forti come l’Associazione settoriale europea Hydrogen Europe, l’Associazione tedesca per l’idrogeno e le celle a combustibile DWV e l’Associazione dell’industria europea del gas Eurogas”.