Home Bauma Simex rilancia la sua passione per l’innovazione

Simex rilancia la sua passione per l’innovazione

Numerose nuove soluzioni, modelli e concept Simex saranno svelati a BAUMA 2025, all’inizio di aprile. Un chiaro segno della determinazione dell’azienda bolognese nell’innovare, ampliando la propria offerta e rafforzando quella già consolidata.

Bauma Monaco – l’evento fieristico più atteso in termini di importanza strategica, affluenza, nuovi lanci di prodotto e impatto mediatico per il settore del movimento terra – è da sempre per Simex un’occasione per mostrare ai partner ed utilizzatori la propria qualità tecnica e la capacità di innovare e fare ricerca, affiancando ai nuovi modelli in gamma anche nuovi concept tecnologici che disegnano le strade da percorrere in futuro.

Simex per il riciclaggio a freddo e in sito di strati bituminosi superficiali: la tecnologia ART 1000 rilasciata nella nuova versione GEN II

A Bauma 2025 sarà presentata anche la nuova versione di ART 1000 la tecnologia brevettata da Simex per la rigenerazione in sito dell’asfalto ammalorato, sviluppata oggi nella nuova versione GEN II.

Simex ART è una tecnologia innovativa che si inserisce nell’ambito degli interventi superficiali di recupero funzionale del dissesto stradale – che non richiede alcuna asportazione di fresato o aggiunta di conglomerato bituminoso vergine – ma sfrutta unicamente il materiale esistente in sito. E soprattutto evita la completa interruzione del traffico veicolare garantendo un’immediata percorribilità della strada dopo il suo ripristino.

L’attrezzatura durante la fase di fresatura sfrutta un additivo chimico ecosostenibile per rigenerare a freddo il granulato di conglomerato bituminoso prodotto. Nello specifico, si compone di due tamburi, il primo per la fresatura e miscelazione, il secondo per la frantumazione e disgregazione.

Nella fase di lavoro ART 1000 combina i seguenti processi:

  • Fresatura del tratto di strada ammalorata
  • Iniezione controllata di liquido rigenerante proporzionale alla profondità di lavoro e alla velocità di avanzamento della macchina operatrice
  • Riduzione di pezzatura del fresato alla corretta granulometria
  • Miscelazione finale per creare il conglomerato riciclato pronto per la ricostituzione della superficie stradale

Il conglomerato dopo essere stato rigenerato viene depositato direttamente all’interno della traccia di fresatura ed è pronto per essere pareggiato e compattato con rullo o piastra vibrante.

Va inoltre specificato che, come nel caso dei ripristini dopo la posa della fibra ottica, la presenza di malte cementizie in proporzioni limitate rispetto al totale del volume di asfalto fresato non compromette il buon esito del ripristino finale.

Oltre ai vantaggi logistici di cantiere e di circolazione che la tecnologia ART 1000 porta avanti, è bene ricordarne altri, di non secondaria importanza:

  1. L’abbattimento dei costi legati all’acquisto ed alla movimentazione di nuove materie prime, utilizzando esclusivamente il conglomerato bituminoso presente in loco.
  2. L’ecosostenibilità ambientale: il recupero e la rigenerazione del 100% del materiale presente in sito e la riduzione del traffico di cantiere, implicito nell’approvvigionamento di nuovi materiali e nell’allontanamento di quelli asportati.
  3. Ripristino dell’ammaloramento superficiale in modo veloce e duraturo nel tempo, permettendo così una adeguata programmazione degli interventi, a costi sostenibili.
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Simex ART1000 asphalt repair technology

NEW! ART 1000 – GEN II: tecnologia di bordo e controllo della rigenerazione

Display video e pieno controllo sulle dinamiche di rigenerazione

Nell’ultimo anno Simex ha implementato la componente elettronica a bordo di ART 1000 per rispondere al meglio alle esigenze quotidiane del cantiere stradale.

L’elettronica di bordo è stata completata con l’inserimento di una nuova interfaccia video per migliorare l’esperienza di connettività tra operatore e tecnologia ART 1000, mostrando determinati valori in tempo reale: quali i metri lineari (avanzamento), i litri al metro (dosaggio additivo) e i litri effettivi (consumo additivo). È possibile infatti impostare manualmente una precisa quantità di liquido rigenerante (sensibilità di 0,1 l/min) in base alle indicazioni fornite dalla casa produttrice e alle condizioni ambientali di cantiere. Il software Simex tara e corregge il dosaggio di additivo al variare della velocità di avanzamento, in base ai parametri inseriti ad inizio lavori dall’operatore. Il display di controllo si associa a un indicatore LED installato sopra all’attrezzatura in posizione ergonomica, di facile controllo da parte dell’operatore, che mostra la corretta velocità di avanzamento, quindi un’efficace miscelazione del materiale. In una scala di 8 LED ad accensione progressiva, i primi 2 indicano una velocità di avanzamento eccessivamente bassa, mentre gli ultimi 2 troppo veloce. Il range centrale, di colore verde, suggerisce l’avanzamento ideale per ottenere una corretta rigenerazione del materiale fresato.

Serbatoio additivo estraibile per una facile manutenzione

Il serbatoio posteriore da 100 litri è ora estraibile lateralmente e, grazie a un tappo di scolo posizionato sul fondo, facilmente svuotabile in caso di necessità. Inoltre, la traslazione laterale del serbatoio consente di accedere al vano del secondo tamburo (frantumatore) anche dall’alto, per pulizia e manutenzione.

Griglia controllo pezzatura materiale in uscita ridisegnata per facile estrazione

Anche la griglia che determina la corretta granulometria del materiale in uscita, sottostante al secondo tamburo, è facilmente estraibile lateralmente per una corretta manutenzione e pulizia a fine giornata. Il serbatoio e la griglia estraibili sono stati pensati per poter garantire un accesso agevolato e in totale sicurezza al tamburo frantumatore dell’attrezzatura. 

L’evoluzione nel mondo dei sottoservizi

Simex spinge l’acceleratore su nuove tipologie di disco da taglio da abbinare alla vasta gamma di escavatrici a ruota. L’imperativo è maggior produttività e precisione contenendo l’usura.

Reti in fibra ottica: Simex in prima linea nello lo sviluppo di nuove escavatrici a ruota per la realizzazione di mini e microtrincee.

Al contrario della trincea tradizionale, la mini e la microtrincea hanno un’esecuzione molto più rapida, una produzione di materiale di risulta nettamente inferiore, con tempi e costi di ripristino considerevolmente più bassi. Infine, la possibilità di utilizzare macchine operatrici più piccole contiene le dimensioni dei cantieri stradali a beneficio della viabilità, specialmente nelle aree urbane. Dal 1995, anno in cui lanciò sul mercato italiano la sua prima escavatrice a ruota, Simex è in prima linea nella realizzazione di attrezzature per la creazione di trincee di diverse ampiezze e profondità. Nello specifico, l’azienda ha da sempre concentrato i propri sforzi e investimenti nel campo della mini e della microtrincea, in particolar modo per la posa della rete in fibra ottica.

Per minitrincea si intende normalmente lo scavo con una sezione di larghezza minima di 50 mm fino ad un massimo di 150 mm, con una profondità compresa tra i 300 e i 400 mm. La microtrincea, invece, si differenzia per larghezza di taglio, compresa tra i 16 e 25 mm, e per profondità, che raggiunge al massimo i 250 mm. Ad oggi, Simex propone 15 modelli di escavatrici a ruota specifici per lo scavo di trincee a sezione ridotta. Le attrezzature si distribuiscono in tre gamme di prodotto, RW e T per pale e mini pale, e la linea RWE per escavatori di diverse taglie.

NEW! L’introduzione di nuovi dischi da taglio per le escavatrici a ruota: utensili in PCD, sia per ruota monolitica che a settori

Per le applicazioni di taglio in microtrincea, storicamente la soluzione largamente più diffusa è relativa all’impiego di utensili rotanti a punta conica in carburo di tungsteno. Questo tipo di utensile, largamente ed efficacemente utilizzato nelle testate fresanti e da scavo, inizia a mostrare i suoi limiti nelle applicazioni di micro-scavo o taglio, dove la miniaturizzazione della soluzione tradizionale, ha di per sé l’enorme svantaggio di creare una grande sollecitazione sulla superficie dell’utensile stesso, dovuta all’enorme forza di contatto localizzata. Questo comporta che gli utensili conici in carburo di tungsteno, seppur relativamente economici, soffrono di elevata usura e durata limitata, tanto che l’operatore è spesso costretto alla loro sostituzione quasi giornaliera.

Per superare questo limite, Simex ha deciso di implementare l’adozione di un utensile speciale dove il carburo di tungsteno è esternamente rivestito da un deposito di diamante policristallino sinterizzato (PCD).

La durezza apportata dalla superficie diamantata estende di diversi ordini di grandezza la durata temporale dell’utensile durante le applicazioni di scavo, permettendo di lavorare distanze più estese senza necessità di particolari manutenzioni. Le stesse proprietà del diamante sinterizzato permettono l’adozione di velocità periferiche più alte del disco di taglio, quindi una rotazione più veloce che si traduce in maggiore produttività giornaliera per l’operatore. Allo stesso modo lo spigolo vivo del profilo dell’utensile, ora passato da conico a cilindrico, date le migliori caratteristiche di tagliente permette di ottenere una migliore pulizia dello scavo e un profilo di taglio più netto e pulito.

Per sopperire alla criticità relativa al fatto che le pastiglie degli utensili in PCD sono saldo-brasati sul disco base, Simex ha introdotto la variante con settori (segmenti) che permette all’operatore una migliore serviceability, garantendo all’utente di poter rigenerare questi segmenti e quindi evitare di dover buttare il disco usurato (no rifiuti).

I nuovi utensili sono applicabili su tutte le escavatrici a ruota di dimensioni contenute, specificamente pensate per la microtrincea per la posa della fibra ottica negli allacciamenti finali agli edifici, dove è necessario operare con macchine motrici poco ingombranti. Stiamo parlando dei modelli RW 150, 300 e 350. La caratteristica che rende uniche queste attrezzature risiede nella loro versatilità: sono progettate sia per il montaggio su mini e midi escavatori – da 1,5 a 10 ton – che per l’utilizzo su mini pala, con l’aggiunta del traslatore laterale.

Il modello più piccolo, RW 150, nella versione da braccio prende il nome di RWE 15 e garantisce tagli e scavi di piccola sezione su superfici dure e compatte quali asfalto e calcestruzzo, per larghezze di 25, 30, 40 e 50 mm, ad una profondità di 100, 125 o 150 mm.

I modelli RW 300 e 350 (RWE 30 e 35 in configurazione da escavatore), similmente alla sorella minore RW 150 possono essere accoppiati anche al braccio escavatore e offrono all’utilizzatore diversi vantaggi operativi. Sono dotati di un sistema autolivellante basculante: grazie al supporto snodato che ruota sull’asse del tamburo le slitte poggiano sempre stabilmente al suolo, garantendo una profondità di scavo costante in qualsiasi condizione a prescindere dalle asperità del piano stradale. Inoltre, il particolare disegno delle bocche di uscita e il dispositivo di svuotamento scavo a inserimento meccanico manuale assicurano la corretta espulsione del materiale fresato, lasciando il canale pulito alla profondità impostata. I diversi dischi da taglio disponibili permettono di realizzare trincee da 25-30-40-50-80 mm, ad una profondità di 200-250-300-350 mm a regolazione meccanico-manuale.

Teste fresanti: la versatilità d’applicazione e una nuova linea specifica per lo scavo di trincee a sezione ridotta

Simex, nell’ultimo anno, ha ulteriormente allargato la sua già ampia gamma di teste fresanti, perfezionando i modelli esistenti e cercando di coprire anche le più complesse situazioni lavorative, per rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione. Ed è proprio la versatilità la caratteristica che rende la testa fresante un’attrezzatura poliedrica e spendibile in diversi contesti applicativi.

Teste fresanti a doppio tamburo TF

Le teste fresanti a doppio tamburo hanno conosciuto sia un’espansione della gamma – con l’aggiunta della TF 2500 per escavatori da 40 a 55 t – sia una revisione del modello TF  600 e TF 400, che sono stati trasformati in TF 650 e TF 450. L’aggiornamento nasce dall’esigenza di uniformarlo ai modelli più grandi, con doppio filtro sulla linea di mandata e sulla linea di drenaggio, entrambi integrati, per proteggere al meglio l’impianto idraulico da eventuali impurità esterne, che possono danneggiare o ridurre le prestazioni sia dell’escavatore, che dell’attrezzatura. Inoltre, il rinnovato design del telaio permette al materiale fresato di fuoriuscire dallo scavo senza il rischio di incastro nella struttura, permettendo ora anche su questi due modelli il collegamento dei tubi flessibili sia sui lati che frontalmente.

NEW! TFN 2600: un modello speciale che verrà rivelato al Bauma

In fase di lancio un nuovo modello di testa fresante che presenterà un nuovo design e una ridotta distanza tra i tamburi, pensata per la massima performance nello scavo di trincea; la maggior coppia e l’elevata forza al dente, il tutto in una struttura più compatta, permetterà di ottimizzare le prestazioni, sia a terra che a parete.

Teste fresanti a taglio continuo TFC e teste fresanti universali TFU

La tecnologia TF trova il suo naturale completamento nella gamma TFC, per escavatori di categoria 1,2-12 t. È caratterizzata da un sistema a doppio tamburo con catena centrale che rende il profilo frontale di taglio continuo senza interruzioni al centro tra i tamburi. Molto apprezzate per lavori di scarifica e profilatura verticale, vengono impiegate frequentemente anche nella frantumazione di radici e ceppi o per il dissodamento del terreno.

Di recente introduzione in gamma, con le TFU Simex ha unito alla tecnologia delle teste fresanti quella delle ruote da taglio per braccio escavatore, dando vita ad un’attrezzatura configurabile a seconda delle esigenze del cliente. Le teste fresanti universali possono infatti essere equipaggiate sia con tamburo fresante che con disco da taglio. Nella prima configurazione avremo una macchina ideale per la scarifica e la profilatura su superfici dure e compatte quali asfalto e cemento. Nella seconda un’escavatrice a ruota che, a seconda del modello, realizza piccoli scavi, tagli e trincee di larghezze comprese tra i 30 e i 200 mm, per profondità di lavoro fino a 450 mm.

Un nuovo modo di concepire la vagliatura: al via una nuova linea di benne per massimizzare le prestazioni nel campo del verde, della pulizia del terreno e dell’areazione del compost

Simex esplora i nuovi territori della separazione dei materiali direttamente in sito, agendo sulle leve del risparmio economico, del dinamismo in cantiere e della sostenibilità ambientale.

La separazione selettiva e la vagliatura dei materiali direttamente in cantiere è una tematica che coinvolge sempre di più gli operatori del mondo del movimento terra e che apre nuovi scenari e sviluppi di mercato. Trattare materiali di risulta direttamente sul campo, laddove possibile, veicola numerosi benefici, specialmente in termini di risparmio di tempo e di denaro, il binomio su cui ruotano tutte le dinamiche di cantiere. Simex, analizzando il proprio mercato di riferimento, ha individuato due macro aree applicative che negli ultimi anni hanno conosciuto una grande crescita:

1.HEAVY DUTY – La vagliatura di inerti di scarto da demolizioni.

2.LANDSCAPING & SOIL RIGENERATION – La bonifica del terreno vegetale da detriti per finalità di florovivaismo e per il ripristino delle aree verdi.

In entrambi i casi, l’obiettivo resta quello di salvaguardare tutti quei materiali “preziosi” che possono essere recuperati e riutilizzati direttamente in sito, oppure trasportati più agevolmente all’esterno. Nel caso degli inerti da demolizione, la riqualificazione del materiale presente in cantiere permette di abbattere sensibilmente i costi di smaltimento e di tagliare i costi legati all’acquisto e al trasporto di nuova materia prima. Nel secondo caso, invece, quello del recupero del terreno vegetale, è bene sottolineare come in molti cantieri edili, con un’adeguata opera di vagliatura, si possa bonificare il terreno presente in sito liberandolo da sassi, radici e detriti, andando a smaltire effettivamente solo la parte inerte. Il terreno bonificato e pulito dai detriti con le benne vagliatrici Simex è immediatamente spendibile, areato e di una pezzatura consona alla successiva piantumazione.

NEW! VSE TORNADO: una nuova linea di vagliatrici specifica per pulizia ed areazione del terreno, anche bagnato

Simex allarga gli orizzonti della vagliatura, lanciando una nuova linea di benne vagliatrici da escavatore per applicazioni leggere quali la paesaggistica, per la manutenzione delle aree verdi, per il giardinaggio e, in generale, per tutti i piccoli cantieri urbani, dove, per limiti di spazio di manovra, gli ingombri devono essere ridotti al minimo. È così possibile vagliare, ridurre, bonificare e areare con una sola bennata scarti vegetali e terriccio, per accelerare la fase di compostaggio e produrre un vagliato di una pezzatura ideale per il ripristino delle aree verdi e per la successiva piantumazione. Il materiale di scarto, ridotto al minimo, permette di abbattere i costi di conferimento e smaltimento nei centri specializzati. Tutti i dettagli verranno svelati il primo giorno di fiera.

FIT: gli speciali utensili di vagliatura configurabili

Il sistema brevettato di utensili FIT è caratterizzato dalla presenza di elementi vaglianti indipendenti, smontabili e sostituibili singolarmente. Ogni disco, o lama, si aggancia all’elemento centrale, quindi all’albero, senza alcuna saldatura. Tutto ciò si traduce in un risparmio fino al 75% sui costi di manutenzione (rispetto al sistema precedente). La sostituzione, infatti, non prevede lo smontaggio degli alberi: ogni elemento è sostituibile singolarmente, in pochi minuti, direttamente in cantiere. Il sistema consente altissima versatilità d’impiego agli operatori, potendo adattarsi al tipo di materiale da vagliare. Simex propone 4 configurazioni ma nulla vieta che altre siano realizzabili, grazie ai dischi, di forme e dimensioni diverse, tra loro intercambiabili.

Le novità saranno svelate il primo giorno di fiera: padiglione C5, stand 325, per scoprire le soluzioni che definiscono il futuro